Roma: di sindaci, equini e sospetti

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da frog » 22/10/2014, 15:28

Dietto ha scritto:Attenzione, quando parlo di sindaco di centrodestra non parlo di berlusconiani, ne di piddiellini, al momento veramente inguardabili. Se vogliono stravincere un nome con largo consenso in tutto l'arco politico di centrodestra, nell'elettorato sia di centrodestra che di parte dell'attuale di centrosinistra c'è. Secondo me candidando questa persona, Giorgia Meloni, avremmo un sindaco forse finalmente decente

Attenzione, Marino prima di essere sindaco di Roma, godeva di tutt'altra considerazioone, il problema suo, come di tanti altri è che probabilmente non aveva mai avuto un incarico nemmeno lontanamente paragonabile a quello nel quale pare stia clamorosamente fallendo. A questo punto chiunque prima di considerarlo decente, sarebbe meglio vederlo all'opera.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Dietto » 22/10/2014, 16:19

Se non altro conosce Roma e i suoi problemi. Cosa che non si può dire evidentemente del genovese di madre Svizzera e padre siciliano
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Paperone » 22/10/2014, 21:45

Comunque prima di Marino la trascrizione dei matrimoni gay l'ha fatta Merola :forza:
Un altro che nel prossimo anno si gioca la ricandidatura :icon_paper:
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Maialone » 22/10/2014, 21:58

Basta guardarlo in faccia per capire quanto sia insulso.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 24/10/2014, 11:09

E purtroppo le conseguenze sono queste:

"...a leccarsi i baffi sono i 5 stelle...." :icon_paper:


Marino, il crollo del consenso: bocciato da 8 romani su 10


Stiamo affidando l'Italia a Grillo e - come succedeva per Berlusca - la colpa non è di chi lo vota, ma di chi con la propria incapacità e inadempienza permette questa emorragia di voti da un lato e allargamento di consensi dall'altro.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 24/10/2014, 13:52

The goat ha scritto:E purtroppo le conseguenze sono queste:

"...a leccarsi i baffi sono i 5 stelle...." :icon_paper:


Marino, il crollo del consenso: bocciato da 8 romani su 10


Stiamo affidando l'Italia a Grillo e - come succedeva per Berlusca - la colpa non è di chi lo vota, ma di chi con la propria incapacità e inadempienza permette questa emorragia di voti da un lato e allargamento di consensi dall'altro.

Stiamo affidando l'Italia a Grillo, per fortuna, ancora non mi pare. Il rischio c'è sempre, eh. Ma stanno facendo tali e tanti errori strategici che anche in caso di megaschifo degli altri (come nel caso Marino) non li vedo favoriti.

Quanto al secondo boldato, questa tesi continua a essere surreale, e lo sarà sempre. Non si capisce perché l'elettore debba essere deresponsabilizzato dalle sue scelte. Se stai dicendo che Grillo è meno peggio, vabbè. Secondo me hai torto, ma almeno il tuo discorso ha senso. Se stai dicendo che è il peggio, ma la colpa di scegliere il peggio non è di chi lo sceglie, veramente siamo alla fiera dell'assurdo.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 24/10/2014, 14:24

A dire il vero, io non sto dicendo nulla di tutto ciò.
Riportavo quanto dice l'articolo, secondo cui il movimento 5 stelle avrebbe aumentato di 16 punti le percentuali di consenso nella città di Roma. Che nel giro di un anno e mezzo è una cifra spaventosa.
Che questo sia conseguenza del malgoverno (di destra con Alemanno, di sinistra con Marino) mi sembra evidente, non penso ci sia molto da discutere.

