"The Patriot Way" - We'll keep going

[joesox]

According to ESPN's Mike Reiss, the Patriots have signed quarterback Taylor Heinicke to their practice squad. They will need to make a corresponding move.

Heinicke, who threw for nearly 15,000 yards at Old Dominion University, signed with the Vikings as a free agent in 2015. He spent 2015 as the third string quarterback and then much of last year on NFI. This season he was placed on injured reserve at the end of training camp and then released with an injury settlement.

[joesox]

According to ESPN’s Mike Reiss and Field Yates, the team had veteran defensive end Lamarr Houston, along with receiver Corey "Philly" Brown, defensive tackle Stefan Charles and receiver Tavarres King in for workouts.

Houston stands out, as he was drafted by the Raiders in the second round of the 2010 draft. In his seven years in the league, he’s totaled 25 sacks.

He has spent the last three seasons in Chicago with the Bears, but played just two games last season. He’s had a history of knee issues over the years, which is the main reason for his decreased production of late. In 2014 he tore his ACL celebrating a sack against the Patriots at Gillette Stadium.

These workouts of late seem to indicate the team still feels it can upgrade at the defensive end spot.

[joesox]

OUT
RB Rex Burkhead (ribs)

QUESTIONABLE
WR Danny Amendola (concussion/knee)
OL Marcus Cannon (concussion/ankle)
WR Phillip Dorsett (knee)
CB Stephon Gilmore (groin)
DB Nate Ebner (shoulder)
TE Rob Gronkowski (groin)
LB Dont'a Hightower (knee)
WR Chris Hogan (knee)
LB Elandon Roberts (thumb)
CB Eric Rowe (groin)
WR Matthew Slater (hamstring)

Pessimo Injury report

[mescaleros]

http://www.gazzetta.it/Sport-Usa/Nfl-fo ... 5722.shtml

[The Goods]

Articolo molto approssimativo su un tema che meriterebbe ben altro approccio.
Purtroppo in Italia si fa strilloneria e non giornalismo.
Si nota profondamente tutta la mancanza di conoscenza dell'argomento, del background del giocatore e dell'uomo e della correlazione tra la condizione medica e ciò a cui può portare.
Dispiace per come è stato trattato l'argomento, che di per sé è MOLTO importante per il presente e futuro della lega, a prescindere da Hernandez, i Patriots ed il caso specifico in particolare.

[mescaleros]

Esattamente quello che pensavo, sono d'accordo con te.

[The Goods]

Questo è uno dei modi in cui affrontare argomenti così delicati, se proprio si vuole farlo.

La differenza tra giornalismo e scrivere senza cognizione di un qualcosa che non si conosce giusto per riempire mezza colonna o acchiappare qualche click.

[BruceSmith]

ma i danni al cervello sono effettivamente provati?
perché la cosa inquietante e decisamente preoccupante non è tanto il legame tra i comportamenti di Hernandez e i danni che ha subito. ma il fatto che un ragazzo con pochi anni di nfl alle spalle abbia già problemi di quel tipo.
non posso fare a meno di chiedermi se la gran parte dei giocatori siano in una situazione simile. e potremo averne la prova solo tra parecchi anni.

[pippo77]

ma i danni al cervello sono effettivamente provati?
perché la cosa inquietante e decisamente preoccupante non è tanto il legame tra i comportamenti di Hernandez e i danni che ha subito. ma il fatto che un ragazzo con pochi anni di nfl alle spalle abbia già problemi di quel tipo.
non posso fare a meno di chiedermi se la gran parte dei giocatori siano in una situazione simile. e potremo averne la prova solo tra parecchi anni.

devi aggiungere l'high school e il college però....
con botte minori senz'altro al liceo ma con un fisico molto meno preparato...
e sperando che le attrezzature protettive soprattutto nei licei più piccoli siano all'altezza...

[Strembald]

Il discorso in realtà è molto più complesso e articolato di quanto si possa pensare.

E premetto che parlo da medico, anzi da anatomo-patologo, che di cervelli sezionati ed esaminati ne ho visti e continuo a vederli.

Lo studio della McKee è uno studio che più che di prove causa-effetto incontrovertibili è uno studio che pone l'accento su dei dati che per quanto parziali e da prendere con le pinze non possono essere ignorati. Mi spiego meglio.

La stessa McKee nei suoi studi di prospetto parla di "strong selection bias", ovvero stiamo parlando di una serie di dati che non prendono in considerazione una popolazione omogenea (ovvero quella generale) ma una popolazione fortemente settorializzata in ambito di precedenti footballistici. Non solo. Questa popolazione di cervelli non è omogenea nemmeno nel mondo dell'NFL perchè i cervelli sono stati spontaneamente donati per volontà dei giocatori stessi o di loro familiari, e non si tratta di encefali prelevati in maniera random dall'NFL.
E aggiungo che non tutti gli encefali con diagnosi di CTE sono stati analizzati nel suo istituto (pensiamo a quello di Seau)

Nonostante questo i dati sono comunque di un certo peso visto che abbiamo diversi gradi di CTE anche se a diverso esordio e con diversa sintomatologia.

