Chi ha il miglior core per il rebuilding?

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lelomb
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Re: Chi ha il miglior core per il rebuilding?

Messaggio da lelomb » 30/09/2020, 18:48

Si ma se ogni volta il discorso è un calderone senza senso...
Cosa centra milicic con wade, coi pistons che scelgono lì con una pick che non è manco la loro.

I thunder han fatto tranquillamente crescere tutti i loro prospetti, pure quelli meno quotati, in 2 stagioni da manco 30w.
Gerami grant è cresciuto a phila, covingthon è cresciuto a phila, tj mconnell è cresciuto a phila ecc
C'è gente che si è sviluppata decentemente pure in quella cloaca tecnica che erano i lakers

Continui a mischiare incompetenza e critica al tanking come se fosse un sodalizio.

Se uno è incompetente non lo salva manco la madonna, altro che il tanking

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nolian
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Re: Chi ha il miglior core per il rebuilding?

Messaggio da nolian » 30/09/2020, 19:52

Jack ha scritto: 30/09/2020, 18:42
nolian ha scritto: 30/09/2020, 18:11
meglio 5 anni a fare stagioni intorno alle 50W, giocare primo o secondo turno, sperando che un giovane cresca, o ci scappi la trade fortunata, o il big che vuol accasarsi...
o svendere Lillard e farsi 5 anni a 20-35W e poi ritrovarsi con un team del livello degli Orlando Magic?

questa è la domanda da farsi

(Ma tutto ciò non prescinde il concetto che non puoi basarti solo sul tanking come tanti emulatori volevano e/o hanno fatto)

PS: e attenzione, che sul discorso che faccio, il fatto che i Blazers non siano arrivati in finale conta zero, perchè focalizzarsi su questo vorrebbe dire che han fatto il massimo possibile, senza mai sbagliare nulla
Invece si potrebbe benissimo dire che pur essere un team virtuoso, in questi ultimi 5-6 anni han peccato di immobilismo
Morey quante volte avrebbe risvoltato questo roster? e Riley? e pure uno che non ama stravolgimenti come Ainge, sarebbe rimasto cosi immobile?
Ma "muoversi" non significa necessariamente "svendere Lillard per vincerne meno di 25 all'anno"



La trade fortunata però non capita mai. E anche quando capita vedi Leonard - e sono dell'idea che sia una volta ogni tanto e devi trovare tutte le condizioni come quelle con Kawhi mezzo infortunato mezzo in sciopero e uno come Pop dall'altra parte perchè di solito nessuno si prende solo DeRozan - va a finire che non vinci e perdi il big che hai preso a fine anno. E' andata diversamente ma questo non vuol dire che sia una cosa da cui si può imparare più di tanto perchè occasioni come Leonard per quanto detto sopra non capitano mai e non sempre in finale arriva una squadra senza il suo giocatore più forte che torna, si rompe e nel frattempo ci sono anche altri infortunati.

Comunque sono d'accordo che non è l'unico sistema e il cambio delle percentuali tra l'altro sembra una cosa da poco ma invece sfavorisce il tanking estremo come quello visto in passato però personalmente tra le ultime sette stagioni di Portland e le ultime dieci di Phila da tifoso preferirei quelle dei Sixers perchè vai alla ricerca di due big dal draft e poi hai parecchi anni per giocartela e anche se va male sono giovani e scambiabili. Come è vero che i Blazers hanno sbagliato tante cose ma per molte franchigie la partenza deve essere dal draft e avere più scelte e più in alto possibile è meglio perchè via free agency non riescono a costruire niente finendo solo per strapagare giocatori. Detto questo un gran gm può anche fare benissimo il suo lavoro dando contratti giusti, scambiando spesso se l'occasione è buona e restare in zona playoff ma per l'ultimo step servono i big e la miglior organizzazione degli ultimi 25 anni anni giusto uno è riuscito a prendere e non uno dei primi dieci della lega.
Per me Portland paga l'immobilismo

Avesse avuto Morey dietro la scrivania avrebbe venduto anche il parquet ma la scadenza di LatoBianco l'avrebbe reinvestita su un big
Non ha senso fare nomi, metti un all star a caso accanto a Lillard, mccoso, Nurkic, ed ecco che vai a competere almeno coi Nugs

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Re: Chi ha il miglior core per il rebuilding?

Messaggio da nolian » 30/09/2020, 19:57

lelomb ha scritto: 30/09/2020, 18:48 Si ma se ogni volta il discorso è un calderone....
Perche non leggi.
Calderone perché vinci solo se azzecchi un "calderone" di cose.
Non vinci solo con l'una o l'altra.

Quando capisci (non tu, i GM) questo, è il livello base della competenza.
Se capisci questo cerchi di mettere competenza in tutto.

Io (lo ripeto per l'ultima volta) non critico il ranking a prescindere. Lo critico quando è forzato e viene ritenuto che da solo ti porti chissà dove.

E non nascondiamoci, sia in NBA (team che ci han provato) sia tra noi qui che ne parliamo, sono molti che han pensato "mò tankiamo qualche anno e poi avremo la possibilità di competere"

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Re: Chi ha il miglior core per il rebuilding?

Messaggio da aeroplane_flies_high » 30/09/2020, 21:47

Scusate, non ho seguito per intero la discussione, mi permetto lo stesso di fare un paio di considerazioni

difficile a mio parere individuare una strategia che a priori vada bene per ogni squadra, ogni città, ogni contesto storico/societario/tecnico...

prendi i Nets di qualche anno fa, dovevano ricostruire dalle macerie, ground zero, praticamente senza pick

ma prendi pure i Lakers, con mezza Hollywood a bordo campo, che fai, gli propini deliberatamente i ragazzini fino a che non ne capitano un paio di buoni per davvero?

oppure prendi i Thunder che lo scorso anno si sono ritrovati a roster uno dei contratti più indigeribili della lega

Credo che il sistema NBA permetta di modulare le strategie per costruire una squadra su più livelli, dal draft, alle trades fino alla free agency, passando per lo scounting nazionale ed internazionale.

Prendo ad esempio i Rockets che dal punto di vista tecnico hanno provato quest'anno ad andare verso una soluzione estrema... small-ball totale, non è andata esattamente come avrebbero voluto, ma chissà senza l'affaire House cosa sarebbe capitato.

Anche dal punto di vista manageriale ci può stare a mio parere andare agli estremi, Hinkie ha avuto un'intuizione non da poco: poi non sempre le cose vanno nel verso giusto, ma ha certamente segnato una strada. Ricordo Doc Rivers ai Magic qualche decina di anni fa... con un circo di derelitti mise in piedi un paio di stagioni di livello. L'idea di ricostruire da zero ammassando scelte e accollandosi anche il peso di un paio di stagioni da 15-20 vittorie ci può stare. L'importante a mio parere è avere le idee chiare e muoversi in maniera coerente.
Il problema di Hinkie a Phila è che l'hanno fatto fuori e non ha potuto mettere in pratica la fase2 del processo... parlo ovviamente a titolo personale, è la mia sensazione.

Di contro ai Lakers ringrazio ancor oggi Magic Johnson che ha detto ora basta, qua bisogna riportare le stelle nel loro alveo naturale ed ha rimesso LA nella mappa.

Ma non tutti possono permettersi di fare così pensando di avere l'ok di LBJ a venir giù

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