Roma: di sindaci, equini e sospetti

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Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da rowiz » 22/10/2014, 10:20

Esulando dal discorso in se - ossia dai diritti delle persone omosessuali - come giudicate il gesto di Ignavio Marino di trascrivere nel registro comunale delle unioni i matrimoni contratti all'estero di 16 coppie omosessuali?

Parto io: partendo dal presupposto che ben venga qualsiasi movimento acceleratorio nei confronti della raggiungimento di un regime civiltà, e che spesso anche nei civilissimi stati uniti sono le amministrazioni locali - ossia i vari stati - a spingere l'amministrazione centrale verso alcune direzioni, secondo me la mossa di Marino ha molto del paraculo: sta perdendo consensi, si sta parlando di se solo in accezione negativa, un gesto del genere lo rivaluta nei confronti di buona parte dell'opinione pubblica - quella più lontana dalla CEI
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere :notworthy: :notworthy: :notworthy:

darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione :biggrin:
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 22/10/2014, 10:22

La cosa in sé è giusta, *e* Marino è un po' paraculo. Una cosa non esclude l'altra. E' anche vero che su questi temi (la laicità dello stato) ha sempre insistito molto, ma il tempismo è quantomeno sospetto.

In sostanza, sono d'accordo con te.

Certo, è vero che secondo me chiunque fosse sindaco di Roma in questa fase storica avrebbe un consenso disastroso. Però tant'è.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 22/10/2014, 10:32

Vivo da più di 10 anni a Roma e non l'ho mai vista cadere così in basso come in quest'ultimo periodo. Certo le colpe non sono solo di Marino che si porta dietro i problemi introdotti o quelli mai risolti da tutte le amministrazioni passate a partire dal mai troppo vituperato Veltroni, passando per il pessimo Alemanno.
Il problema è che Marino sembra essere inesistente. Le uniche cosa che paiono preoccuparlo sono le gite in biciletta, i passaggi pedonali, chiudere il transito alle macchine. Cose che di per sé non sono malvagie se inserite in un contesto più generale. Ed ora i matrimoni fra persone dello stesso sesso, che probabilmente porterà a uno scontro istituzionale. Poi per carità è una lotta bellissima quella intrapresa da Marino, ma capisco bene che alla gente possano girare un zinzinello le palle nel vedere una città allo sbando, sommersa dall'immondizia, violenta, con forti problemi di degrado nelle periferie che non sembrano più gestibili e sfociano sempre più spesso in atti vandalici, in cui i mezzi pubblici non hanno mai funzionato ma ora con gli ulteriori tagli prendere un autobus o una metro sta diventando una farsa, in cui un servizio sanitario di qualsiasi tipo non è più garantito a nessuno, che sta letteralmente implodendo su se stessa, e il sindaco che si preoccupa dei diritti civili delle comunità gay.
Ci vuole buon senso anche nell'intraprendere bataglie (per me) sacrosante come queste.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Bluto Blutarsky » 22/10/2014, 10:34

Io sono favorevolissimo a regolarizzare le unioni omosessuali al pari delle altre, ci mancherebbe, ma non è una battaglia che si può condurre con colpi di mano come quello di Marino, che in buona sostanza se ne frega della legge per compiere un atto sulla cui importanza simbolica possiamo anche concordare, ma fatto con la pressoché totale consapevolezza che un prefetto o chi per lui presto o tardi lo cancellerà d'ufficio.

