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Ottimo articolo tattico sulle difficoltà di Rodgers contro Denver.

http://mmqb.si.com/mmqb/2015/11/02/aaro ... nfl-week-8

E' interessante quando gli schemi offensivi vengono vivisezionati così dettagliatamente. Io a occhio nudo non mi sarei mai accorto dell'ISO dei Packers.

GoPats ha scritto:Ottimo articolo tattico sulle difficoltà di Rodgers contro Denver.

http://mmqb.si.com/mmqb/2015/11/02/aaro ... nfl-week-8

E' interessante quando gli schemi offensivi vengono vivisezionati così dettagliatamente. Io a occhio nudo non mi sarei mai accorto dell'ISO dei Packers.

Devo dire che avendoli visti da "vicino" recentemente non mi avevano fatto grande impressione in attacco, si vedeva che non erano fluidi come al solito, con un gioco su corsa che non facilitava l'apertura del campo (o forse era solo perché via area facevano meno "paura", grazie alle assenze, e quindi le difese si concentravano maggiormente su questo aspetto): l'assenza di Jordy Nelson si sta sentendo più del preventivato.

Ricordo un paio di anni fa un articolo di NFLPhilosophy sull'attacco di Tampa con freeman al comando che giocava molte isolation. oltre alla differenza di talento di QB, il grande problema di quell'attacco era che schierava quasi sempre il personale 21 (2 RB, 1 TE e 2 WR), con quindi il QB che aveva a disposizione generalmente solo 3 target per lanciare (con i 2 WR che per lo più facevano traiettorie all'esterno delle hashmarks, chiamando spesso il QB a lanci difficili, specie con 2 WR come i loro che creavano poca separazione essendo più fisici) più il RB o il FB che comunque era usato più come valvola di sfogo. Schemi di gioco degli anni 80 in pratica.
Poi non ci si stupisce se quel CS è andato via e Freeman si è definitivamente bruciato.

Può essere anche che manchi l'equilibrio che Lacy garantiva prima di farsi male. Ora è appena tornato e sembra ancora arruginito, ma nelle prossime gare è da monitorare se l'attacco gioverà del ritorno del RB titolare.

in realtà da quella specie di infortunio alla caviglia non si è veramente fermato, ma il CS ha iniziato una strana gestione tra lui starks e cobb nel back in cui nessuno prende ritmo, le giocate sono estemporanee e non si riesce a stabilire una serie di avanzamenti. 1/2 yds poi sbattono contro la linea o se va bene un buco esterno, corse interne /alla linea che abbiano funzionato sto anno ne ricordo davvero poche. Mah speriamo che migliorando le condizioni fisiche si ritorni a un uso più continuativo, lacy nei 2 anni passati non mi è proprio parso quel tipo di RB da situazione estemporanea, quanto uno che necessita del suo bel carico di lavoro per prendere ritmo e tirare come un mulo

http://mmqb.si.com/mmqb/2015/11/17/nfl- ... -game-plan

Queste sono le produzioni che rendono Peter King e il MMQB di un altro livello rispetto a tutto il resto del web.

Rocky ha scritto:http://mmqb.si.com/mmqb/2015/11/17/nfl- ... -game-plan

Queste sono le produzioni che rendono Peter King e il MMQB di un altro livello rispetto a tutto il resto del web.

Articolo chiaramente scritto in risposta a quello pubblicato su Quelchepassalosport.

La maglia appesa sul muro mentre lui studi i giochi :aikman:

Letto...l'utilizzo della realtà "virtuale" o comunque dei video in ogni direzione è veramente spettacolare.
E i figli di Palmer sono i miei nuovi idoli It’s funny,” Palmer says. “The kids like to play with it. Trying to keep the kids off it at home is a whole other problem.”

Leggendo il pezzo di King si può notare ancora di più come in NFL si studiano alla morte le tendenze delle squadre e anche dei singoli giocatori, da qui alcune prestazioni "sorprendenti" nella prima giornata di ogni campionato o nelle partite di esordio di QB poco conosciuti.

