Re: Eastern Conference Semifinals - #1 Toronto Raptors vs #4 Cleveland Cavaliers
Inviato: 08/05/2018, 12:46
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daking ha scritto: ↑08/05/2018, 12:44Noodles ha scritto: ↑08/05/2018, 12:32 ci sono giocatori nba, tipo Russell, che hanno vinto 11 anelli in 13 stagioni, ripeto 11 anelli.
vi rendete conto che cosa può significare a livello mentale e fisico una striscia del genere?
la maggior parte di voi ha una memoria storica della nba piuttosto breve e non tiene in considerazione parecchi elementi secondo me decisivi in questo tipo di comparazioni.
comunque ogni opinione è legittima, ma la contemporaneità è sempre un tantino esaltata per poi essere ridimensionata negli anni successivi.
non è questo il momento e la sede per discutere di queste cose, se ne riparlerà.
le vittorie non sono l'unico metro da prendere in considerazione, e lo sappiamo tutti...altrimenti proprio Russell sarebbe considerato primo ogni epoca, e così non è.
Si parla di altri tempi, stagioni con durate diverse, modo di giocare diverso...è IMPOSSIBILE decontestualizzare il tutto, ma alla fine è divertente provarci quindi si fanno le classifiche...basta tenere a mente che il tutto si basa sulla soggettività e quindi non ci sarà mai un risultato definitivo.
Io lo considero un top 3 (minimo) perché gioca al top da 15 anni...perché fisicamente e atleticamente domina le partite ai livelli del solo Chamberlain...perchè dal punto di vista tecnico e mentale ha continuato a migliorare anno dopo anno.
MJ aveva un killer instinct assolutamente inarrivabile, ma per il resto LBJ è la cosa più vicina alla perfezione che si possa vedere su un campo da basket...
lebronpepps ha scritto: ↑08/05/2018, 12:53 tra tutte le sfide possibili ci mettiamo anche quella ai Monstars
Noodles ha scritto: ↑08/05/2018, 12:55
se parli con qualsiasi storico (il contenuto dei fatti, che sia sportivo o politico non cambia di una virgola) ti dirà che le tue convinzioni sono sbagliate.
perchè per giudicare gli eventi in maniera oggettiva, occorre sempre che l'occhio e il cuore siano distanti quel minimo di tempo materiale per escludere le emozioni da quel giudizio.
è così per qualsiasi cosa, i giudizi storici in corso sono sempre più affrettati (e non conformi alla realtà delle cose).
questo ovviamente non ha nulla a che fare con James in senso specifico, ma rispondevo alla tua obiezione.
Brian_di_Nazareth ha scritto: ↑08/05/2018, 12:59Noodles ha scritto: ↑08/05/2018, 12:55
se parli con qualsiasi storico (il contenuto dei fatti, che sia sportivo o politico non cambia di una virgola) ti dirà che le tue convinzioni sono sbagliate.
perchè per giudicare gli eventi in maniera oggettiva, occorre sempre che l'occhio e il cuore siano distanti quel minimo di tempo materiale per escludere le emozioni da quel giudizio.
è così per qualsiasi cosa, i giudizi storici in corso sono sempre più affrettati (e non conformi alla realtà delle cose).
questo ovviamente non ha nulla a che fare con James in senso specifico, ma rispondevo alla tua obiezione.
D'altro canto, per come funziona il nostro cervello e la nostra memoria, l'età d'oro è quasi sempre quella passata, difficilmente mai quella presente.
Quindi tu hai ragione quando dici che per giudicare qualcosa in modo oggettivo occorre essere distanti, ma d'altro canto la percezione del presente è quasi sempre meno scintillante di quella del passato.
