Ciao a tutti
Volevo avere qualche info molto semplificata sulla difesa a zona, perché leggendo in rete non ho ben capito come funziona nel basket
Si difende 2-3 ?
E ogni giocatore a seconda del ruolo deve coprire una certa fetta di campo ?
Chiedo anche come mai un tempo era bandita?
e perché alcuni allenatori quando la utilizzavano “ si vergognavano “ ?
Grazie a chi mi vorrà rispondere
Domande sulla difesa a zona
- Noodles
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Re: Domande sulla difesa a zona
buongiorno e benvenuto,
riguardo tutte le tue domande sulla difesa a zona può rispondere il prof. Jayson Tatum:
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- BomberDede
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Re: Domande sulla difesa a zona
A parte il post di Nood su Smart/Tatum quotato 1.01....zion1 ha scritto: ↑22/09/2020, 7:30 Ciao a tutti
Volevo avere qualche info molto semplificata sulla difesa a zona, perché leggendo in rete non ho ben capito come funziona nel basket
Si difende 2-3 ?
E ogni giocatore a seconda del ruolo deve coprire una certa fetta di campo ?
Chiedo anche come mai un tempo era bandita?
e perché alcuni allenatori quando la utilizzavano “ si vergognavano “ ?
Grazie a chi mi vorrà rispondere
- la zona può essere gestita in vari modi, 2-3, 3-2, 2-1-2, 4 a zona e 1 a uomo etc. a seconda della squadra che hai di fronte (penetra molto, fa del gioco sotto canestra una forza, tira molto da tre etc etc) ti gestisci come preferisci
- si, ogni giocatore ha una zona di campo. qui un esempio di una 2-3
-in nba era bandita perché secondo loro riduceva lo spettacolo. Una che lega basa così tanto la narrativa sullo scontro tra singoli (chamberlain-russel, Bird-Magic etc etc) vuole cercare di portare l'1 contro 1 all'estremo per creare "storie". pensoche la vergogna di alcuni allenatori venisse proprio da lì
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Re: Domande sulla difesa a zona
LA 2-3 presumibilmente è la difesa a zona più diffusa ( certamente nelle minors) Peraltro la 2-3 di Miami confrontata alla 2-3 della serie D italiana non è la stessa cosa. , c'è una certa differenza nella mobilità.zion1 ha scritto: ↑22/09/2020, 7:30 Ciao a tutti
Volevo avere qualche info molto semplificata sulla difesa a zona, perché leggendo in rete non ho ben capito come funziona nel basket
Si difende 2-3 ?
E ogni giocatore a seconda del ruolo deve coprire una certa fetta di campo ?
Chiedo anche come mai un tempo era bandita?
e perché alcuni allenatori quando la utilizzavano “ si vergognavano “ ?
Grazie a chi mi vorrà rispondere
E' importantissimo, nelle difese a zona, comunicare, chiamare i tagli e, non di meno, modificare la posizione ed adeguarla al movimento della palla da parte della squadra in attacco. Le difese a zona "flottano", verso il lato forte. Ci sono regole da stabilire preventivamente all'interno della squadra su chi e come deve chiudere sui vari giocatori in attacco in base alla posizione che questi assumono.
Si diceva che la 2-3 fosse vulnerabile per le triple e per la ricezione in post in mezzo alle linee, se però gli interpreti sono del livello di Butler e Adebayo questi limiti vengono meno.
Provaci ancora Steph!
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Re: Domande sulla difesa a zona
Per una panoramica, con ulteriori link per andare più in dettaglio, si può dare un'occhiata qui:
https://hoopstudent.com/zone-defense/
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Re: Domande sulla difesa a zona
un pò di note sparse, non tecniche, sulla zona:
La brutta nomea della zona deriva ad esempio dal fatto che la 2-3 è la difesa tipica delle serie bassissime (si parla di minors tipo la UISP proprio), anche da quello deriva il fatto che è considerata un po la difesa degli (e contro gli) scarsi, che non reggono i ritmi della uomo e a cui non interessa troppo contestare tiri da 3. In linea di massima, è la difesa che crescendo fanno tutte le giovanili con allenatori che sono più interessati a vincere 2 partite in più l'anno, invece di insegnare ai proprio giovani come si gioca a basket.
A buoni livelli le varie zone vengono considerate uno stratagemma tattico più che la base su cui impostare la tua difesa per la maggior parte del tempo. La si usa ad esempio per provare a nascondere difensori non eccelsi o puntare su caratteristiche specifiche degli avversari (in particolare la debolezza al tiro e migliorare la difesa al ferro contro grandi penetratori).
E dato che le zone vengono attaccate in modo radicalmente diverso dalle difese a uomo e in America non c'è grande tradizione contro le zone, è anche un modo per sporcare gli schemi, i piani tattici e le abitudini degli avversari.
In linea di massima la zona è anche "facile" da attaccare se hai grandi giocatori e una volta che questi si sono abituati a come e dove muovere la palla e quali zone di campo attaccare. In pratica stai dando delle sicurezze all'attacco, una volta che hanno trovato il bandolo della matassa, perché hai meno adattabilità a quello che fa l'attacco quando all'interno di una specifica zona, rispetto alla uomo.