Angyair ha scritto:Leggendo il pezzo di King si può notare ancora di più come in NFL si studiano alla morte le tendenze delle squadre e anche dei singoli giocatori, da qui alcune prestazioni "sorprendenti" nella prima giornata di ogni campionato o nelle partite di esordio di QB poco conosciuti.

nonché da qui l'eccezionalità di certi giocatori, che nonostante siano molto conosciuti e studiati riescono comunque ad essere decisivi con frequenza

Articolo interessantissimo che dovrebbero leggere tutti, ma soprattutto quelli che pensano che "il QB è quello che lancia" e che ritengono che "arm talent," "pocket presence," "footwork" e tutte le altre amenità che si leggono negli scouting report su internet siano le caratteristiche fondamentali per un QB. Per carità, sono tutte cose che un QB deve avere, ma sono solo la punta dell'iceberg. Se quella di QB è la posizione più difficile di tutti gli sport (e non è un'opinione) non è perché si sa lanciare con precisione uno sferoide prolato di cuoio, magari anche sotto pressione. Quello lo sanno fare in tanti, tantissimi, e molti lo fanno anche meglio dei cosiddetti Elite QB. Ma quello che viene raccontato in questo articolo (e sono sicuro che nelle prossime parti si andrà ancora più in profondità) è ciò che fa la differenza tra un lanciatore e un QB.

Andrea Campagna ha scritto:Articolo interessantissimo che dovrebbero leggere tutti, ma soprattutto quelli che pensano che "il QB è quello che lancia" e che ritengono che "arm talent," "pocket presence," "footwork" e tutte le altre amenità che si leggono negli scouting report su internet siano le caratteristiche fondamentali per un QB. Per carità, sono tutte cose che un QB deve avere, ma sono solo la punta dell'iceberg. Se quella di QB è la posizione più difficile di tutti gli sport (e non è un'opinione) non è perché si sa lanciare con precisione uno sferoide prolato di cuoio, magari anche sotto pressione. Quello lo sanno fare in tanti, tantissimi, e molti lo fanno anche meglio dei cosiddetti Elite QB. Ma quello che viene raccontato in questo articolo (e sono sicuro che nelle prossime parti si andrà ancora più in profondità) è ciò che fa la differenza tra un lanciatore e un QB.

Ovviamente intendi l'articolo di Quelchepassalosport

Uscita anche la seconda parte.

http://mmqb.si.com/2015/11/18/nfl-carso ... and-browns

Roman Harper sull'arte di vincere (e/o restare imbattuti) in NFL, tanti piccoli spunti interessanti, ne riporto alcuni (qui il pezzo completo: http://mmqb.si.com/mmqb/2015/12/03/nfl- ... undefeated )

I think about all the things we did in New Orleans that wouldn’t fly in today’s world; rookies dancing shirtless in the club, players including myself partying during Super Bowl week and showing up late to team picture day. Today regular people can be newsmakers with a cameraphone, or agitators with a Twitter account. One bad night can change the perception of you team’s culture, which in turn actually changes your team’s culture. People we never would have had any consciousness of 10 years ago end up in your Twitter mentions with hopes that we pay attention. And for some reason, some of us do.

As you get older, and you start to figure out how to last in this league, you develop more of an appreciation for steady coaches who never overreact.

People have asked me if I believe this team could use a loss like that, with most of our key contributors being well under the age of 30, with little playoff experience and a ton of confidence. I wouldn’t be devastated if it happened, but we don’t need it. We’ve already had the wakeup call.
When Kelvin Benjamin suffered a season-ending injury in training camp, I’ll admit to a moment of panic. Guys were down. We were nervous because we thought we had a strong team—the best in Carolina since the franchise began—but we hadn’t seen any of the wide receivers who are active now make the big plays Benjamin was capable of as a rookie.
All the injury to Kelvin did was make Cam better, because he learned to survey the field and make all the right reads.

Saints linebackers coach Joe Vitt used to say successful football teams had three levels of trust: coach to coach, player to player and player to coach. That’s what we’re building in Carolina.

Segnalo questo sito che ha molti articoli (soprattutto tecnici) interessantissimi, con video e spiegazioni ben fatte e un angolo glossario ben fatto: http://insidethepylon.com/