Poi che Grillo sia il meno peggio e quindi gli elettori si spostano verso il meno peggio o che Grillo sia il peggio, ma i pur consapevoli elettori lo scelgono comunque, è relativo. Non sto nella testa di chi vota Grillo. Probabilmente un po' e un po', sicuramente molti considerano un'alternativa valida, per altri è più un turarsi il naso.
Ciò che tuttavia conta (e su cui verteva il mio discorso) alla fine sono i risultati.
Deludi le aspettative di chi ti ha votato (e per Marino, perchè stiamo parlando di Marino ma il discorso potrebbe essere esteso, appena un anno e mezzo fa c'era un consenso bulgaro), al conseguenza è che (direi inevitabilmente) i voti si spostano verso chi rappresenta al meglio il senso di frustrazione e indecisione, ma anche gli ideali di protesta in cui si riconoscono gli elettori.

Poi si può discutere se "la colpa" di questo consenso stia negli elettori perché sono stupidi e non si rendono conto di chi o cosa votano, oppure la colpa risiede in chi puntualmente delude ogni aspettativa, tanto da spingere l'elettore medio verso nuove frontiere.
Per te mi pare di capire sia la prima ipotesi.
Io sono stato sempre (in passato a proposito di berlusconi) e tuttora (a proposito di grillo) della seconda ipotesi. Perché non ho mai giudicato gli elettori stupidi, al massimo delusi, confusi, esasperati, bisogosi di credere in un'alternativa, alla disperata ricerca di qualcosa.
E trovo un errore (che spesso viene ripetuto) confinare il tutto nella stupidità (o peggio malafede) dell'elettore medio. Vuoi perché è un modo per autoassolversi troppo comodo, vuoi perché 16 punti percentuale è una cifra così alta che battezzare il tutto con "so' tutti idioti/so' tutti fascistelli/hanno fatto loro il lavaggio del cervello", mi sembra un po' riduttivo.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 24/10/2014, 17:18

The goat ha scritto:i.
Io sono stato sempre (in passato a proposito di berlusconi) e tuttora (a proposito di grillo) della seconda ipotesi. Perché non ho mai giudicato gli elettori stupidi, al massimo delusi, confusi, esasperati, bisogosi di credere in un'alternativa, alla disperata ricerca di qualcosa.
E trovo un errore (che spesso viene ripetuto) confinare il tutto nella stupidità (o peggio malafede) dell'elettore medio. Vuoi perché è un modo per autoassolversi troppo comodo, vuoi perché 16 punti percentuale è una cifra così alta che battezzare il tutto con "so' tutti idioti/so' tutti fascistelli/hanno fatto loro il lavaggio del cervello", mi sembra un po' riduttivo.

Non ho mai detto stupidi. Non è una questione di stupidità, non sto nella testa degli elettori neanche io. E' una questioni di meriti e colpe.

Solo che l'idea "non è mai colpa di chi vota" mi pare un po' così, futile. Se voti uno che poi fa danni, è colpa tua. Period. Cos' come è colpa di chi ha votato Marino se Marino fa schifo, è stata colpa di chi ha votato Berlusconi se poi in quegli anni l'Italia ha fatto cagare. Mi pare semplice. Così come sarebbe anche merito degli elettori se l'eletto facesse bene.

Si può parlare delle motivazioni, delle responsabilità delle altre parti politiche, quanto vuoi. Ma non scarichiamo il barile, via.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da lele_warriors » 24/10/2014, 17:44

ma dire semplicemente che marino sta facendo vomitare pare così difficile?
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da doc G » 24/10/2014, 17:50

Spree ha scritto:
The goat ha scritto:i.
Io sono stato sempre (in passato a proposito di berlusconi) e tuttora (a proposito di grillo) della seconda ipotesi. Perché non ho mai giudicato gli elettori stupidi, al massimo delusi, confusi, esasperati, bisogosi di credere in un'alternativa, alla disperata ricerca di qualcosa.
E trovo un errore (che spesso viene ripetuto) confinare il tutto nella stupidità (o peggio malafede) dell'elettore medio. Vuoi perché è un modo per autoassolversi troppo comodo, vuoi perché 16 punti percentuale è una cifra così alta che battezzare il tutto con "so' tutti idioti/so' tutti fascistelli/hanno fatto loro il lavaggio del cervello", mi sembra un po' riduttivo.

