boantos ha scritto: ↑20/03/2018, 14:19
Gerry quello che non capisco è come sia possibile che nonostante siamo bravi nel doping, abbiamo gente che muore in continuazione ma sopratutto sembriamo dei morti che camminano in mezzo al campo.
Se non c'è una correlazione tra doping e numero di infortuni, come è possibile che invece di correre meglio o faticare di meno e recuperare prima grazie al doping, i risultati del campo dicono esattamente il contrario?
Perché per reggere a quei livelli con quella continuità serve portare il corpo al limite, ed ognuno sceglie il metodo che maggiormente aderisce alle proprie caratteristiche oserei dire stilistico-filosofiche, che non necessariamente vede nella corsa in tutte le sue sfaccettature il requisito portante.
La Juve infatti nel dettaglio lavora sul così detto "reclutamento muscolare", ovvero non solo personificando i programmi di ogni singolo giocatore, che in molti periodi dell'anno fa cose totalmente diverse a livello fisico e di preparazione rispetto ai compagni, ma soprattutto selezionando addirittura su quali fibre muscolari incidere, calibrando di volta in volta tra contrazione rapida e lenta.
Sicuramente qualcuno di voi, magari tramite Juve TV, avrà visto la mostruosa quantità di macchinari in dote a Vinovo, talvolta mezzi all'avanguardia che permettono di far lavorare una specifica fibra non interessando altre.
Per questo ormai la leggenda del carico o dello scarico di gruppo è del tutto superata, ed è del tutto impossibile che in una squadra tutti quanti siano fuori forma contemporaneamente nello stesso momento. A questi livelli quando vedete una squadra sotto ritmo o che corre poco, non è che è male allenata o è vecchia o ha sbagliato la preparazione, ma i problemi sono sicuramente da rintracciare in altro (al massimo sì, un giocatore chiave in difficoltà personale), dalla tattica alla testa passando per il ritmo o perché no alla scelta differente di metodologia dell'avversario.
L'allenamento sulla velocità è stato rivoluzionato negli ultimi anni. Sicuramente se avete almeno 30 anni avete fatto in tempo ad assistere ad allenamenti e ripetute sugli 80 metri, magari la famosa casistica dei gradoni o degli allunghi nel bosco: ma quando mai un giocatore fa strappi sugli 80 metri in progressione o sale coi piedi sopra tre giocatori per poi scendere giù?
Non ci si concentra più sulla velocità di punta, ma sull'intensità dello strappo e sulla velocità di esecuzione, quella che molti definiscono "tecnica in velocità".
La Juventus è una squadra muscolare, non è una squadra che ha una continuità aerobica sui 90 minuti. Anche perché, e quello certo incide, non puoi più chiedere all'anagrafe o alle caratteristiche di certi ragazzi uno sforzo che magari 5 anni fa chiedevi a Licht, Vidal, Giaccherini, Pepe, etc.
E' una squadra che ti schiaccia, ti soffoca, che non ti concede mai un anticipo negli ultimi 30 metri, che strappa in continuazione sui 15 metri, che non a caso ha bisogno come non mai delle accelerazioni di Douglas Costa, Alex Sandro, Cuadrado, Dybala, altrimenti ristagna pericolosamente sul piano prettamente dinamico.
Gli infortuni sono sia causa che effetto di questo portare al limite la muscolatura, e la necessità di quel percorso sia di prevenzione (per dare il giusto equilibrio alle fibre) sia di cura (per ristabilire il giusto equilibrio alle fibre) si attua anche tramite necessari e strategici momenti di pausa, col contributo di elementi chimici e farmaceutici.
Non sempre va bene. Howedes tra qualche anno per esempio magari ci racconterà qualcosa. Pepe già l'ha fatto col suo dramma personale. Pato... non ce la faccio, troppi ricordi