È una battaglia culturale prima e legislativa poi, e non può essere altrimenti; così com'è stata condotta, quella di Marino è una forzatura che spazia dal paraculismo al rischio boomerang (perchè così rendi la vita facile persino ad uno come Alfano).
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Bluto Blutarsky » 22/10/2014, 10:36

The goat ha scritto:Vivo da più di 10 anni a Roma e non l'ho mai vista cadere così in basso come in quest'ultimo periodo. Certo le colpe non sono solo di Marino che si porta dietro i problemi introdotti o quelli mai risolti da tutte le amministrazioni passate a partire dal mai troppo vituperato Veltroni, passando per il pessimo Alemanno.
Il problema è che Marino sembra essere inesistente. Le uniche cosa che paiono preoccuparlo sono le gite in biciletta, i passaggi pedonali, chiudere il transito alle macchina. Cose che di per sé non sono malvagie se inserite in un contesto più generale. Ed ora i matrimoni fra persone dello stesso sesso, che probabilmente porterà a uno scontro istituzionale. Poi per carità è una lotta bellissima quella intrapresa da Marino, ma capisco bene che alla gente possano girare un zinzinello le palle nel vedere una città allo sbando, sommersa dall'immondizia, violenta, con forti problemi di degrado nelle periferie che non sembrano più gestibili e sfociano sempre più spesso in atti vandalici, in cui i mezzi pubblici non hanno mai funzionato ma ora con gli ulteriori tagli prendere un autobus o una metro sta diventando una farsa, in cui un servizio sanitario di qualsiasi tipo non è più garantito a nessuno, che sta letteralmente implodendo su se stessa, e il sindaco che si preoccupa dei diritti civili delle comunità gay.

Però Goat non è che siccome ci sono gravi problemi di altra natura, allora bisogna ignorare completamente tematiche come quelle sociali. Altrimenti nominiamo solo l'assessore al bilancio e quello ai lavori pubblici e buonanotte.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 22/10/2014, 10:38

Bluto Blutarsky ha scritto:Io sono favorevolissimo a regolarizzare le unioni omosessuali al pari delle altre, ci mancherebbe, ma non è una battaglia che si può condurre con colpi di mano come quello di Marino, che in buona sostanza se ne frega della legge per compiere un atto sulla cui importanza simbolica possiamo anche concordare, ma fatto con la pressoché totale consapevolezza che un prefetto o chi per lui presto o tardi lo cancellerà d'ufficio.

È una battaglia culturale prima e legislativa poi, e non può essere altrimenti; così com'è stata condotta, quella di Marino è una forzatura che spazia dal paraculismo al rischio boomerang (perchè così rendi la vita facile persino ad uno come Alfano).

Mah. Sul boldato sono molto incerto: è una battaglia che si deve combattere anche con i colpi di mano. Come tutte le battaglie di questo tipo.

Basta pensare a quella sull'aborto, o a quella per i diritti civili negli stati uniti.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 22/10/2014, 10:40

Bluto Blutarsky ha scritto:
The goat ha scritto:Vivo da più di 10 anni a Roma e non l'ho mai vista cadere così in basso come in quest'ultimo periodo. Certo le colpe non sono solo di Marino che si porta dietro i problemi introdotti o quelli mai risolti da tutte le amministrazioni passate a partire dal mai troppo vituperato Veltroni, passando per il pessimo Alemanno.
Il problema è che Marino sembra essere inesistente. Le uniche cosa che paiono preoccuparlo sono le gite in biciletta, i passaggi pedonali, chiudere il transito alle macchina. Cose che di per sé non sono malvagie se inserite in un contesto più generale. Ed ora i matrimoni fra persone dello stesso sesso, che probabilmente porterà a uno scontro istituzionale. Poi per carità è una lotta bellissima quella intrapresa da Marino, ma capisco bene che alla gente possano girare un zinzinello le palle nel vedere una città allo sbando, sommersa dall'immondizia, violenta, con forti problemi di degrado nelle periferie che non sembrano più gestibili e sfociano sempre più spesso in atti vandalici, in cui i mezzi pubblici non hanno mai funzionato ma ora con gli ulteriori tagli prendere un autobus o una metro sta diventando una farsa, in cui un servizio sanitario di qualsiasi tipo non è più garantito a nessuno, che sta letteralmente implodendo su se stessa, e il sindaco che si preoccupa dei diritti civili delle comunità gay.