Non ho mai detto stupidi. Non è una questione di stupidità, non sto nella testa degli elettori neanche io. E' una questioni di meriti e colpe.

Solo che l'idea "non è mai colpa di chi vota" mi pare un po' così, futile. Se voti uno che poi fa danni, è colpa tua. Period. Cos' come è colpa di chi ha votato Marino se Marino fa schifo, è stata colpa di chi ha votato Berlusconi se poi in quegli anni l'Italia ha fatto cagare. Mi pare semplice. Così come sarebbe anche merito degli elettori se l'eletto facesse bene.

Si può parlare delle motivazioni, delle responsabilità delle altre parti politiche, quanto vuoi. Ma non scarichiamo il barile, via.


Sono un poco di più d'accordo con Goat.

Dato che parliamo di numeri importanti, voglio sperare che gli elettori non siano tutti stupidi o irresponsabili ed anche io propendo per la seconda ipotesi.
Poi sappiamo tutti che molti italiani siano analfabeti funzionali, vale a dire leggono un articolo di giornale, ne capiscono solo una parte e magari la stravolgono in base alle loro opinioni politiche, ma anche qui, se la percentuale di analfabeti funzionali è tanto alta chiaro che l'individuo ha le sue responsabilità, nessuno vieta di leggere un libro ogni tanto o leggere un articolo di giornale sforzandosi di capirlo, ma non possono essere solo responsabilità individuali.
Oggi gli elettori che propenderebbero per il centro destra hanno seri problemi a scegliere un partito decente da votare, in linea di massima si dividono fra partiti di protesta con tendenze xenofobe e iper dirigiste, per non dire di peggio, ncd che al momento non si capisce bene cosa sia e perché uno dovrebbe votarlo, ed in più è pieno di gente ormai poco presentabile politicamente, tutti si aspettano che alle prossime elezioni si presentino col cappello in mano da Berlusconi o da Renzi, ed il cartello elettorale di Berlusconi, chiamiamolo come ci pare tanto quello è.
Oltretutto il centrodestra romano è pieno di gente oggettivamente poco presentabile. Ammesso e non concesso che alle prossime elezioni il candidato sindaco sia la Meloni, ed ammesso di ritenerla presentabile (pur non avendo mai considerato l'ipotesi di votarla qualche tempo fa la ritenevo tale, ma nell'ultimo anno e mezzo mi sono abbondantemente ricreduto, viste le opinioni ed il modo di presentarle) a sostenerla ci sarebbero comunque parecchie persone che definire "sinistre" è un eufemismo, ed il ricordo della giunta Alemanno potrebbe essere un freno non indifferente.
Il centrosinistra ormai è diviso fra Renzi, che oggettivamente è una macchina da consenso, ma su Roma non è fortissimo, la minoranza PD, buona per i nostalgici e solo per quelli, e viene da un'altra giunta che non ha lasciato un buon ricordo, Veltroni.
Reali possibilità che a livello nazionale qualche cosa cambi ce ne sono, il PD è in piena trasformazione e cosa sarà fra un anno è difficile da dire, il centrodestra dovrà cambiare o rassegnarsi a rappresentare un dissenso largamente minoritario, ma a livello locale dire che non ce n'è nessuna. Ed in ogni caso anche a livello nazionale senza il botto notevole dei grillini (cui io per tante ragioni non darei il voto mai e poi mai) il cambiamento degli schieramenti principali sarebbe molto più indietro. In questo ovviamente il merito di Grillo è relativo, il merito è stato quello di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto con una proposta accattivante e poco di più, ma è anche innegabile il crollo degli schieramenti precedenti.
Ed ecco che l'elettore cerca novità, e l'elettore italiano, che come abbiamo visto legge poco e si informa in modo superficiale, finisce per cercare la novità più facile. La novità più facile alle scorse elezioni è stato Marino, di grande prestigio anche se non aveva mai ricoperto incarichi amministrativi, e si è visto, alle prossime è facile che la novità sia qualche grillino.
Se Grillo non si fosse impantanato con errori strategici colossali, condannandosi alla marginalità in Parlamento con una vacua intransigenza, opponendosi anche a provvedimenti da lui stesso chiesti a gran voce perché proposti da altri (vedi ad esempio il rinvio del pareggio di bilancio o l'intervento sulle pensioni d'oro) con espulsioni a manetta, con polemiche a volte risibili, con lo spazio dato a gente totalmente impreparata come Di Battista, Sibilia o Taverna, rischieremmo davvero di vedere addirittura un premier a 5 stelle.
Gli elettori italiani hanno due grandi colpe, in primo luogo quella di non guardare mai alle proprie responsabilità e di cercare sempre e comunque un colpevole esterno, in secondo luogo quella di cercare sempre chi promette un privilegio nuovo o di mantenere un privilegio ottenuto nel passato senza mai guardare troppo oltre, ma davvero attualmente si fatica ad immaginare chi potrebbe votare un italiano per migliorare davvero la situazione: gli elettori hanno dimostrato che i politici della cosiddetta seconda repubblica non erano più di loro gradimento e di voler cambiare a tutti i costi, altrimenti ci troveremmo ancora con Bersani contro Berlusconi. Ed hanno cercato il cambiamento disponibile. Purtroppo il cambiamento è una proposta pessima per tanti motivi, sta a chi è in politica offrire qualche cosa di più presentabile, il fatto che il nuovo sia pessimo è un aiuto per i politici dei vecchi schieramenti, se non sapranno cambiare radicalmente quel che ci aspetta è l'unico cambiamento disponibile, per pessimo che sia.

