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Re: Arte

Messaggio da garylarson » 18/11/2013, 21:42

garylarson ha scritto:Immagine
il galata morente copia romana di un originale del III sec a.c.

il guerriero , ferito al fianco, seduto sullo scudo che non potrà più difenderlo e con la tromba spezzata che non potrà essere usata per chiamare i compagni; colto nell'attimo dell'abbandono alla morte.
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po con un salto di millenni un artista semisconosciuto anche a Bologna sua città : Wolfango davanti alla sua " Scatola dei giocattoli"

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Re: Arte

Messaggio da johnOJ » 18/11/2013, 21:52

Approfitto del topic per chiedere se qualcuno è stato a vedere le mostre di Warhol e/o Pollock a Milano. Se sì, meritano?

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Re: Arte

Messaggio da garylarson » 18/11/2013, 21:58

johnOJ ha scritto:Approfitto del topic per chiedere se qualcuno è stato a vedere le mostre di Warhol e/o Pollock a Milano. Se sì, meritano?
non so cosa sia esposto a milano ma pollock ( ad esclusione di poche opere) merita sempre e comunque

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Re: Arte

Messaggio da ride_the_lightning » 18/11/2013, 23:55

johnOJ ha scritto:Approfitto del topic per chiedere se qualcuno è stato a vedere le mostre di Warhol e/o Pollock a Milano. Se sì, meritano?

Un'amica è andata a vedere quella di Warhol e ne è rimasta soddisfatta. Mentre Pollock e Gli Irascibili (La Scuola di New York) dovrei riuscire ad andare finalmente a visitarla in settimana dopo che per un impegno e l'altro sto rimandando da un po'. Incuriosito pure da quella su Rodin, sempre a Palazzo Reale.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.

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Re: R: Arte

Messaggio da Hank Luisetti » 19/11/2013, 9:26

Birdman ha scritto:
ride_the_lightning ha scritto:Eh, Frank e il suo immaginario beat dovuto al rapporto con Kerouac e la folgorazione a Frisco per via di Ginsberg per me è uno step fondamentale per capire la fotografia di reportage. Al pari di un Cartier-Bresson con il suo "fotografare in punta di piedi" e "la linea invalicabile fra fotografo e soggetto", Frank (quasi) contemporaneamente ha avuto il merito di ribaltare lo scenario e giocare tutto sul rompere le distanze, creando un libro come The Americans che è la più valida testimonianza sull'illusione del sogno americano, una dissacrante visione di una terra delle opportunità che deve far fronte alla povertà e all'istinto di sopravvivenza. Tant'è che dovette attendere un anno per essere pubblicato negli USA. Poi lo stimo parecchio perché prende ispirazione da tutto, tipo da quadri di Hopper che ricalca nel fotografare i benzinai abbandonati o dal mondo musicale. E tutto questo lo fa consciamente, a differenza di un altro grandissimo come William Klein, simile per attitudine a Frank, ma che era "il fotografo del caos" perché ispirato dal momento, istintivo.

In Feltrinelli si trova The Americans. Se avete voglia di spendere una trentina di euro ve lo consiglio.

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Americans non lo conoscevo, me lo sono andato a guardare e l'ho trovato veramente notevole.
Vedo poi che avete citato Hopper (del quale ho visto un'esposizione clamorosa) e Newton, solo :notworthy: per loro.

Visto che poi pare che abbia di fronte due esperti di beat generation, visto che il topic dei libri è sempre morto, e visto che spammare ora si chiama rivitalizzare il forum, volevo andare un attimo OT e fare un paio di considerazioni sul periodo da un punto di vista letterario. Ginsberg è dio. In Kaddish, che è un poema su sua madre, ho visto una delle più belle trasposizioni letterarie della follia; emozionante. Pochi giorni fa poi, a un'esposizione sull'India, lo ho visto in un filmato su una tv americano a cantare un inno a Krishna con uno strumento assurdo. Idolo assoluto. Kerouac è invece, a mio avviso, uno scrittore sopravvalutato. In "On the road" riesce a coprire una storia scritta malino e con buchi nella trama con una forza espressiva che lo rende il libro più influente della sua generazione (e un libro che ho adorato), ma degli altri suoi libri che ho letto non ne ho finito uno (la sparo grossa, lo so). In "Big Sur" poi, mi ha proprio dato l'impressione di non esserci come persona, di essere invecchiato diventando un reazionario, una sensazione orrenda se penso a come lo idolatravo quando avevo 16 anni.
Concludo con una domanda. Ho tra i libri da leggere "American express" di Corso, ma non mi decido a comprarlo. Lo avete letto? Lo consigliereste?


