Festival del Cinema di Venezia
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Domenica,
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- Noodles
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Re: Festival del Cinema di Venezia
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Come funziona per il Festival? Bisogna avere degli inviti per vedere qualcosa? O biglietti acquistabili da chiunque?
"TI CONFERMO PALLA. PRIMA PALLA E POI PIEDE"
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"fischia S. Cielo"
"Porca troia"
"si è alzato, mi ha guardato e poi si è rimesso giù" NdR non si alza
"Sono Gigi: gol regolare vai" NdR guarda una gomitata
L. Nasca & M. Fabbri
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Re: Festival del Cinema di Venezia
il Festival si divide in due categorie: i plebei che fanno la fila in cerca di un biglietto e gli eletti che hanno il pass per leccare il culo di Bella Hadid.
Tu fai la fila.
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Di ritorno da Venezia vado con recap generale:
- Esperienza fantastica, unico difetto è che è durata troppo poco maledizione. Ho notato che c'è della gente pagate per stare lì per tutta la manifestazione e vedere tutti i film, da grande voglio fare quel mestiere lì
- Come dice Noodles ero un plebeo, al suo esordio oltretutto, quindi ho dovuto fare salti mortali per vedere i film che volevo e a molti ho dovuto rinunciare, per la prossima volta obbligatorio procurarsi con qualunque mezzo un accredito decente.
- Dal punto di vista glamour non mi son sbattuto più di tanto, certo se uno vuole puoi vedere abbastanza facilmente chiunque, basta averne voglia e io non ne avevo quasi mai. L'unico che ho beccato abbastanza da vicino per farmi un selfie volante insieme a 7-8 ragazzine urlanti è stato il grande Vince Vaughn, ma solo perchè gli han fatto fare il tappeto rosso a mezzanotte e mezza e l'ho beccato mentre rientravo con una ressa affrontabile
- "Oh è pieno di gente di fronte all'Excelsior, vado a vedere se stanno uscendo Robert Redford e Jane Fonda"
"Scusa chi state aspettando?"
"Emma Marrone"
- Non ho beccato la nostra Adele, ma mi son consolato stando a 5 metri da Amanda Seyfried, essere vivente di una bellezza lancinante
- In generale vip o meno c'è una quantità di fibra tirata a lucido che non avrei pensato, erano ovunque a tutte le ore che giravano così, a piede libero
- Dovevo incontrarmi con Rakim, ma il giorno è sceso tipo un diluvio universale e non se ne è fatto niente
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Per quanto riguarda i film visti, vedo di spendere due parole su tutti, non so se per l'euforia di vederli al Festival che obnubila le mie capacità di giudizio, ma a me son piaciuti praticamente tutti
The Shape of Water
Esordio al festival con il film di Del Toro, con il quale storicamente ho avuto un rapporto controverso, per fortuna questa volta è andata meglio e per me è un grande si. Storia non originalissima, ma girata nel passato con elementi fantascientifici ben amalgamati al sentire del tempo. Romantica e toccante senza essere sdolcinata, con cast tutto in palla, fotografia da urlo e un Michael Shannon che credo abbia basato la carriera su produttori che ogni volta pensavano "Ok qui serve un dannato figlio di puttana, chiamate Shannon"
First Reformed
Film sgradevole, fastidioso e pesante da affrontare, per gli argomenti che tratta e per come gli affronta. Si indagano i tormenti di un uomo di chiesa prima dal punto di vista psicologico e poi man mano sempre più fisico. Ethan Hawke giganteggia e si candida prepotentemente per un premio finale. A me è piaciuto assai, non per tutti ma del gran cinema.
L'insulte
Un banale lite per una grondaia tra un libanese e un palestinese finisce in un tribunale, diventando un affare di stato che riporta alla luce divisioni e scontri tra due diverse etnie che per ragioni storiche mal si sopportano. Film attuale per gli argomenti trattati, molto "americano" come impostazione, con dialoghi a raffica in stile Sorkin, per un legal thriller da applausi.
Human Flow
Tra i favoriti per la Palma d'oro, un documentario enorme sull'immigrazione. Il controverso artista cinese Ai Weiwei affronta il tema andando di persona in tutti i luoghi del mondo dove son presenti campi profughi o lungo le rotte di queste carovane disperate di umanità abbandonata. Nonostante il taglio rigoroso del racconto non rinuncia ad una costante ricerca estetica dell'inquadratura, sfruttando i paesaggi naturali e l'impatto visivo di migliaia di persone abbandonate a loro stesse, per questo ha già subito diverse critiche da parte di chi sostiene che si è approfittato delle disperazione degli uomini per fare del "cinema", ma son critiche marginali, perchè di un lavoro di questa portata andrebbe resa obbligatoria la visione in tutte le scuole d'Italia da domani.