Però Goat non è che siccome ci sono gravi problemi di altra natura, allora bisogna ignorare completamente tematiche come quelle sociali. Altrimenti nominiamo solo l'assessore al bilancio e quello ai lavori pubblici e buonanotte.

Affato. Ma non bisogna ignorare i problemi di una città per affrontare grandi tematiche sociali.
E se questa battaglia su tematiche sociali viene giudicata da tutti (favorevoli o meno alle unioni, destrorsi o sinistrorsi) un modo per spingere in secondo piano i problemi ingestibili di una città, un motivo ci sarà.
Diciamoci la verità Bluto, è un momento storico in cui al cittadino romano oggi interessa poco se i gay possono sposarsi in Italia o meno, quando magari ha altri problemi. E per prima cosa vorrebbe che Marino o chi per lui, provasse almeno a fare qualcosa per risolverli.
Ripeto, ci vuole buon senso anche nel condurre battaglie sui grandi temi sociali.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da lele_warriors » 22/10/2014, 10:43

ho 2 amici che vivono a roma, mi dicono le stesse cose di goat. una città completamente allo sfascio, uno schifo senza limiti che non vive giornalmente non riesce a capire, così mi dicono, e così leggo ovunque. simbolo di un italia che sta crollando.
marino ovviamente è solo l'ultima ruota del carro, ma a pare veramente una persona messa in un ruolo in cui non è in grado di lavorare, totalmente inadeguato.
chiudo l'ot.
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Bluto Blutarsky » 22/10/2014, 10:47

The goat ha scritto: Affato. Ma non bisogna ignorare i problemi di una città per affrontare grandi tematiche sociali.
E se questa battaglia su tematiche sociali viene giudicata da tutti (favorevoli o meno alle unioni, destrorsi o sinistrorsi) un modo per spingere in secondo piano i problemi ingestibili di una città, un motivo ci sarà.
Diciamoci la verità Bluto, è un momento storico in cui al cittadino romano oggi interessa poco se i gay possono sposarsi in Italia o meno, quando magari ha altri problemi. E per prima cosa vorrebbe che Marino o chi per lui, provasse almeno a fare qualcosa per risolverli.
Ripeto, ci vuole buon senso anche nel condurre battaglie sui grandi temi sociali.

No ma su questo non ho dubbi.
E poi manco da troppo tempo da Roma per avere una reale percezione di come se la passi la città.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Sberl » 22/10/2014, 10:52

The goat ha scritto:[quote="Bluto BlutarskyPerò Goat non è che siccome ci sono gravi problemi di altra natura, allora bisogna ignorare completamente tematiche come quelle sociali. Altrimenti nominiamo solo l'assessore al bilancio e quello ai lavori pubblici e buonanotte.

Affato. Ma non bisogna ignorare i problemi di una città per affrontare grandi tematiche sociali.
E se questa battaglia su tematiche sociali viene giudicata da tutti (favorevoli o meno alle unioni, destrorsi o sinistrorsi) un modo per spingere in secondo piano i problemi ingestibili di una città, un motivo ci sarà.
Diciamoci la verità Bluto, al cittadino comune oggi interessa poco se i gay possono sposarsi in Italia o meno, quando magari ha altri problemi. E per prima cosa vorrebbe che Marino o chi per lui, provasse almeno a fare qualcosa per risolverli.
Ripeto, ci vuole buon senso anche nel condurre battaglie sui grandi temi sociali.[/quote]

Sottoscrivo pienamente il pensiero di Goat. Chi è a capo di qualcosa, deve darsi delle priorità e pensare per prima cosa al bene comune. E sistemata la città, crei anche una sorta di substrato sul quale poi puoi lavorare anche per gli obiettivi sociali. Non mi sembra un concetto complicato, eppure sembra impossibile da capire. In una città dove le cose importanti funzionano, è molto più semplice affrontare tematiche sociali delicate come quelle in questione, specie poi a Roma.
Detto fuori dai denti, e col massimo rispetto, in questo momento storico ad una buona parte della popolazione dei diritti gay non frega un emerito cazzo. Non perchè non interessi l'argomento o perchè si sia omofobi, semplicemente perchè la popolazione ha ben altri pensieri, più immediati. Non so se sia giusto o sbagliato, però questa è la percezione personale.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Dietto » 22/10/2014, 10:58

