Caro vicino di casa.....fottiti!

[rowiz]

Il parto, che è una cosa naturale da quando siamo su questa terra

Ed era naturale che la prima causa di morte per le donne fosse proprio il parto e che la morte del neonato fosse una comune complicanza
Oggi su 60 milioni di nascite 1 milione di bambini e 250.000 donne muoiono
20 anni fa erano 2 milioni e 450.000 rispettivamente
Se fin dall' 800 si fanno nascere i bambini in ospedale un motivo c' è, le cosiddette "febbre puerperali" prima erano una piaga

Si moriva anche di cacarella perché chi vendeva il gelato non conosceva i rischi dei processi di scongelamento e ricongelamento.
Comunque ti ha risposto bene Bomber. Il problema non è nascere in ospedale, quanto la medicalizzazione del parto.
I parti in casa non sono fatti da streghe con la gonna e il naso aquilino, si parla di ostetriche altamente specializzate, e le strutture sanitarie sono sempre preallertate

[Mr. Sloan]

Ed era naturale che la prima causa di morte per le donne fosse proprio il parto e che la morte del neonato fosse una comune complicanza
Oggi su 60 milioni di nascite 1 milione di bambini e 250.000 donne muoiono
20 anni fa erano 2 milioni e 450.000 rispettivamente
Se fin dall' 800 si fanno nascere i bambini in ospedale un motivo c' è

c’è da dire che le case e le persone dell’800 avevano standard di pulizia ben diverso oggi.
è indubbiò che l’ospedale è in assoluto il luogo più sicuro, ma per una gravidanza fisiologica, senza complicazioni è anche inutile. Anche perché bisogna mettere in conto la scomodità della madre per un evento che richiede un certo tipo di approccio psicologico.
per dire a noi è venuta l’idea perché il parto di erede1 in lockdown in ospedale l’abbiamo vissuto male e c’è semrpe stata l’idea che con uno spirito diverso sarebbe stato più semplice. Ed essere a casa tua ti dà il massimo del comfort.

detto ciò non siamo in un tugurio in Siberia da soli con panni bolliti ma seguiti da un’ostetrica con ospedale allertato (e nonno di erede1/2 rianimatore neonatale parcheggiato sotto casa). È ovvio che qualsiasi evento può andare male, ma il rischio nel nostro caso tra casa e ospedale è pressoché identico 

no, non è identico. Il rischio in casa è molto basso con un parto naturale senza complicazioni previste ma non è uguale all'ospedale. Avere sotto casa il nonno che è del mestiere aiuta, ma senza gli strumenti che ci sono in un ospedale nel caso (fortunatamente molto raro) che ci sia un problema serio anche il nonno può fare poco.

Detto questo, sparando numeri a caso, un rischio tre volte più alto di un rischio molto piccolo rimane un rischio molto piccolo

Io comunque la vedo come @boantos per la questione divano Anche perché il mio è comunque sempre ricoperto di peli di gatto

[lelomb]

Comunque non te lo fanno fare se non stai a meno di 30 minuti da un centro di secondo livello.

Boh personalmente la vedo piuttosto semplice, non succede mai un cazzo e va sempre tutto bene, la volta che non va bene e sarebbe servito un certo tipo di strumentazione o icu al piano di sotto/sopra poi devi aver le spalle per portartela in giro.

io non la voglio sta zuppa sulla coscienza, un conto è mantenere un contesto di maggior naturalità possibile per un processo complesso, ma evidentemente fisiologico, un altro andare ad inserire "rischi" dove già ce ne sono abbastanza.

Poi se uno se la sente sicuramente ha i suoi vantaggi soprattutto per la gestante, ma la "tranquillità" che ti da una sala parto se uno pensa a quante e quali cose possano andare storte è un'altra cosa.

[Mr. Sloan]

Ed era naturale che la prima causa di morte per le donne fosse proprio il parto e che la morte del neonato fosse una comune complicanza
Oggi su 60 milioni di nascite 1 milione di bambini e 250.000 donne muoiono
20 anni fa erano 2 milioni e 450.000 rispettivamente
Se fin dall' 800 si fanno nascere i bambini in ospedale un motivo c' è, le cosiddette "febbre puerperali" prima erano una piaga

Si moriva anche di cacarella perché chi vendeva il gelato non conosceva i rischi dei processi di scongelamento e ricongelamento.
Comunque ti ha risposto bene Bomber. Il problema non è nascere in ospedale, quanto la medicalizzazione del parto.
I parti in casa non sono fatti da streghe con la gonna e il naso aquilino, si parla di ostetriche altamente specializzate, e le strutture sanitarie sono sempre preallertate

Sul boldato sono d'accordo. A volte sembra che partorire sia come fare un trapianto di cuore, quando in realtà è la cosa più naturale del mondo. La cosa preoccupante non è il nascere in ospedale ma quello che succede intorno al parto: cesarei non necessari, epsiotomie fatte tanto per, restare in ospedale una settimana come un appestato quando madre e figlio stanno bene...

