Bluto Blutarsky ha scritto: ↑13/06/2018, 11:11
Figurati se posso erudire qualcuno, e te in particolar modo. Mi limito a dirti la mia
In realtà è un discorso abbastanza semplice, che si può applicare anche alle altre arti: certe opere sono talmente figlie del loro tempo che faticano a parlare alle generazioni successive. Prendiamo Easy Rider, da cui tutto è iniziato: è la fotografia perfetta, anzi il manifesto, di quella controcultura giovanile degli anni Sessanta, anche a livello formale: visto con gli occhi di un hippie di quegli anni aveva senso girare un film in pieno trip di acido, fregandosene totalmente delle regole del linguaggio cinematografico per andare verso un'assoluta libertà formale. La stessa sregolatezza vista da un'altra angolazione può anche sembrare sciatteria, ma in quegli anni aveva senso.
Il problema è che quell'utopia era già superata l'anno dopo, nel 1970 (quelli bravi che studiano il rock ti direbbero che Woodstock è stato un po' il funerale di quel mondo). Per questo dicevo che rimane un film che restituisce bene lo spirito di quel momento storico in cui è stato girato e di quella controcultura che lo ha generato, ma appunto è indissolubilmente legato a quel mondo, non potrebbe essere stato fatto in nessun altro momento. Prova ne è che le generazioni successive perlopiù non ci si sono ritrovate in quel film (quello che più viene apprezzato di solito è la colonna sonora, quella sì universale).
sì ma il discorso che fate è applicabile a qualsiasi film e contesto.
se guardo oggi 'l'ultimo bacio' del 2001 posso farti le stesse obiezioni, nonostante questo sia un film molto più commerciale (che tenta quindi vagamente di riprendere delle tematiche socio culturali di inizio anni 2000) ma che per certi versi può sembrare molto più antico di Easy Rider.
i film generazionali (voluti o meno dagli autori) avranno sempre quel tipo di sapore.
ma il tutto va sempre valutato nella prospettiva del tempo in cui il film è stato scritto e trattato.
il cinema come il resto del mondo dell'arte offre una chiave, una interpretazione di quel momento storico.
2001 odissea nello spazio non è un film sul futuro ma è un film sulla percezione che Kubrick ha nel 68 di un possibile futuro.
i film esprimono sempre un punto di vista contemporaneo al momento di scrittura e come tali quindi sarebbero tutti oggi tecnicamente superati.
in realtà il loro compito è quello di descrivere al meglio la società e il mondo che vivono.
Nei film di John Ford per esempio, possiamo notare come si sia evoluta nel tempo la storicizzazione del fenomeno degli indiani.
rappresentati inizialmente solo come popolo violento e oppressivo (Ombre rosse, 1939) fino ad arrivare a Sentieri Selvaggi e quant'altro.
ora non è che se io vedo Ombre Rosse lo valuto negativamente perchè anacronistico (e ingannevole nei confronti della storia degli indiani) o perchè poi sconfessato dagli autori successivi. Semmai lo valuto semplicemente per come è, indubbiamente centrato per la percezione degli indiani nel 39 in America, molto meno per le tecniche e i contenuti mostrati.