Contropelo ha scritto: ↑08/05/2018, 14:04E fin quando si parla degli storici, infatti, son d’accordo. È pacifico. Però tu Noodles non mi dirai che ti poni da storico nelle questioni NBA, vero? Ché ci sei dentro con l’anima fino al midollo e traspare in ogni lettera. (Cosa picevole di per sé, non fraintendermi)Noodles ha scritto: ↑08/05/2018, 13:04
però gli storici non hanno la missione di dimostrare che nel Medio Evo si stava meglio che durante il Rinascimento
l'oggettività, e la completa conoscenza di tutti gli eventi, avviene solo se si è in grado di valutare tuttiu gli elementi, a posteriori.
(e solo quando si è in grado di valutare i fatti scevri da ogni influenza ideologica).
Come quando si parla del basket anni ‘80. Non ti ho mai visto con l’approccio dello storico - ma ci mancherebbe - ma piuttosto con l’approccio del fan nostalgico di un basket diverso.
Su James non penso ci sia molto da aggiungere, sul discorso est-ovest, direi che le discriminanti da te usate, quello del numero di vittorie per determinare se una conference sia più forte o meno, sono poco valide, ti faccio un esempio.T-wolves ha scritto: ↑06/05/2018, 21:38 Mi ero promesso di non rispondere, ma va beh....
LeBron James ha giocato in Nba 15 anni. Per 8 anni ha avuto team ridicoli (i primi 7 anni + quest'anno). Militando in team ridicoli è andato 1 volta alle finals e potrebbero essere due quest'anno.
Parliamo di eliminazione PO: il primo anno viene eliminato dai Pistons a gara 7 (reduci da due finals di cui una vinta.... cessi). Il secondo anno va in finale, il terzo anno perde dai Celtics in gara 7 (quelli che sono andati due volte alle finals di cui una vinta.... cessi). Il quarto anno perde dai Magic (che andarono alle finals) facendo 40 punti di media.
Si apre il capitolo Heat, si apre il capitolo James va sempre in finale. Finalmente ha una squadra e non cessi scheggiati. Si legge che a Ovest ci siano delle squadrone e a Est dei cessi, analizziamo le volte che vince il titolo per vedere se è vero che le squadre a Ovest hanno avuto un percorso più duro. Primo titolo vinto battendo i Thunder. Oklahoma arriva in finale perdendo la bellezza di DUE gare (sweepa i primi due turni e affronta una serie SOLO nella finale di conference contro gli Spurs), Miami perde SEI gare, che sarebbero il triplo. San Antonio l'anno dopo arriva in finale perdendo solo DUE gare (sweppa il primo e il terzo turno), Miami arriva in finale perdendo QUATTRO gare, che sarebbero il doppio. Ad Ovest i PO sono SEMPRE stati più duri rispetto ad Est? Mica vero. Stiamo parlando di storia recente, dal 2014 ad oggi.
Ha perso tante finali.... Analizziamole. Contro San Antonio giocando con degli scapparti di casa -> ci meravigliamo veramente che abbia perso? Facciamo i seri. Il miracolo è averceli portati. Contro Dallas, floppone qui ha giocato malissimo, giusto dirlo e riconoscerlo. Ha perso contro i Warriors senza Irving e Love, ma cavolo doveva fare? Battere Golden State con Mozgov e Dellavedova? ma fate i seri. Ha vinto due gare e solo per quello ci vorrebbe una medaglia. Ha perso l'anno scorso contro il team ASG dell'Ovest (una delle squadre più forti che si siano mai viste con Curry e Durant potenziali MVP della lega, Green e Thompson All Star fatti e finiti e Iguodala che pochi anni fa era la punta di diamante dei Nuggets terzi a Ovest). Le altre finali le ha vinte: una contro i Thunder che avevano uno squadrone da urlo e l'altra contro i Warriors in una impresa epica. Ho omesso la due serie contro gli Spurs che sono finite 1-1 (MIA-SAS) squadre di ugual valore. Il fatto stupendo è che la serie persa contro San Antonio quando era con gli Heat ha fatto queste cifre: 28 punti 57% dal campo (52% da 3) eh si.... l'ha persa proprio lui quella serie.