[rowiz]

A volte sembra che partorire sia come fare un trapianto di cuore, quando in realtà è la cosa più naturale del mondo. La cosa preoccupante non è il nascere in ospedale ma quello che succede intorno al parto: cesarei non necessari, epsiotomie fatte tanto per, restare in ospedale una settimana come un appestato quando madre e figlio stanno bene...

E' esattamente questo il punto. La violenza ostetrica è abominevole e assai poco conosciuta

[Birdman]

Birdino aveva un testone - sia nel senso che di circonferenza cranica, sia nel senso che si rifiutava di girare la testa per avanzare verso l'uscita - e dopo quasi 30h di travaglio abbiamo dovuto fare un cesareo. Non voglio pensare a cosa sarebbe successo se Birdwoman avesse partorito in casa

[boantos]

Ricordo il D-day.
Stavo lavorando in soggiorno, ancora in pigiama e non mi ero manco lavato il giorno prima. 
Avevano programmato il parto due settimane in anticipo, lui ha ben pensato di venire al mondo un giorno prima!
Comunque stavo lavorando e mia moglie mi fa: stai calmo ma dobbiamo andare in ospedale che ho le contrazioni.
Ho fatto un salto di due metri, lei: calma, che voglio prima mangiare. Fatti la doccia piuttosto!

Fatto la doccia, lei ha mangiato, preso il trolley già pronto e siamo andati. Arrivati a mezzogiorno, la visitano ma è ancora presto. Ci dicono di passeggiare in ospedale, senza però allontanarci, e di ritornare alle 4 di pomeriggio.
Siamo scesi di due piani, camminiamo un po' e rimaniamo all'ombra in un piazzale dell'ospedale. Le contrazioni aumentano, le 4 si avvicinano e dico a mia moglie, dopo la prossima contrazione saliamo. Non lo avessi mai detto, saremmo dovuti subito partire!
Contrazione che l'ha piegata in due, una fatica assurda fare quei 100 metri per prendere l'ascensore. 
Lascio la signora boa alla sage femme e vado a prendere il trolley in macchina. Al mio ritorno, mia moglie è già in sala parto.

La raggiungo e le fanno l'epidurale... che non ha funzionato. L'anestesista ogni tanto si affacciava e chiedeva: tutto bene? Meglio?
Mia moglie; no uguale, il dolore non è diminuito. E lui: Hum, vediamo, ogni tanto fa effetto un po' tardi.
Dopo 40 minuti, si affaccia: Meglio? Mia moglie: assolutamente no. E lui: allora dobbiamo rifarla.
Nel frattempo una sage femme chiede a mia moglie: posso vedere sotto a che punto siamo? E mia moglie: deve, perchè mi sa che ci siamo.
Ed in effetti, appena la sage femme mette la testa sotto la veste dice all'anestesista che non serviva nessuna puntura, il bambino stava per uscire. 
Io vedendo mia moglie soffrire mi son messo le mani nei capelli e mi han detto: papà tutto a posto? 
Dopo 10 minuti lo tenevo in mano. Anzi, mentre pulivano mia moglie etc etc... mi hanno chiesto se volevo fare peau à peau. Mi hanno fatto togliere la polo e me lo hanno messo sul petto, momento indimenticabile. Dopo un'ora, lui al calduccio, io ho detto a mia moglie: certo che qualcosa me la potevano mettere sulle spalle, sento un freddo con sta aria condizionata, stannote avrò sicuramente mal di testa.
E mal di testa fu, ma avevo il cucciolo accanto, miglior mal di testa della mia vita!

A casa, a meno che non sei Bonaz e c'hai la villa... dove passeggi? Tra soggiorno e cucina?
Se dovesse servire l'anestesista chi chiami? il cugino?

[IL Poz]

Boh... io quando son ritornato a casa la prima volta col pupo dopo 3 giorni di ospedale, ho sentito la mancanza delle sage femmes.
Bello il divano dopo un parto, tra qualche giorno mi raccomando invita alcuni amici per l'aperitivo

Dopo il parto sembrava di essere in una scena di Arancia Meccanica, non so come sia possibile farlo in casa.