Per il tema principale, Marino non è detto che sia un paraculo, certe posizioni le tiene da sempre, ed in parte anche in modo meritorio, ma qualche operazione sui diritti civili, che potrebbe anche essere condivisibile, non può modificare il fatto che Roma sia allo sfacelo ed anche se le sue responsabilità per essere arrivati a questo punto non sono elevatissime, non stia riuscendo a risolvere alcunché.
Non sono d'accordissimo con chi dice che con tanti problemi che ci sono dovrebbe dimenticare i diritti civili, ricordarsene è anche quello un modo per tornare a far politica di un certo livello, diciamo che il problema è che a volte pare volersi ricordare solo di quelli dimenticando i problemi concreti, cosa che probabilmente fa per ragioni propagandistiche, ma resta abbastanza negativa.
Anche certe prese di posizioni nette, probabilmente inevitabili se si vuole strappare con il clientelismo passato, come quanto fatto con l'opera di Roma, sono inutili se effettuate a campione solo nei casi più clamorosi. Eppure c'era la palla al balzo della bancarotta evitata col salvaroma, quella avrebbe potuto essere l'occasione per metter mano nei meandri delle partecipate, oltretutto partecipate in cui Alemanno aveva piazzato i suoi a piene mani, sarebbe anche stato facile trovare un capro espiatorio.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da doc G » 24/10/2014, 17:52

lele_warriors ha scritto:ma dire semplicemente che marino sta facendo vomitare pare così difficile?

Ecco, probabilmente in sintesi il discorso giusto è quello.
:laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:
Sta operando in modo pessimo ed usa battaglie che sono state sempre nelle sue corde ed ha sempre sostenuto, e che fa benissimo, per conto mio, a portare avanti, per provare a far dimenticare la pessima gestione amministrativa, cosa che probabilmente sta facendo incazzare ancora di più i romani, che siano d'accordo o meno con quelle battaglie.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da The goat » 24/10/2014, 17:53

Boh spree.
Secondo me è il contrario di scaricare il barile.
E' proprio assumersi le proprie responsabilità da parte della classe politica, cosa che secondo me è sempre mancata. Perché se Berlusconi ha governato venti anni, se Grillo alle ultime nazionali ha preso il 30%, la colpa prima che agli elettori (nel caso di berlusconi sicuramente recidivi, eh!) io la dò a chi non ha saputo proporre alternative credibili, a chi puntualmente veniva eletto per poi riverlarsi incapace di governare e rimandare tutto alle urne. E infatti si è visto che appena un'alternativa credibile (che poi sia bluff o meno, questo ce lo dirà il futuro) si è presentata, ha preso il 40% dei voti alle europee e ha messo Grillo in un angolo.
Io cittadino più che informarmi (limitatamente a quelle che sono le mie capacità intellettive e il mio livello culturale, perché per esercitare il mio diritto di voto non devo per forza avere una laurea o passare la mia giornata sui siti d'informazione e controinformazione, altrimenti aboliamo il suffragio universale) e votare secondo coscienza non posso.