L'onnipotenza logora chi non ce l'ha. (cit) O meglio il bruciore che fa venire agli hater testimonia largamente la sua grandezza. "Non è clutch" si scriveva l'anno scorso.... Senza Irving voglio proprio vedere come farà a chiudere le gare.... 2 buzzer beater che non si vedevano da 15 anni (Robert Horry) nelle prime due serie di PO.
frog ha scritto: ↑08/05/2018, 14:28Su James non penso ci sia molto da aggiungere, sul discorso est-ovest, direi che le discriminanti da te usate, quello del numero di vittorie per determinare se una conference sia più forte o meno, sono poco valide, ti faccio un esempio.T-wolves ha scritto: ↑06/05/2018, 21:38 Mi ero promesso di non rispondere, ma va beh....
LeBron James ha giocato in Nba 15 anni. Per 8 anni ha avuto team ridicoli (i primi 7 anni + quest'anno). Militando in team ridicoli è andato 1 volta alle finals e potrebbero essere due quest'anno.
Parliamo di eliminazione PO: il primo anno viene eliminato dai Pistons a gara 7 (reduci da due finals di cui una vinta.... cessi). Il secondo anno va in finale, il terzo anno perde dai Celtics in gara 7 (quelli che sono andati due volte alle finals di cui una vinta.... cessi). Il quarto anno perde dai Magic (che andarono alle finals) facendo 40 punti di media.
Si apre il capitolo Heat, si apre il capitolo James va sempre in finale. Finalmente ha una squadra e non cessi scheggiati. Si legge che a Ovest ci siano delle squadrone e a Est dei cessi, analizziamo le volte che vince il titolo per vedere se è vero che le squadre a Ovest hanno avuto un percorso più duro. Primo titolo vinto battendo i Thunder. Oklahoma arriva in finale perdendo la bellezza di DUE gare (sweepa i primi due turni e affronta una serie SOLO nella finale di conference contro gli Spurs), Miami perde SEI gare, che sarebbero il triplo. San Antonio l'anno dopo arriva in finale perdendo solo DUE gare (sweppa il primo e il terzo turno), Miami arriva in finale perdendo QUATTRO gare, che sarebbero il doppio. Ad Ovest i PO sono SEMPRE stati più duri rispetto ad Est? Mica vero. Stiamo parlando di storia recente, dal 2014 ad oggi.
Ha perso tante finali.... Analizziamole. Contro San Antonio giocando con degli scapparti di casa -> ci meravigliamo veramente che abbia perso? Facciamo i seri. Il miracolo è averceli portati. Contro Dallas, floppone qui ha giocato malissimo, giusto dirlo e riconoscerlo. Ha perso contro i Warriors senza Irving e Love, ma cavolo doveva fare? Battere Golden State con Mozgov e Dellavedova? ma fate i seri. Ha vinto due gare e solo per quello ci vorrebbe una medaglia. Ha perso l'anno scorso contro il team ASG dell'Ovest (una delle squadre più forti che si siano mai viste con Curry e Durant potenziali MVP della lega, Green e Thompson All Star fatti e finiti e Iguodala che pochi anni fa era la punta di diamante dei Nuggets terzi a Ovest). Le altre finali le ha vinte: una contro i Thunder che avevano uno squadrone da urlo e l'altra contro i Warriors in una impresa epica. Ho omesso la due serie contro gli Spurs che sono finite 1-1 (MIA-SAS) squadre di ugual valore. Il fatto stupendo è che la serie persa contro San Antonio quando era con gli Heat ha fatto queste cifre: 28 punti 57% dal campo (52% da 3) eh si.... l'ha persa proprio lui quella serie.
L'onnipotenza logora chi non ce l'ha. (cit) O meglio il bruciore che fa venire agli hater testimonia largamente la sua grandezza. "Non è clutch" si scriveva l'anno scorso.... Senza Irving voglio proprio vedere come farà a chiudere le gare.... 2 buzzer beater che non si vedevano da 15 anni (Robert Horry) nelle prime due serie di PO.