Intanto c'è da dire che nonostante tutto Jack Kerouac ha creato il MANOSCRITTO della Beat Generation.

Quel nonostante tutto è legato a due fattori: il primo personale di Jack: era forse il meno Beat fra tutti i Beat, aveva fantasticato il suo viaggio.. solo grazie a Neal Cassidy (..lui beat al 100% nella sua vita, morto come aveva sempre vissuto, girovagando e arrangiandosi. Il suo corpo fu trovato in Messico, vicino ai binari di una ferrovia. Era imbottito di alcol e barbiturici, e indossava un paio di jeans e una maglietta), ed una volta fatto se ne tornò al sicuro dalla sua adorata Mémêre.
Il secondo è appunto lo stile di Kerouac, non troppo lineare e di facile scorrimento.

Ripeto che comunque quello è il LIBRO BEAT per eccellenza.

"The American express" di Corso Gregory, molto consigliato.. cosi come è straconsigliato Burroughs (..e tu che mi pare fosti introdotto da un certo Dazed dovresti già conoscerlo per via del film sul libro basatosi Il pasto nudo di Cronenberg), ma anche discostandosi un attimo dalla Beat (ma che comunque molto influì su questa, la la Lost Generation) Miller.

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Re: Arte

Messaggio da rowiz » 19/11/2013, 9:49

garylarson ha scritto:Immagine
il galata morente copia romana di un originale del III sec a.c.

il guerriero , ferito al fianco, seduto sullo scudo che non potrà più difenderlo e con la tromba spezzata che non potrà essere usata per chiamare i compagni; colto nell'attimo dell'abbandono alla morte.

Sottotitolo: hamstring
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere :notworthy: :notworthy: :notworthy:

darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione :biggrin:
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Re: Arte

Messaggio da garylarson » 19/11/2013, 13:12

Immagine
questa é un opera di Blu attivo molto a bologna ( abbiamo ca 20 opere) ma oramai famoso in tutto il mondo ( berlino ,gerusalemme ecc).
Se la sua opera sia da chiamare arte é fuori di dubbio, ma la sua attività mi pone dei problemi e delle domande; personalmente ho in uggia a dire poco la cultura cosidetta alternativa , ma se da questa cultura per me quasi tutta inutile e dannosa esce ogni tanto un artista come blu e pochi altri dobbiamo sopportarne le frange estreme oppure no. L'ardua sentenza ai posteri.


ps la discussione non é sulla street art ma sul sottobosco che circonda questa arte

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Re: Arte

Messaggio da ride_the_lightning » 19/11/2013, 14:29

quasi del tutto inutile e dannosa (?!?!) proprio no. basti vedere ad esempio come il lavoro di ribonifica di un'area totalmente in disuso come la High Line a NY sia stata costellata di lavori di street art. Poi se si vuole discutere su(il)legal allora è già più sensato, ma dannosa proprio non è un aggettivo che userei.
anche perché un conto sono gli scarabocchi sui vagoni ATM, un conto è la street art. e di artisti validi ce ne sono a profusione, senza star qui a citare gli arcinoti Banksy o Shepard Fairey. personalmente non comprendo cosa tu voglia indicare con "sottobosco".
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.

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Re: R: Arte

Messaggio da Birdman » 19/11/2013, 15:09

Hank Luisetti ha scritto: Intanto c'è da dire che nonostante tutto Jack Kerouac ha creato il MANOSCRITTO della Beat Generation.