L'articolo in questione è ampiamente criticabile a mio avviso, sia per l'approssimazione del modo di scrivere sia per un'operazione di collage che poco ha a che fare con il giornalismo coerente ed ortodosso.

Prima di tutto cominciamo col dire che la CTE non produce sintomi univoci, e nemmeno tutti della stessa entità. CI sono situazioni di depressione maggiore, alterazione dell'umore, demenza (più o meno precoce), amnesie, anaffettività, perdita di attenzione, e problemi motori.

Altra situazione da prendere in esame è che la CTE non è correlata tanto all'entità dei traumi subiti (parliamo di perdite di coscienza o roba simile, ad esempio il cosiddetto concussion protocol) ma dalla durata nel tempo di traumi di minore entità reiterati per anni.

Il fatto che Hernandez fosse giovane è un discorso che regge poco, perchè in realtà i suoi anni di football sono parecchi (se consideriamo college più NFL) ma citando pippo77 (che si è posto giustamente il problema di un fisico meno costruito per i colpi, come può essere quello dei ragazzetti universitari) è un fatto che è poco rilevante, perchè, ripeto, non è tanto la preparazione del fisico, (perchè non puoi allenare il cervello a prendere colpi) ma è la reiterazione dell'evento "blow" sull'encefalo, uno "scuotimento" per dirla in termini più banali. Non è l'urto, ma la violenta oscillazione dell'encefalo all'interno del liquido cefalo-rachidiano (il liquido in cui encefalo e midollo spinale sono immersi e che fa, entro certi limiti, da ammortizzatore cinetico)

Non è un caso che siano i linemen la categoria di giocatori in assoluto più colpita da questa patologia, e nemmeno l'età dell'esordio sintomatologico è correlata all'entità dello stress cerebrale. Infatti abbiamo tanto cervelli di giocatori di 29 anni che di anziani di 89-90 anni.

Altro discorso: i sintomi. Le alterazioni di umore/personalità sono solo una percentuale relativa dello spettro dei vari sintomi, come ho scritto sopra.
Hernandez aveva già suoi problemi, legati alla gente che frequentava, all'episodio della perdita del padre, che può avere un risvolto sul piano psichico ben più pesante rispetto a danni di tipo organico.

Quindi secondo l'articolo della gazzetta che vede una correlazione fra l'omicidio di Hernandez e le azioni di gioco è a mio avviso molto peregrino, visto che, della fetta di giocatori encefalopatici, hernandez farebbe parte di una categoria fra le meno coinvolte dalla CTE (ovvero i Tight End), e che di questa minima fetta dovrebbe essere anche quella parte che mostra esclusivamente sintomi legati a disturbi dell'umore/personalità, e che poi questi disturbi si sarebbero rivelati portatori di istinti omicidi.

Mi sembra davvero eccessivo concatenare in questo modo la faccenda.

D'altronde la causa intentata contro l'NFL da un punto di vista formale ci può stare, perchè se è vero che sappiamo ancora molto molto poco sulla CTE, se consideriamo che può essere diagnosticata solo post-mortem, e che il campione di soggetti è poco omogeneo, è indubbio che il football abbia delle colpe sullo sviluppo della malattia. Prima che si partisse ad esaminare encefali sono morti altri 1200 giocatori circa. Ora anche ammettendo che tutti questi 1200 giocatori fossero negativi alla CTE (cosa anche questa altamente improbabile) la percentuale di prevalenza della patologia sarebbe circa del 9%, un dato comunque schifosamente alto rispetto alla popolazione generale.

Hernandez ha ucciso per la CTE dovuta ai contatti di gioco? Per me no
Nello sviluppo della CTE, il football rappresenta un reale problema? La risposta è SI

Ora è giusto investire sui materiali dei caschi, sulle regole di gioco, sull'aumento di sicurezza ecc ecc, ma visto che non è tanto il trauma quanto gli scossoni ripetuti a rappresentare il vero fattore di rischio non si dovrebbe giocare più, e quindi toccherebbe abolire il football, il pugilato, lo sci, la F1 e compagnia cantante.

Chiedo scusa per avervi appioppato sto pippone epico a 4 mani, e mi scuso citanto e parafrasando Alessandro Manzoni:

"Questa conclusione, benché trovata da povera gente (IO in questo caso) , c'è parsa così giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia.
La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta."

[The Goods]

Grazie Strembald, davvero.

[Fedepanthers]

Un post davvero utile, grazie mile Strembald.

[Strembald]

Per me è un piacere, e ringrazio la vostra pazienza stoica nel leggere il post.

[Bada92]

Per me è un piacere, e ringrazio la vostra pazienza stoica nel leggere il post.

[pippo77]

quando si sottolinea che la gazzetta scrive cazzate non si perde mai tempo.....