The Patient ha scritto: ↑26/07/2018, 19:41Gerry, che ne dici di questa Italia quasi in finale?
Plizzari: la conferma che fa tanto bene alcune cose (reazione su tiri ravvicinati, distensione in poco tempo su tiri dentro l'area, uscite basse accorciando anche la profondità) ed ancora male altre (panico nelle uscite alte che respinge sempre, seri limiti su tiri da fuori valutando male le traiettorie).
Bellanova: a me piaceva già prima, ma qui si è rivelato decisamente un terzino moderno in divenire.
Tripaldelli: è forse il Most Improved della stagione, esplosivo quando spinge, ma davvero ancora troppo ottuso in fase difendente ed in momenti chiave in cui si fa prendere dall'emotività.
Bettella: altra conferma in positivo, deve ripulire qualche sbavatura ma come fondamentali ed attitudine di difesa ha un feeling naturale.
Zanandrea: una sciagura, incredibile che non si sia trovato un modo migliore di sopperire alle assenze di Bastoni e Buongiorno. Assolutamente uno dei protagonisti dei disastri difensivi, banalmente inadeguato.
Frattesi: tatticamente intelligente e dinamico, qualche anno in B e può diventare uomo di chimica anche per big.
Tonali: finalmente sono riuscito a vederlo, mi ha impressionato. Non sarà Pirlo (ma la somiglianza somatica e nelle movenze è impressionante), ma sarà un grande centrocampista da Nazionale.
Zaniolo: anche a questi livelli sposta ed incide tantissimo, pur tra mille pause di testa. Se trova gli allenatori giusti nel suo percorso, diventa un top.
Gabbia: altro caso inspiegabile, non c'entra nulla a questi livelli ed è un ibrido né carne né pesce, troppo scarso tecnicamente per il centrocampo e troppo passivo e robotico per la difesa.
Melegoni: sorprendente delusione. Non riesce proprio a mettere fisico, struttura e muscoli in quel corpo, non si è consacrato come pensavo.
Pinamonti: ahia, questo ogni volta che lo vedo alimenta il processo di involuzione tipico delle punte primavera dell'Inter. Longo, Manaj, Bonazzoli, Livaja...
Kean: non mi sento di criticare del tutto la scelta di farlo entrare in corsa, perché proprio la sua energia anche in corsa era un valore aggiunto magari in proiezione 120 minuti. Resta a rischio solo ed esclusivamente per Raiola, non certo per le sue doti.
Scamacca: fin dai tempi in cui massacrò il Milan in un Viareggio con la maglia del PSV, resto convintissimo che se regge con la testa è materiale azzurro.
Capone: talento incasinatissimo, ma talento sicuro.
Brignola: altra delusione, passo indietro vistoso. Male nelle scelte, anche meno brillante di quello visto a Benevento.