Quel nonostante tutto è legato a due fattori: il primo personale di Jack: era forse il meno Beat fra tutti i Beat, aveva fantasticato il suo viaggio.. solo grazie a Neal Cassidy (..lui beat al 100% nella sua vita, morto come aveva sempre vissuto, girovagando e arrangiandosi. Il suo corpo fu trovato in Messico, vicino ai binari di una ferrovia. Era imbottito di alcol e barbiturici, e indossava un paio di jeans e una maglietta), ed una volta fatto se ne tornò al sicuro dalla sua adorata Mémêre.
Il secondo è appunto lo stile di Kerouac, non troppo lineare e di facile scorrimento.

Ripeto che comunque quello è il LIBRO BEAT per eccellenza.

"The American express" di Corso Gregory, molto consigliato.. cosi come è straconsigliato Burroughs (..e tu che mi pare fosti introdotto da un certo Dazed dovresti già conoscerlo per via del film sul libro basatosi Il pasto nudo di Cronenberg), ma anche discostandosi un attimo dalla Beat (ma che comunque molto influì su questa, la la Lost Generation) Miller.
Che Kerouac abbia scritto uno dei manifesti della beat generation non lo mette in dubbio nessuno, tanto è vero che lo ho scritto chiaramente anche nel messaggio precedente.
Che Neal Cassidy fosse la sua musa ispiratrice (frase che si presta a più interpretazioni, tutte valide in questo caso :naughty: ) idem.
Io volevo discutere proprio del tuo "nonostante", vale a dire: se si considera che il suo stile di scrittura risulta piacevole a pochi (almeno tra le persone con cui ho discusso io, ma mi pare che anche voi condividiate) e che in quanto a "beatness" viveva più di riflesso che altro, non trovate che la sua figura ne risulti un po' ridimensionata (basti vedere come è invecchiato)? Ho usato termini forti per amor di discussione, che sia chiaro.

Su Miller con me sfondi una porta aperta. Quando sono passato da Big Sur sono praticamente andato in pellegrinaggio al suo memoriale, comprando un libro che avevo già letto :forza:
Non mi ricordo nell'incipit di quale suo libro, ma ho trovato una sua descrizione che mi ha fatto scompisciare dalle risate: "Gandhi con il pene".

Purtroppo non ho trovato il libro di Corso in libreria, ma "La scimmia sulla schiena" è già sullo comodino.
Per altro, mi spiace, ma non ho la stessa cultura cinematografica di Dazed, il film in questione non lo ho visto.

garylarson ha scritto:Immagine
questa é un opera di Blu attivo molto a bologna ( abbiamo ca 20 opere) ma oramai famoso in tutto il mondo ( berlino ,gerusalemme ecc).
Se la sua opera sia da chiamare arte é fuori di dubbio, ma la sua attività mi pone dei problemi e delle domande; personalmente ho in uggia a dire poco la cultura cosidetta alternativa , ma se da questa cultura per me quasi tutta inutile e dannosa esce ogni tanto un artista come blu e pochi altri dobbiamo sopportarne le frange estreme oppure no. L'ardua sentenza ai posteri.


ps la discussione non é sulla street art ma sul sottobosco che circonda questa arte
Non capisco bene neanch'io cosa tu intenda con "sottobosco", tanti danni correlabili alla street art (e non al vandalismo) non li ho visti in vita mia.
Comunque, per rispondere alla tua domanda, assolutamente sì.
Con Blu sei andato a citare proprio il mio artista preferito. Ho vagato ore tra Berlino e Bologna (in minor parte anche a Belgrado) per vedere le sue opere, per non parlare dei suoi video, anche questi di livello altissimo.
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Re: R: Arte

Messaggio da frog » 19/11/2013, 15:20

Birdman ha scritto:Immagine


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mi sembra che Kandinskij non sia stato citato.