Io ho votato marino, ma non mi sento colpevole se il sindaco ha deciso in pratica (per scelta o per incapacità) di non governare.
Sarei colpevole se mettessi la testa sotto la sabbia e, pur consapevole di quanto ha prodotto, lo rivotassi. Ma a priori era una persona che giudicavo onesta, lontana dai salotti e gli impicci della politica, mi piacevano le sue idee e il suo modo di porsi. Magari sarò stato ingenuo, poco lungimirante, tutto ciò che vuoi, ma colpevole non mi sento. Tanto più dando un occhio alle alternative (era il dopo scandalo della regione tanto per dire con il batman salito agli onori della cronaca).
Colpevole? No. Direi profondamente deluso.
Analogalmente se Marino fosse stato il miglior sindaco di tutti i tempi :biggrin: , meriti di che? Di aver fatto coscienziosamente il mio dovere di cittadino colto e impegnato certo, ma ti assicuro che l'ho fatto anche nell'altra ipotesi.
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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da lele_warriors » 24/10/2014, 17:59

doc G ha scritto:
lele_warriors ha scritto:ma dire semplicemente che marino sta facendo vomitare pare così difficile?

Ecco, probabilmente in sintesi il discorso giusto è quello.
:laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:
Sta operando in modo pessimo ed usa battaglie che sono state sempre nelle sue corde ed ha sempre sostenuto, e che fa benissimo, per conto mio, a portare avanti, per provare a far dimenticare la pessima gestione amministrativa, cosa che probabilmente sta facendo incazzare ancora di più i romani, che siano d'accordo o meno con quelle battaglie.
tra l'altro i sondaggi al swg, del pd, li facevo pure io un bel po' di anni fa, avendo lavoratoli per un paio di anni.
cioè, robe da rivalutare alemanno, per capirci, pensa te a che livelli.
e tra l'altro, secondo quel sondaggio, cmq il pd sarebbe il primo partito, e il cdx ben indietro, quindi la gente del pd sta anche abbondantemente dicendo che marino è un incapace. il triste, è che quando lo senti per tv, ci gira intorno e pare che viva sulla luna, che tristezza infinita.
poi boh, 20righe sul discorso 5stelle che centrava zero, ma si sa che spree ha manie di persecuzione quando sente parlare di grillo, ma basterebbe un po' di onestà intelettuale e dire che marino fa cagare il cazzo, stop, fine.
bastava dire che è un totale incapace, addirittura forse più dei rpecedenti, che mi pare fossero tutto tranne che apprezzati per quello che hanno fatto.
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da jay jay okocha » 24/10/2014, 21:00

Premessa: io negli ultimi mesi non sono sempre a Roma, quindi fatico a farmi un'idea d'insieme. Nella mia zona la situazione non è peggiore a quella dei tempi di Alemanno, direi stabile, ma vengo da Montesacro e oggettivamente ci sono realtà metropolitane più disagiate. Alcune iniziative del terzo municipio sono anzi molto meritevoli, ma non necessariamente per merito di Marino.

I limiti di potere cui è soggetto Marino sono evidenti, sia a livello amministrativo che finanziario - soprattutto i secondi.

Marino è deludente perchè ha poca capacità di comunicare con la cittadinanza, fatica a tenere intorno a se la maggioranza PD e soprattutto ha glissato su tante questioni importanti, pensando che bastassero le opere "vetrina" messe in atto nel corso del tempo (pedonalizzazioni, riconoscimento matrimoni all'estero, etc.).
La triade traffico-sporcizia-mezzi pubblici continua a rappresentare l'emergenza principale della città, con tutto quello che ne consegue in termini di consenso calante verso il primo cittadino.