This is Congo
Altro documentario sulla situazione di un paese che non conosce pace da troppi decenni. Il regista è un ex fotografo di guerra e ci porta dentro l'azione seguendo le gesta di un militare che affronta i gruppi armati sovversivi, intervistando una contrabbandiera di minerali (maggior risorsa del paese) e un sarto che vive in un campo profughi. Costruito con meticolosità ci da una visione parziale ma autentica della situazione, accolto con standing ovation finale (per questo ero in sala con il regista al momento della presentazione ufficiale)
Lean of Pete
Ragazzino con situazione familiare difficile subisce una serie consecutiva di nuovi traumi e parte insieme un cavallo per un viaggio dall'altro capo del paese per cercare le zia. Un film di formazione, ambientato nel classici paesaggi naturali della provincia americana, un po alla "Into The Wild", con il quale si potrebbero ravvisare dei punti in comune. Inutile dire che partito ancora ragazzino arriverà uomo grazie ad una serie di esperienze decisive. Gli manca il guizzo per essere qualcosa di più, ma è un ottimo film, grazie anche alle grandi interpretazioni del ragazzino in primis e poi di Steve Buscemi e Chloë Sevigny in ruoli minori
Suburbicon
Uno dei più attesi del festival, Clooney alla regia su una sceneggiatura dei Coen. Il buon George credo non abbia mai sbagliato un film da regista (Ma non ho mai visto "Monuments Man"), e si fa sempre più strada l'idea che dietro la macchina da presa valga ancora di più che davanti, dove comunque è uno dei primi della pista. In questo caso gran parte del merito è sicuramente della sceneggiatura dei fratellini, ma la gestisce alla perfezione, tenendo un ritmo perfetto della narrazione dal primo all'ultimo minuto. La storia in sè è la solita di quei due, quando gente normale vuole mettersi a fare azioni criminose è un attimo che tutto vada a donnine di facili costumi con reazioni a catena che ben potete immaginare...
Foxtrot
Personale colpo di fulmine di tutta la manifestazione questo lavoro dell'israeliano Samuel Maoz già vincitore di Venezia 2009. Vi dico subito che è un film eccessivo, cambia registro narrativo in maniera radicale almeno un paio di volte, i simbolismi abbondando, la masturbazioni visive fini a se stesse idem, le interpretazioni innaturali ancora di più...insomma tutte cose che posso capire benissimo vengano criticate e usate come motivazioni per bocciare il film, ma pazienza, il cinema è anche (soprattutto?) irrazionalità e sensazioni personali, quindi vi dico che questo è una grandissimo film, indubbiamente da tenere in lizza per la vittoria finale.
The Shape of Water
Esordio al festival con il film di Del Toro, con il quale storicamente ho avuto un rapporto controverso, per fortuna questa volta è andata meglio e per me è un grande si. Storia non originalissima, ma girata nel passato con elementi fantascientifici ben amalgamati al sentire del tempo. Romantica e toccante senza essere sdolcinata, con cast tutto in palla, fotografia da urlo e un Michael Shannon che credo abbia basato la carriera su produttori che ogni volta pensavano "Ok qui serve un dannato figlio di puttana, chiamate Shannon"
First Reformed
Film sgradevole, fastidioso e pesante da affrontare, per gli argomenti che tratta e per come gli affronta. Si indagano i tormenti di un uomo di chiesa prima dal punto di vista psicologico e poi man mano sempre più fisico. Ethan Hawke giganteggia e si candida prepotentemente per un premio finale. A me è piaciuto assai, non per tutti ma del gran cinema.
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Un banale lite per una grondaia tra un libanese e un palestinese finisce in un tribunale, diventando un affare di stato che riporta alla luce divisioni e scontri tra due diverse etnie che per ragioni storiche mal si sopportano. Film attuale per gli argomenti trattati, molto "americano" come impostazione, con dialoghi a raffica in stile Sorkin, per un legal thriller da applausi.
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Tra i favoriti per la Palma d'oro, un documentario enorme sull'immigrazione. Il controverso artista cinese Ai Weiwei affronta il tema andando di persona in tutti i luoghi del mondo dove son presenti campi profughi o lungo le rotte di queste carovane disperate di umanità abbandonata. Nonostante il taglio rigoroso del racconto non rinuncia ad una costante ricerca estetica dell'inquadratura, sfruttando i paesaggi naturali e l'impatto visivo di migliaia di persone abbandonate a loro stesse, per questo ha già subito diverse critiche da parte di chi sostiene che si è approfittato delle disperazione degli uomini per fare del "cinema", ma son critiche marginali, perchè di un lavoro di questa portata andrebbe resa obbligatoria la visione in tutte le scuole d'Italia da domani.