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Ne approfitto per fare un po' di pubblicità a mio fratello, che si diletta nell'arte della pittura, tra l'altro ha esposto anche a Bologna qualche anno fa

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Re: Arte

Messaggio da garylarson » 19/11/2013, 16:59

ride_the_lightning ha scritto:quasi del tutto inutile e dannosa (?!?!) proprio no. basti vedere ad esempio come il lavoro di ribonifica di un'area totalmente in disuso come la High Line a NY sia stata costellata di lavori di street art. Poi se si vuole discutere su(il)legal allora è già più sensato, ma dannosa proprio non è un aggettivo che userei.
anche perché un conto sono gli scarabocchi sui vagoni ATM, un conto è la street art. e di artisti validi ce ne sono a profusione, senza star qui a citare gli arcinoti Banksy o Shepard Fairey. personalmente non comprendo cosa tu voglia indicare con "sottobosco".
infatti, quello che voglio dire e mi chiedo, esisterebbero i blu e gli altri della street art se non ci fossero ad esempio i vandali della metropolitana ?



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conoscete quest'opera di blu ? E' un po fuori mano ( via zanardi in periferia); l'edificio dovrebbe essere demolito per costrurie la nuova stazione del servizio metropolitano difficle la ristrurazione salvando il dipinto ( non vorrei essere nei panni di chi deve prendere la decisione)

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Re: Arte

Messaggio da johnOJ » 19/11/2013, 19:17

ride_the_lightning ha scritto: Un'amica è andata a vedere quella di Warhol e ne è rimasta soddisfatta. Mentre Pollock e Gli Irascibili (La Scuola di New York) dovrei riuscire ad andare finalmente a visitarla in settimana dopo che per un impegno e l'altro sto rimandando da un po'. Incuriosito pure da quella su Rodin, sempre a Palazzo Reale.

Grazie, allora attendo recensione. :ok:

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Re: Arte

Messaggio da ride_the_lightning » 19/11/2013, 19:22

È una domanda di difficile risposta la tua. però parto dal presupposto che la stragrande maggioranza degli street artist partano non da un principio di vandalismo, ma da ben altri intenti. Per spiegarmi viene utile l'esempio classico di Banksy che utilizza sì la strada per la stragrande maggioranza delle sue installazioni più o meno temporanee, non nega di essere nel campo dell'illegalità nel compiere le sue opere, ma la sua poetica/pensiero è sempre ben identificabile con il contesto urbano in cui è inserito. Penso alla celebre apparizione del fantoccio di Guantanamo ad Anaheim, piuttosto che la cabina telefonica sanguinante in UK. Gli stessi artwork provocatori che ha compiuto pure a Gaza non sono fini a se stessi, hanno sempre un rimando più o meno importante, che sia relativo alla subcultura stessa o a temi d'attualità socio-politica/culturale. Non cito manco Fairey post Obama perché sarebbe ancor più semplice, a partire dal messaggio virale Obey. Ma allo stesso modo c'è un'artista francese come C215 che dipinge scenari di disagio urbano, da barboni, ragazzini di strada etc. per tutte le città del mondo, per far sì che anche ciò che la società consideri insignificante possa trovare una sua rappresentazione. Insomma, pensieri più o meno condivisibili, ma che non hanno ottiche dannose in partenza e nella realizzazione.
Per questo tendo a scindere in modo piuttosto netto il mero vandalismo, tipo imbrattare i muri, le stazioni, i vagoni del treno etc. dallo street artist. Sono mondi che inevitabilmente hanno punti di contatto, ma che tendo a considerare separati l'uno dall'altro.

Su Banksy che considero parecchio in calo, vi giro sto video che ha realizzato ultimamente per un ciclo di installazioni a NY. m'ha piegato.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=FsF3HspQY6A[/youtube]
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Re: Arte

Messaggio da garylarson » 19/11/2013, 20:15

ride_the_lightning ha scritto: Per questo tendo a scindere in modo piuttosto netto il mero vandalismo, tipo imbrattare i muri, le stazioni, i vagoni del treno etc. dallo street artist. Sono mondi che inevitabilmente hanno punti di contatto, ma che tendo a considerare separati l'uno dall'altro.
hai colto il punto della mia riflessione, tu, giustamente fai il distinguo, ma purtroppo gli artisti della street art non hanno mai condannato apertamente ( che io sappia) gli imbrattatori, riconoscendosi di fatto nella stessa temperie culturale.