Non so se un'altra persona avrebbe necessariamente fatto di meglio, visti quelli che sono i problemi di bilancio del Comune.

Il centrosinistra ha preferito mandare alla Regione Lazio il candidato migliore (o più forte) a sua disposizione, Nicola Zingaretti, che magari potrebbe riciclarsi da sindaco alla prossima tornata. Per il resto nell'area PD-SEL non mi vengono in mente figure tanto migliori di Marino.

Negli altri partiti idem, anzi. Almeno con Marino non abbiamo assistito a parentopoli varie. La Meloni ormai è un personaggio poco innovativo, un Salvini da Garbatella. Dopo anni passati a fare il volto giovane e anti-Olgettina di Berlusconi, la sua credibilità politica è parecchio scemata, lasciando il posto a slogan triti e ritriti, oltre che poco entusiasmanti.

Il M5S non mi pare abbia molta forza a livello locale, e questo vale in generale su tutto il territorio italiano, non solo per Roma. Nella Capitale sarebbe difficile convogliare consensi su un unico candidato davvero innovativo e capace di correre per la vittoria.

Ah, poi c'è anche Alfio Marchini, che paventa la ricandidatura. Bene ma non benissimo..

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Re: Marino: dissidente, rivoluzionario o paraculo?

Messaggio da Spree » 24/10/2014, 21:06

The goat ha scritto:Boh spree.
Secondo me è il contrario di scaricare il barile.
E' proprio assumersi le proprie responsabilità da parte della classe politica, cosa che secondo me è sempre mancata. Perché se Berlusconi ha governato venti anni, se Grillo alle ultime nazionali ha preso il 30%, la colpa prima che agli elettori (nel caso di berlusconi sicuramente recidivi, eh!) io la dò a chi non ha saputo proporre alternative credibili, a chi puntualmente veniva eletto per poi riverlarsi incapace di governare e rimandare tutto alle urne. E infatti si è visto che appena un'alternativa credibile (che poi sia bluff o meno, questo ce lo dirà il futuro) si è presentata, ha preso il 40% dei voti alle europee e ha messo Grillo in un angolo.
Io cittadino più che informarmi (limitatamente a quelle che sono le mie capacità intellettive e il mio livello culturale, perché per esercitare il mio diritto di voto non devo per forza avere una laurea o passare la mia giornata sui siti d'informazione e controinformazione, altrimenti aboliamo il suffragio universale) e votare secondo coscienza non posso.

Io ho votato marino, ma non mi sento colpevole se il sindaco ha deciso in pratica (per scelta o per incapacità) di non governare.
Sarei colpevole se mettessi la testa sotto la sabbia e, pur consapevole di quanto ha prodotto, lo rivotassi. Ma a priori era una persona che giudicavo onesta, lontana dai salotti e gli impicci della politica, mi piacevano le sue idee e il suo modo di porsi. Magari sarò stato ingenuo, poco lungimirante, tutto ciò che vuoi, ma colpevole non mi sento. Tanto più dando un occhio alle alternative (era il dopo scandalo della regione tanto per dire con il batman salito agli onori della cronaca).
Colpevole? No. Direi profondamente deluso.
Analogalmente se Marino fosse stato il miglior sindaco di tutti i tempi :biggrin: , meriti di che? Di aver fatto coscienziosamente il mio dovere di cittadino colto e impegnato certo, ma ti assicuro che l'ho fatto anche nell'altra ipotesi.

Ma siccome 1)la classe politica non è che la calano dal cielo e 2) ne io ne tu siamo politici, direi che parlare elle responsabilità degli elettori si dovrebbe. A me pare così ovvio.

E quanto al votare/rivotare: condivido. Per quello Berlusconi ha preso gli stessi voti, più o meno, per 20 anni. Soprattutto dopo il 2001-2006.

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