Luca79 ha scritto:Se non altro abbiamo resuscitato CJ2K.
I giocatori li abbiamo, ci serve solo un coaching staff nuovo di palla e possibilmente con esperienza altrimenti lo stadio resterà vuoto anche se li regalano i biglietti!
Luca1983 ha scritto: Con i giocatori non possiamo prendercela troppo, non si sono visti i placcaggi mancati della partita contro i Texans, ieri la voglia c'era, il fatto è che alcuni titolari sono proprio scarsi, e in un momento in cui non sei per niente in fiducia (dopo 5 sconfitte chi lo sarebbe?) questi fanno crollare tutto il palazzo..
Prendo spunto dai post dei Luca, “79” e “1983”, che puntano il dito su allenatori (soprattutto) e giocatori, per cercare di analizzare le cause dell'ennesimo tracollo dei Bucs, arrivati ormai alla quinta sconfitta consecutiva.
La domanda di fondo, in effetti, è proprio questa: è un problema di qualità dei giocatori, sopravvalutati dopo la scorsa stagione in cui si raggiunsero le 10 W, o è invece il coaching staff che non riesce a far rendere questa squadra al 100% delle sue potenzialità, considerato il materiale umano a disposizione?
Imho, temo si tratti un po' di tutte e due le cose, il che complica la ricerca del rimedio, visto che si dovrà (o meglio, si dovrebbe) intervenire su entrambi i fronti, giocatori e allenatori.
Cominciamo dalla squadra. Squadra che andava rinforzata maggiormente durante la free agency, laddove è invece arrivato solo un punter (!), nonostante fosse evidente che pur avendo a roster molti giovani prospetti, c'erano però delle lacune che andavano colmate con giocatori di buon livello e di esperienza, soprattutto in difesa. Cioè, ci rendiamo conto – valutando ad esempio la situazione dei DB - che senza "nonno" Barber o il “reintegrato” ad alto rischio Jackson saremmo alla disperazione? E a poco è poi valso il tentativo di mettere delle “toppe” a metà stagione, vedi l'arrivo (peraltro casuale in quanto conseguente all'infortuno di McCoy) di Haynesworth.
Squadra giovane e potenzialmente talentuosa, dunque, sebbene con parecchie lacune; si sperava che entusiasmo e gioventù potessero colmare gli evidenti limiti (Morris, aveva pure coniato lo slogan, "YUNGRY", per etichettare la sua squadra giovane e affamata di vittorie), ma così non è stato.
E qui arriviamo alle (pesanti) responsabilità del coaching staff, visto che proprio Morris & Olson dovevano far crescere i tanti giovani che abbiamo a roster, sviluppandone quel talento intravisto in dosi massicce nel 2010 nei vari Freeman, Williams, Benn, Blount, lo steso Briscoe....
Ma oltre a fallire nello sviluppo dei giovani (che mostrano tutti preoccupanti segni di involuzione, chi più chi meno, rispetto alla scorsa stagione), sono tante le decisioni discutibili dei nostri allenatori, ne valga una per tutte: la assurda gestione dei terzi down, in cui la nostra arma principale è un RB (Lumpkin) onestamente impresentabile a livello NFL.
Peccato, anche perché a un certo punto sembrava ci fossero i presupposti perché il progetto Morris-Olson potesse funzionare. Dopo un primo anno orrendo terminato 3-13, nella scorsa stagione si erano anche visti sprazzi di bel gioco e un buon numero di giovani dalle belle speranze che facevano ben sperare per il futuro, al di là delle 10 vittorie alcune delle quali ottenute in modo rocambolesco.
Quello attuale – il 2011 – doveva essere l'anno della conferma ad alto livello, e dell'approdo ai play off. E invece, è stato l'anno del tracollo. Tra l'altro, quando i giocatori avversari (ieri è stato il turno del LB dei Titans McCarthy, ma era già accaduto altre volte nel corso dell'anno) dichiarano che sapevano benissimo che gioco avrebbero scelto i Bucs nel tentativo di rimonta (e infatti McCarthy ha intercettato Freeman nel finale proprio perchè sapeva dove avrebbe lanciato il nostro QB), vuol dire che c'è qualcosa di grave che non va proprio a livello di coaching staff, che gli avversari preparano le partite meglio di noi, e che dunque un intervento, anche radicale, si rende necessario.
Al momento, viste non solo le sconfitte ma proprio come (NON) gioca la squadra, Morris e Olson mi sembrano indifendibili e credo sia necessario vedere se, con un altro manico, questi Bucs sono o meno una squadra in grado di produrre gioco e soprattutto risultati.
Che tristezza, comunque, trovarsi a fine novembre a dover già pensare al prossimo draft e al totoallenatore anziché al rush decisivo per l'approdo ai play off...
