FIRST MAN
Film difficile da valutare, soprattutto nel trauma personale che lo ha visto preferire all'ultimo minuto (fuck democracy) a Red Zone, per il quale mi ero preparato psicologicamente.
Pur con tutti i suoi limiti, First Man è uno dei migliori biopic della generazione corrente (il migliore per me rimane Borg McEnroe), il che basterebbe ed avanzerebbe per consigliarne la visione.
Meno retorico del leggendario Apollo 13, in quanto il miglior merito di Chazelle è quello di mettere in scena i temi del sacrificio e dell'ambizione, che riecheggiano nelle parole finali di Kennedy. Il pretesto di essere migliori dei russi viene visto in chiave decisamente critica, dando voce ai leciti dubbi in merito del "movimento no luna".
Il film ha comunque dei difetti abbastanza evidenti, che gli impediscono di essere un capolavoro. La vicenda famigliare di Armstrong, per quanto interpretata in maniera impeccabile da Gosling, è stucchevole e forzata in una sceneggiatura cui probabilmente avrebbe giovato qualche minuto in meno, oppure di un approfondimento contestualizzato con il resto della storia. Così sono inutili intermezzi che rompono un ritmo altrimenti molto ben calibrato: nè carne nè pesce.
Bellissima la scena della partenza dell'Apollo 11: regia, scenografia e fotografia davvero ai massimi livelli. Credo che Kubrick (che per i dietrologi sarebbe l'autore del video dello sbarco che il mondo intero ha visto quel 20 luglio 1969) sarebbe rimasto contento
First Man è il classico film ambizioso ma imperfetto, che vale comunque sempre la pena vedere.
Consigliatissimo (cit.)
x safe - continueremo a seguire Chazelle, ma il Jazz in effetti era tutta un'altra cosa