"We need to play consistent baseball, get our wins and we’ll see confidence and momentum show up. I think we can. The overall talent is there, everyone has to do their thing. If we play the game we think we can play, yes."
Il citato lo ha dichiarato Bud Black; credo di condividere appieno questa idea. Il 2012 è una stagione importante: non per i risultati fini a se stessi, ma soprattutto per capire se la nuova strada (intrapresa dall'arrivo di Moorad è soci) è quella giusta o meno. Io sono abbastanza fiducioso e lo sono soprattutto a partire dalle prime immagini di questo Spring Training: la convocazione era solo per pitchers e catchers, ma non sono pochi i position players già presenti ben prima della data fissata per loro. Ciò non può far altro che piacere alla dirigenza e a tutta l'organizzazione che gira attorno, significa che c'è aria serena, ma che si vuole tenere i piedi ben piantati a terra. Ci si rende conto di non essere una corazzata, in grado di competere sul piano dei quattrini spesi, perché si è presa la strada del coltivarsi i talenti in casa propria anche dovuta ad un periodo di gravissima recessione economica che ha colpito l'area metropolitana di San Diego e che, in via indiretta, ha colpito anche le casse della squadra.
Una stagione da seguire con tanta passione anche per la vicenda umana commovente di Darrell Akerfelds, il bullpen coach dei Padres: è 14 mesi che combatte un cancro al pancreas a suon di chemioterapia e medicinali e nonostante questo rimane al suo posto, a fianco dei suoi ragazzi (per chi volesse approfondire
qui c'è un bell'articolo di Corey Block).
Vedremo come sarà. Buon baseball a tutti, ma soprattutto
GO PADRES (AND AKERFELDS) GO GO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!