Allegri da vedere, ha spesso detto che non si vede ad allenare a 60 anni, vediamo quanto durerà ancora il suo ciclo a Torino, ma che poi vada in nazionale mi pare scontato. Da vedere se in mezzo ci mette appunto una big europea.
Il punto non è se ti lanci giovani o meno.doc G ha scritto: Boh, io non lo so mica se un ct da scuola federale ti lanci più giovani o meno.
MI ricordo come CT Bearzot, Vicini, Maldini dalla federazione, Sacchi, Zoff, Trapattoni, Lippi, Donadoni, Prandelli, Conte e Ventura dall'esterno, mi pare che la convocazione di giovani e di anziani sia stata totalmente casuale, a seconda della sensibilità del CT e della condizione del calcio del momento.
Chiaro che se hai per le mani Maldini ed Albertini titolari fissi nel Milan, Dino Baggio e Benarrivo nel Parma, un Roberto Baggio nel suo momento di massimo splendore ed un SIgnori capocannoniere diventa facile lanciare giovani, se come LIppi ti ritrovi un calcio che fa fatica a lanciare giovani ed in cui, con qualche eccezione, vedi De Rossi, i migliori sono trentenni invece diventa difficile. Ho paragonato un vincitore di mondiali ed un finalista per non mettere dubbi su chi sia bravo o meno, lo sono stati entrambi.
Temo che se si vuole provare una nazionale under 26, salvo qualche ovvia eccezione, per avere fra 4 anni un gruppo di gente che abbia al massimo 30 anni, sempre con qualche eccezione, serva un preciso diktat federale più che scegliere un ct dalla federazione o un allenatore esterno.
Per quanto riguarda la scelta, un progetto quadriennale non so quanti te lo accetterebbero, di certo non Conte o Allegri (fra 10 anni forse, oggi dubito). Fra i nomi fatti (Anceloti, Mancini, Spalletti, Ranieri, pur con differenze enormi di livello fra l'uno e l'altro) sceglierei in base a questo. Vero che un progetto di quattro anni può sempre rivelarsi un flop, basti pensare a quel che ha combinato Trapattoni con una squadra che prima di lui era arrivata in finale ad un europeo e dopo di lui vinse un mondiale, una squadra che aveva i vari Buffon, Maldini, Nesta, Cannavaro, Pirlo, Totti, Del Piero, Vieri e via discorrendo, ma un progetto biennale temo avrebbe poco senso nella nostra situazione attuale.
Il punto è che la nazionale possa avere continuità e non essere l'apice (o il rilancio) di quel determinato tecnico.
Che se inizia un progetto non si metta come prima cosa a chiamare i vecchi per vincere le amichevoli con la Cazzonia o il Fanculistan.
Che venga messo in chiaro un'orizzonte temporale (mondiali 2022). Se prima viene qualcosa di buono, meglio, ma che non sia la discriminante per dare continuità.
E credo che un ct federale ti possa accettare questo diktat, un allenatore "normale" no.