The Patient ha scritto: ↑26/09/2023, 20:19Mi preoccupa questa tua distinzione, anche perché non è il primo allenatore che ha allenato entrambi i sessi. Addirittura due anni in nazionale e per te non ha esperienza, booooo.
Certo che ci sono allenatori che hanno allenato sia uomini che donne; qualcuno ha vinto con entrambe? A memorio solo Bernardinho.
Non mi semrba di aver detto che Velasco non ha esperienza come allenatore; ho espresso dubbi sulla sua esperienza come allenatore di squadre femminili, visto che la sua ultima esperienza (al netto di questi mesi con Busto) è di 25 anni fa. A meno che non si consideri la pallavolo di 25 anni fa uguale a qulla di oggi o la pallavolo maschile uguale a quella femminile.
Velasco è un fenomeno della panchina, innovatore e motivatore; sa gestire bene il gurppo e, forse, è la cosa più importante vista la situazione attuale. Ho qualche dubbio sulle capacità tecniche nel 2023 come allenatore di una nazionale femminile.
Ha avuto innumerevoli metiri nella gestione dei settori giovanili della nazionale Italiana (è stato l'ideatore del Club italia) e ha portato alla crescita tecnica dei giovani di oggi tramite un percorso e regole precise, grazie ai quali abbiamo ottenuto i risultati di questi anni. Tuttavia, la pallavolo femminile mi sembra più incentrata sull'attacco che non su una gestione armonica e completa del sestetto: la Turchia femminile ha vinto con il doppio opposto (calo in ricezione e difesa, ma sono decisivo in attacco), la Polonia maschile "nasconde" Leon in ricezione perchè "scarso".
Io vedo molte differenze nella pallavolo maschile e femminile, che dovrebbero essere gestite da "specialisti" del settore. Il problema, a mio parere, rimane uno: finche la Federazione non decide di accettare il doppio incarico, gli allenatori bravi (e specializzati) alleneranno altre nazionali.