L'ultima parte del port di elfride credo e spero si trovi nel dizionario sotto la voce ban permanente da un forum
frog ha scritto:
Sarà, ma restando allo sport che amiamo tanto, tu quando pensi a Shaq e a Duncan o a Russel e a Chamberlain, vedi lo stesso tipo di atleta, carriera, sfruttamento delle potenzialità ?
Io ci vedo due modi di stare al mondo, da una parte chi si è goduto fino in fondo la vita, sfruttando i suoi talenti per arrivare ad un livello tale da poter fare quello che voleva con la sua vita privata, dall'altra c'è chi ha pensato alla sua carriera ed ha fatto una vita da professionista senza arrivare a livelli ossessivi compulsivi tipo MJ o Bryant, ma evitando distrazioni pericolose.
La Pellegrini ha cercato di massimizzare la sua carriera, cercando di diventare un brand, inevitabilmente ha perso per strada qualcosa, mi sembra fisiologico, oppure tutte queste scelte sbagliate a livello di allenatori e preparazione di competizioni vitali per qualsiasi atleta, sono solo frutto della malasorte ? Evidentemente le sue priorità sono state altre, nessuno gliene fa una colpa, ma è altrettanto inevitabile porla ad un gradino inferiore a quello a cui avrebbe potuto ambire.
Si ma rimanendo nel paragone che proponi, Shaq ha sempre denotato poca professionalità in allenamento in primis e non curando la sua forma fisica, cosa che non mi pare sia mai stata contestata alla Pellegrini e che reputo molto più grave per uno sportivo.
Duncan, o Kobe o Jordan stesso, tutta gente che ha girato 10000 spot pubblicitari, due di quei 3 hanno divorziato durante le loro carriere, un altro è stato accusato di stupro ed è finito in tribunale eppure nessuno si è mai sognato di criticarli perchè queste cose avrebbero influito sul loro gioco o gli avrebbero distratti.
Contestiamole le scelte sono d'accordissimo, ma non sono d'accordo quando si riconducono quegli errori al fatto che avrebbe cambiato troppi fidanzati, girato qualche spot o rilasciato qualche intervista di troppo.
Non penso che facendo vita di clausura e concentrandosi di più sul nuoto avrebbe vinto di più o non avrebbe rifatto gli stessi errori.