Il problema è che Marino se può trovare qualcosa da fare per peggiorare la situazione puoi star sicuro che lui la troverà e la metterà in atto. Possiamo parlare del tridente chiuso, con il panico creato e i permessi da rifare da capo con evidente spreco di soldi pubblici e tempo privato, la città paralizzata ad ogni pioggia, cosa mai successa da che mi ricordo, alla crescita dell'abusivismo e della vendita del falso per strada senza alcun controllo, allo sporco e allo schifo. Quando dicevo che Alemanno non era poi così male, intendevo proprio questo. Il problema principale di Roma ora sono le unioni gay e lo ztl nell'anello ferroviario o rendere una città costruita su colli bike-friendly, o costringere chi prima spendeva magari 80 euro al mese di parcheggio a spenderne 240 per stare 8 ore al giorno a lavoro. Non è normale. Un sindaco dovrebbe aiutare la città e i cittadini. Lui sembra venuto per farla crollare. Ma tanto ce lo terremo fino alla fine perché la poltrona in comune per i consiglieri conta molto di più del bene dei cittadini. E Roma continuerà a crollare. L'unica fortuna è che almeno il prossimo sindaco sarà di centrodestra e difficilmente potrà essere peggiore di questo. Marino ha fissato il limite.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 22/10/2014, 11:06

Dietto ha scritto:L'unica fortuna è che almeno il prossimo sindaco sarà di centrodestra e difficilmente potrà essere peggiore di questo. Marino ha fissato il limite.

Concordo con te su tutto, tranne su una cosa.
Sostituisco il "Per fortuna" col "Purtroppo", perché la destra romana è qualcosa di abominevole.
Va detto anche che ho sempre considerato Alemanno un pessimo sindaco e lo è stato davvero, ma in mezzo a tanto schifo (parentopoli, atac, fascismi vari) qualcosa per la città ha tentato di farla.
Purtroppo siamo sempre lì. I problemi di Roma non si risolvono con la bacchetta magica e nessuno sarebbe capace di fare miracoli. Però di fronte a questo Marino, vedo che in molti stanno rivalutando Alemanno perché in fin dei conti sì, ci sta che intasi la pubblica amministrazione di amici e amichetti anche dal dubbio passato, se poi almeno una cosa buona su 10 la fai. E' questo il vero dramma.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 22/10/2014, 11:14

Tanti stanno rivalutando Alemanno perché la fase storica è questa, secondo me. Perché siccome si sta peggio, quello che c'era pria era meglio.

Chiariamo: non sto difendendo Marino. Non sta governando, in sostanza, e quindi è pesimo. Voglio solo dire che per un sindaco di Roma, in questo momento storico, mantenere consenso mentre governa è sostanzialmente impossibile. E' un fenomeno globale (ci sono degli articoli itneressanti a proposito di questo fenomeno per i presidenti americani), ma mi sembra particolarmente forte in certi comuni italiani.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da lebronpepps » 22/10/2014, 11:16

Marino é stato messo lì perché buona parte del centrosinistra romano, che poi sono quelli che nonostante tutto gestiscono il baraccone, é ad oggi incandidabile



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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Dietto » 22/10/2014, 12:40

Attenzione, quando parlo di sindaco di centrodestra non parlo di berlusconiani, ne di piddiellini, al momento veramente inguardabili. Se vogliono stravincere un nome con largo consenso in tutto l'arco politico di centrodestra, nell'elettorato sia di centrodestra che di parte dell'attuale di centrosinistra c'è. Secondo me candidando questa persona, Giorgia Meloni, avremmo un sindaco forse finalmente decente
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