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Re: Arte

Messaggio da Hank Luisetti » 19/11/2013, 21:38

Birdman ha scritto:
Hank Luisetti ha scritto: Intanto c'è da dire che nonostante tutto Jack Kerouac ha creato il MANOSCRITTO della Beat Generation.

Quel nonostante tutto è legato a due fattori: il primo personale di Jack: era forse il meno Beat fra tutti i Beat, aveva fantasticato il suo viaggio.. solo grazie a Neal Cassidy (..lui beat al 100% nella sua vita, morto come aveva sempre vissuto, girovagando e arrangiandosi. Il suo corpo fu trovato in Messico, vicino ai binari di una ferrovia. Era imbottito di alcol e barbiturici, e indossava un paio di jeans e una maglietta), ed una volta fatto se ne tornò al sicuro dalla sua adorata Mémêre.
Il secondo è appunto lo stile di Kerouac, non troppo lineare e di facile scorrimento.

Ripeto che comunque quello è il LIBRO BEAT per eccellenza.

"The American express" di Corso Gregory, molto consigliato.. cosi come è straconsigliato Burroughs (..e tu che mi pare fosti introdotto da un certo Dazed dovresti già conoscerlo per via del film sul libro basatosi Il pasto nudo di Cronenberg), ma anche discostandosi un attimo dalla Beat (ma che comunque molto influì su questa, la la Lost Generation) Miller.
Che Kerouac abbia scritto uno dei manifesti della beat generation non lo mette in dubbio nessuno, tanto è vero che lo ho scritto chiaramente anche nel messaggio precedente.
Che Neal Cassidy fosse la sua musa ispiratrice (frase che si presta a più interpretazioni, tutte valide in questo caso :naughty: ) idem.
Io volevo discutere proprio del tuo "nonostante", vale a dire: se si considera che il suo stile di scrittura risulta piacevole a pochi (almeno tra le persone con cui ho discusso io, ma mi pare che anche voi condividiate) e che in quanto a "beatness" viveva più di riflesso che altro, non trovate che la sua figura ne risulti un po' ridimensionata (basti vedere come è invecchiato)? Ho usato termini forti per amor di discussione, che sia chiaro.

Su Miller con me sfondi una porta aperta. Quando sono passato da Big Sur sono praticamente andato in pellegrinaggio al suo memoriale, comprando un libro che avevo già letto :forza:
Non mi ricordo nell'incipit di quale suo libro, ma ho trovato una sua descrizione che mi ha fatto scompisciare dalle risate: "Gandhi con il pene".

Purtroppo non ho trovato il libro di Corso in libreria, ma "La scimmia sulla schiena" è già sullo comodino.
Per altro, mi spiace, ma non ho la stessa cultura cinematografica di Dazed, il film in questione non lo ho visto.

garylarson ha scritto:Immagine
questa é un opera di Blu attivo molto a bologna ( abbiamo ca 20 opere) ma oramai famoso in tutto il mondo ( berlino ,gerusalemme ecc).
Se la sua opera sia da chiamare arte é fuori di dubbio, ma la sua attività mi pone dei problemi e delle domande; personalmente ho in uggia a dire poco la cultura cosidetta alternativa , ma se da questa cultura per me quasi tutta inutile e dannosa esce ogni tanto un artista come blu e pochi altri dobbiamo sopportarne le frange estreme oppure no. L'ardua sentenza ai posteri.


ps la discussione non é sulla street art ma sul sottobosco che circonda questa arte
Non capisco bene neanch'io cosa tu intenda con "sottobosco", tanti danni correlabili alla street art (e non al vandalismo) non li ho visti in vita mia.
Comunque, per rispondere alla tua domanda, assolutamente sì.
Con Blu sei andato a citare proprio il mio artista preferito. Ho vagato ore tra Berlino e Bologna (in minor parte anche a Belgrado) per vedere le sue opere, per non parlare dei suoi video, anche questi di livello altissimo.
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Così, tanto per gradire.

Non volevo assolutamente attaccarti Bird

Sulla musa ispiratrice girava voce fra di loro che non lo fosse nemmeno, fingeva..

Uno dei punti a suo favore però è quanto abbia fatto per il movimento a livello di immagine/espansione. Non da sottovalutare

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