Nel 2001 i Lakers arrivano in finale con un nitido 11 a 0, lasciando perdere le altre 2 squadre eliminate, che avevano tra le loro fila fior di campioni, la prima sarebbero i San Antonio Spurs, con l'accoppiata Duncan-Popovic a tirare le fila, secondo il tuo ragionamento l'Est sarebbe dovuto essere più forte quell'anno, ecco direi anche no.
Riguardo alle finali di James e il confronto sempre con gli Spurs e il fatto che fossero squadre di egual valore, non depone certo a favore di James, visto che la finale vinta, l'aveva praticamente già persa, con un paio di airball negli ultimi minuti di gara 6 e senza il miracolo di Allen si sarebbe scritta un altra storia, mentre quella persa, l'ha strapersa.
RIguardo alle ultime finali, se non si vuole prendere l'era post Jordan, partiamo pure da più vicino, il fatto è che, tolte le due squadre con i big 3, prima di Boston e poi di Miami, le finali sono sempre partite con la squadra dell'Ovest ampiamente favorita e infatti tolte appunto quelle 2 squadre, abbiamo avuto nel nuovo millennio solo la sorpresa Detroit, il miracolo Wade o suicidio Dallas a seconda di come la si vuole vedere e l'impresa James del 2016, aiutata dall'infortunio di Curry, quello di Bogut e la cazzata di Green
Noodles ha scritto: ↑08/05/2018, 14:35frog ha scritto: ↑08/05/2018, 14:28
Su James non penso ci sia molto da aggiungere, sul discorso est-ovest, direi che le discriminanti da te usate, quello del numero di vittorie per determinare se una conference sia più forte o meno, sono poco valide, ti faccio un esempio.
Nel 2001 i Lakers arrivano in finale con un nitido 11 a 0, lasciando perdere le altre 2 squadre eliminate, che avevano tra le loro fila fior di campioni, la prima sarebbero i San Antonio Spurs, con l'accoppiata Duncan-Popovic a tirare le fila, secondo il tuo ragionamento l'Est sarebbe dovuto essere più forte quell'anno, ecco direi anche no.
Riguardo alle finali di James e il confronto sempre con gli Spurs e il fatto che fossero squadre di egual valore, non depone certo a favore di James, visto che la finale vinta, l'aveva praticamente già persa, con un paio di airball negli ultimi minuti di gara 6 e senza il miracolo di Allen si sarebbe scritta un altra storia, mentre quella persa, l'ha strapersa.
RIguardo alle ultime finali, se non si vuole prendere l'era post Jordan, partiamo pure da più vicino, il fatto è che, tolte le due squadre con i big 3, prima di Boston e poi di Miami, le finali sono sempre partite con la squadra dell'Ovest ampiamente favorita e infatti tolte appunto quelle 2 squadre, abbiamo avuto nel nuovo millennio solo la sorpresa Detroit, il miracolo Wade o suicidio Dallas a seconda di come la si vuole vedere e l'impresa James del 2016, aiutata dall'infortunio di Curry, quello di Bogut e la cazzata di Green
anche 'thunder squadra da urlo'
che avevano 23 anni di media e zero esperienza finals.
daking ha scritto: ↑08/05/2018, 14:53
e vabbeh, si parla dell'infortunio di Curry nel 2016 e non di Irving/Love nel 2015, quando da solo portava un'accozzaglia di gente in finale...e con un po' di fortuna quella finale poteva pure partire 0-3 Cavs...
Oppure sminuiamo i Thunder sull'esperienza, d'altra parte (per dire) i Lakers di Kobe e Shaq hanno battuto in finale i Pacers, Philadelphia (Iverson) e i Nets, che si sa si erano spartiti i titoli nei 10 anni precedenti.