367 & 368
Bert Trautmann
Da prigioniero di guerra a giocatore dell'anno e Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico.
Sir Bobby Charlton ha detto di lui: “Non ho mai visto un estremo difensore da paragonare a Trautmann negli Anni ‘50”.
Heleno de Freitas
Accadde nel 1947. Botafogo contro Flamengo a Rio de Janeiro. Heleno de Freitas, attaccante del Botafogo, segnò un gol di petto.
Heleno era di spalle alla porta. La palla arrivò dall'alto. Lui la fermò con il petto e si girò senza lasciarla cadere. Con il corpo arcuato e la palla sul petto affrontò la situazione. Tra lui e il gol, una folla. Nell'area del Flamengo c'era più gente che tutt il Brasile. Se la palla andava a terra era perduto. E allora Heleno si mise a cmminare; sempre vurvato all'indietro e con la palla al petto attraversò tranquillamente le linee nemiche. Nessuno poteva portargliela via senza commettere fallo, ed erano ormai nell'area di rigore. Quando arrivò quasi sulla linea di porta, Heleno raddrizzò il corpo. La palla scivolò dolcemente ai suoi piedi e lui la calciò.
Heleno de Freitas aveva l'aspetto da gitano, faccia da Rodolfo Valentino e un humour da cane rabbioso. Sul campo si illuminava.
Una notte perse al casinò tutto il suo denaro. Un'altra notte perse, non si sa bene dove, tutta la sua voglia di vivere. E nell'ultima notte morì, delirando, in un ospizio.
EDUARDO GALEANO, Splendori e miserie del gioco del calcio