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Altro documentario sulla situazione di un paese che non conosce pace da troppi decenni. Il regista è un ex fotografo di guerra e ci porta dentro l'azione seguendo le gesta di un militare che affronta i gruppi armati sovversivi, intervistando una contrabbandiera di minerali (maggior risorsa del paese) e un sarto che vive in un campo profughi. Costruito con meticolosità ci da una visione parziale ma autentica della situazione, accolto con standing ovation finale (per questo ero in sala con il regista al momento della presentazione ufficiale)
Lean of Pete
Ragazzino con situazione familiare difficile subisce una serie consecutiva di nuovi traumi e parte insieme un cavallo per un viaggio dall'altro capo del paese per cercare le zia. Un film di formazione, ambientato nel classici paesaggi naturali della provincia americana, un po alla "Into The Wild", con il quale si potrebbero ravvisare dei punti in comune. Inutile dire che partito ancora ragazzino arriverà uomo grazie ad una serie di esperienze decisive. Gli manca il guizzo per essere qualcosa di più, ma è un ottimo film, grazie anche alle grandi interpretazioni del ragazzino in primis e poi di Steve Buscemi e Chloë Sevigny in ruoli minori
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Uno dei più attesi del festival, Clooney alla regia su una sceneggiatura dei Coen. Il buon George credo non abbia mai sbagliato un film da regista (Ma non ho mai visto "Monuments Man"), e si fa sempre più strada l'idea che dietro la macchina da presa valga ancora di più che davanti, dove comunque è uno dei primi della pista. In questo caso gran parte del merito è sicuramente della sceneggiatura dei fratellini, ma la gestisce alla perfezione, tenendo un ritmo perfetto della narrazione dal primo all'ultimo minuto. La storia in sè è la solita di quei due, quando gente normale vuole mettersi a fare azioni criminose è un attimo che tutto vada a donnine di facili costumi con reazioni a catena che ben potete immaginare...
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Fischiato Mother?
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: Festival del Cinema di Venezia
PENNY ha scritto: ↑04/09/2017, 15:17
Suburbicon
Uno dei più attesi del festival, Clooney alla regia su una sceneggiatura dei Coen. Il buon George credo non abbia mai sbagliato un film da regista (Ma non ho mai visto "Monuments Man"), e si fa sempre più strada l'idea che dietro la macchina da presa valga ancora di più che davanti, dove comunque è uno dei primi della pista. In questo caso gran parte del merito è sicuramente della sceneggiatura dei fratellini, ma la gestisce alla perfezione, tenendo un ritmo perfetto della narrazione dal primo all'ultimo minuto. La storia in sè è la solita di quei due, quando gente normale vuole mettersi a fare azioni criminose è un attimo che tutto vada a donnine di facili costumi con reazioni a catena che ben potete immaginare...
Altre fonti lo danno come piuttosto mediocre, salvandolo per timore reverenziale nei confronti del bel George, qui probabile wannabe poco riuscito dei due noti fratelli suoi mentori...
Ma... mi fido più di te, quindi lo guarderò
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Ti rammento che la citazione corretta è leccare il buco del culo di Bella Hadid e... ne approfitto per chiederti una cosa
A livello di hospitality come è messa Venezia in quei giorni? Siamo a livelli Milano durante la Design Week (in cui un cesso condiviso coi bangla te lo piazzano a 500 euro a notte) o è avvicinabile?
Non è decisamente il mio evento, ma una volta nella vita...
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Questo è il tono medio delle recensioni, poi non so
In generale ho letto similitudini con "The Neon Demon", nel fatto che dividerà nettamente i giudizi tra chi lo adorerà e chi lo odierà.
francilive ha scritto: Altre fonti lo danno come piuttosto mediocre, salvandolo per timore reverenziale nei confronti del bel George, qui probabile wannabe poco riuscito dei due noti fratelli suoi mentori...
Ma... mi fido più di te, quindi lo guarderò
Si ho letto, accusato di esser troppo buono e "pulito" rispetto a come l'avrebbero girato i fratellini. A me è garbato ripeto, poi facci sapere che ne pensi
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Re: Festival del Cinema di Venezia
500€ a notte in quelli over the top al Lido.francilive ha scritto: ↑06/09/2017, 2:31 A livello di hospitality come è messa Venezia in quei giorni? Siamo a livelli Milano durante la Design Week (in cui un cesso condiviso coi bangla te lo piazzano a 500 euro a notte) o è avvicinabile?
Non è decisamente il mio evento, ma una volta nella vita...
A Venezia Venezia costano un pelo meno, ma meno di 60-70€ a notte per una singola è semi impossibile.
Nei giorni scorsi nei pressi della stazione, 75€ per una coppia e ti garantisco che la stanza non era affatto granché. Prossimo anno, credo, si andrà di avanti-indietro sperando di avere ferie quella settimana.
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Re: Festival del Cinema di Venezia
PENNY ha scritto: ↑04/09/2017, 15:16 Di ritorno da Venezia vado con recap generale:
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Woody Harrellson, Frances McDormand, Martin McDonagh, visione film Woodshock (grosso mah per questo film) a 4 metri da Kirsten Dunst (e sua mamma piangente), Sam Neill ( ), Stella Maxwell ( ), Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Darren Aronofsky tra quelli che mi vengono in mente adesso.
Sìsì, fibra a nastro...anche senza tirarsi eccessivamente
Mini-ritrovo con Noodles Lunedì sera
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Con i film mi è andata malino quest'anno: Woodshock e Caniba non bene entrambi. Non credo se ne sentirà parlare molto nei prossimi mesi/anni.
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Re: Festival del Cinema di Venezia
Amanda, già di suo, molto bene.
Amanda dopo il fappening over the top (cit.)
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