Gio ha scritto:
Siccome non ero/sono convinto del costo - quanto puo costare in denaro una pcr per l'influenza A? - sopratutto per un laboratiorio clinico ospedaliero- (anche se per come l'ha messa sberl la cosa ha senso) facevo quella domanda ...
Se ci si (vi) basa(te) solo sulla clinica la cosa mi pare un po piu complicata, azzeccare se un infezione e` di origine virale (e quale) e/o batterica (e quale) piu che esperienza e` anche un po culo ..... mi sputi in un bicchiere e in 4 ore ti so dire se e` un virus o no e quale ..... (4 ore .... in giornata va
)
Quello che dici è un discorso che non si basa sul costo in se di una prestazione (per quanto una PCR è comunque metodica costosa) ma deve tenere conto dell'incasellamento di quella prestazione nei costi del sistema che li eroga e perciò, per ogni patologica avrai degli accertamenti diagnostici che valuterai dal punto di vista economico col rapporto costo-beneficio, costo-utilità e costo-efficacia; nel nostro caso ci rifaremo solo al costo-beneficio che esprime il rapporto sia dei costi che dei benefici in unità monetarie mentre gli altri prendono in considerazione indici diversi che hanno poco a che fare con una banale influenza (tipo il QALY).
Un intervento nel SSN deve avere un adeguato rapporto costo-beneficio, se noi somministrassimo a tutti gli influenzati che si rivolgono al SSN inteso come ospedali, punti di primo soccorso come pronti soccorsi di territorio, DEA ma anche banali guardie mediche o medici di famiglia il tampone avremmo un costo esagerato per fare una diagnosi banalissima e che non incide nella maggior parte dei casi in maniera significativa sull'aumento di aspettativa di vita di quella popolazione; diversamente, un paziente fragile - e lì ne ha già parlato sberl - può rendersi necessario l'identificativo virale nei casi di ceppi particolarmente aggressivi ma sono casi selezionati, non è invece appropriato ne clinicamente ne da un punto di vista organizzativo l'intervento che tu proponi (ndr: appropriatezza clinica è la misura in cui un dato intervento è sia
indicato che
efficace per la persona che lo riceve; appropriatezza organizzativa invece definisce un intervento che sarà il più gradito possibile per chi lo riceve ed il meno costoso per chi lo eroga) e perciò non si proporrà a tappeto a tutti ma solo a chi ne necessita strettamente.
Fatte queste precisazioni che riguardano il pubblico, tu in privato puoi pure trovare un tuo medico che ti prescrive gli accertamenti che più vuoi e se li fai in strutture non convenzionate (ergo fuori dal SSN) puoi pagarti le cure che più ritieni adeguate ma in un sistema universalistico come quello italiano ci si basa su una impostazione diversa e che si basa sempre sulle valutazioni economiche dell'efficacia dell'intervento.
Termino con l'ultima parte... distinguere un'infezione virale da una batterica non è culo, come non è culo per un ingegnere che il ponte progettato rimanga in piedi per cento anni... è professione ed esperienza, la diagnosi in se è relativamente facile e non richiede neppure chissà quale occhio strabiliante, non siamo nell'ambito dell' "azzeccare" ma di fare un ragionamento che pure coi dovuti margini di errore si basa su deduzione e conoscenza, questo vale per tutte le patologie che il medico deve trattare, ça va sans dire.