In America in particolare è stata bandita nell'NBA per decenni e tra i giocatori un rito di passaggio tra l'università e il professionismo era proprio dimostrare di poter difendere a uomo senza aver bisogno della zona. Per questo non è sempre considerata una difesa "vera", ma appunto un'arma a cui ricorrere in specifiche situazioni.
La brutta nomea della zona deriva ad esempio dal fatto che la 2-3 è la difesa tipica delle serie bassissime (si parla di minors tipo la UISP proprio), anche da quello deriva il fatto che è considerata un po la difesa degli (e contro gli) scarsi, che non reggono i ritmi della uomo e a cui non interessa troppo contestare tiri da 3. In linea di massima, è la difesa che crescendo fanno tutte le giovanili con allenatori che sono più interessati a vincere 2 partite in più l'anno, invece di insegnare ai proprio giovani come si gioca a basket.
A buoni livelli le varie zone vengono considerate uno stratagemma tattico più che la base su cui impostare la tua difesa per la maggior parte del tempo. La si usa ad esempio per provare a nascondere difensori non eccelsi o puntare su caratteristiche specifiche degli avversari (in particolare la debolezza al tiro e migliorare la difesa al ferro contro grandi penetratori).
E dato che le zone vengono attaccate in modo radicalmente diverso dalle difese a uomo e in America non c'è grande tradizione contro le zone, è anche un modo per sporcare gli schemi, i piani tattici e le abitudini degli avversari.
In linea di massima la zona è anche "facile" da attaccare se hai grandi giocatori e una volta che questi si sono abituati a come e dove muovere la palla e quali zone di campo attaccare. In pratica stai dando delle sicurezze all'attacco, una volta che hanno trovato il bandolo della matassa, perché hai meno adattabilità a quello che fa l'attacco quando all'interno di una specifica zona, rispetto alla uomo.
In America in particolare è stata bandita nell'NBA per decenni e tra i giocatori un rito di passaggio tra l'università e il professionismo era proprio dimostrare di poter difendere a uomo senza aver bisogno della zona. Per questo non è sempre considerata una difesa "vera", ma appunto un'arma a cui ricorrere in specifiche situazioni.
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Re: Domande sulla difesa a zona
La situazione potrebbe essere anche letta all'inverso, ovvero dal punto di vista di chi sceglie di difendere a zona: il fatto che sia la difesa a "condizionare" quali zone debbano essere attaccate e come, snatura (come hai sottolineato) il game plan offensivo degli attaccanti e riduce di qualche pagina il loro playbook, quindi è comunque un vantaggio per la difesa; piuttosto che restare ad uomo e dover improvvisare aggiustamenti al volo, contro la zone è l'attacco a doversi adeguare.GecGreek ha scritto: ↑22/09/2020, 13:46 E dato che le zone vengono attaccate in modo radicalmente diverso dalle difese a uomo e in America non c'è grande tradizione contro le zone, è anche un modo per sporcare gli schemi, i piani tattici e le abitudini degli avversari.
In linea di massima la zona è anche "facile" da attaccare se hai grandi giocatori e una volta che questi si sono abituati a come e dove muovere la palla e quali zone di campo attaccare. In pratica stai dando delle sicurezze all'attacco, una volta che hanno trovato il bandolo della matassa, perché hai meno adattabilità a quello che fa l'attacco quando all'interno di una specifica zona, rispetto alla uomo.
L'attacco sa già, ad esempio, dove trovare Dragic, se vuole attaccarlo con un mismatch, ma è anche vero che, nella zona, è già prevista una seconda linea difensiva o un sistema di aiuti per lui (ovunque egli sia). Se una squadra è abituata a basare il proprio attacco sul pick n' roll, una difesa a zona può risultare indigesta (qui Rondo può aggredire la palla trascurando il rollante Jokic perché sa già che c'è qualcuno nel pitturato), perché spinge a ricorrere più frequentemente del solito alla seconda opzione, terza opzione, etc. (un tiro come questo suppongo non sia il pane quotidiano dell'attacco dei Nuggets).
Chiaramente, se ben attaccata, la zona può essere violata persino con tiri ravvicinati, anche se, generalizzando, dovrebbe radicalizzare il vantaggio di avere sempre qualcuno del front court nei pressi del ferro.
Personalmente credo che, al di là del suo uso come mossa a sorpresa, la zona sia come il tiro da tre: per ottenere adeguati dividendi, non bisogna demordere al primo brutto parziale e scommettere invece sul lungo periodo. Credere che con la ripetizione la zona diventi facile da attaccare è come pensare che più si ripete il pick n' roll e più le difese imparino a neutralizzarlo: c'è sicuramente un fondo di verità, ma talvolta non è comunque un buon motivo per smettere di usarli (la differenza la fanno ovviamente la qualità dell'esecuzione e degli interpreti, il contesto, etc.).
Aspetto il messia che porterà una buona 1-3-1 in Nba.