[mattew88]

bagno con vasca. status symbol.

Basta così poco?

[acp]

bagno con vasca. status symbol.

Basta così poco?

​​​​​si, io sono abituato a usare i fossi e usare una nutria come spugna.

[Brainless49]

ma il rischio nel nostro caso tra casa e ospedale è pressoché identico 

Quando è nato mio fratello mia madre ha rischiato di morire per una emorragia, ha perso un litro di sangue in meno di un minuto, si è salvata solo perché era davanti al pronto soccorso e l'hanno presa al volo
Ed era una gravidanza regolare con nessun problema

Sul boldato sono d'accordo. A volte sembra che partorire sia come fare un trapianto di cuore, quando in realtà è la cosa più naturale del mondo. La cosa preoccupante non è il nascere in ospedale ma quello che succede intorno al parto: cesarei non necessari, epsiotomie fatte tanto per, restare in ospedale una settimana come un appestato quando madre e figlio stanno bene...

Nel 99% per cento dei casi la prudenza è troppa, ma c' è sempre quel 1% di complicazioni che si cerca di evitare a prescindere

Il fatto che il parto sia "naturale" non vuol dire che non sia un momento pericoloso per la madre e per il neonato, ci sono tante cose che possono andare "naturalmente" storte

[nkola]

Beh io son ben contento che erede1 sia nato in un ospedale con la NICU, altrimenti erede2 sarebbe stata erede1bis

Ma non voglio assolutamente spaventarti

NICU a Leiden... io ci ho vissuto x 3 mesi..primogenita nata a 26 settimane con cesario x rottura anticipate delle acque, ricordo i dottori dare percentuali tipo 40 % che finisca tutto bene, 30% che ci siano problemi e 30% che finisca male...

Questi sono casi particolari.. comunque perchè prendersi dri rischi non necessari partorendo a casa?..

Parlando di vicini invece..a me successe che dopo aver comprato casa (case a schiera con vicini a destra e a sinistra)..uno dei vicini ha affittato la sua a dei tipi/ragazzi giovani. Questi all inizio gran smartellamenti e lavori, poi d autunno/d inverno ho incominciato a sentire il muro divisione caldo e ventole ronzare tutto il giorno e vedere giri loschi...
Insomma avevano messo su una piantagione di maria con lampade e tutto il necessario... È una cosa non poco comune in olanda,una stanza da letto può rendere 4000 euro a ciclo fi cultura...

non era un bel vivere sopratutto oensanfo che ogni tanto c è ne una che prende fuoco, cmq non ebbi il coraggio di chiamare la polizia....che comunque dopo 5-6 mesi venne e fece pulizia e volare tutto il campionario di lampade; tutti i vicini attorno se ne erano accorti e forse qualcuno ha telefonato....
Alla fine il vicino,( che a noi disse di non sapere, ma alla fine sapeva tutto ), dopo un annetto è ritornato...

[Paperone]

A volte sembra che partorire sia come fare un trapianto di cuore, quando in realtà è la cosa più naturale del mondo. La cosa preoccupante non è il nascere in ospedale ma quello che succede intorno al parto: cesarei non necessari, epsiotomie fatte tanto per, restare in ospedale una settimana come un appestato quando madre e figlio stanno bene...

E' esattamente questo il punto. La violenza ostetrica è abominevole e assai poco conosciuta

Anche solo il fatto che alcune ostetriche ti obbligano a tenere il bimbo dopo il parto perché si fa così, e magari la mamma si addormenta e lo schiaccia, come accaduto poco tempo fa.

[frog]

A volte sembra che partorire sia come fare un trapianto di cuore, quando in realtà è la cosa più naturale del mondo. La cosa preoccupante non è il nascere in ospedale ma quello che succede intorno al parto: cesarei non necessari, epsiotomie fatte tanto per, restare in ospedale una settimana come un appestato quando madre e figlio stanno bene...

E' esattamente questo il punto. La violenza ostetrica è abominevole e assai poco conosciuta

Poi se l'ambiente di lavoro è questo: 

Caso Sara Pedri: verso il processo l’ex primario di Ginecologia e la vice (iltquotidiano.it)

[Bonaz]

Io fortunatamente il weekend scorso ero via in montagna, ma alcuni miei vicini mi han detto che mi sono perso la festa orchestrata da altri vicini con figli piccoli. Quattro famiglie hanno in poche parole messo tavoli, sedie e reti per saltare in mezzo alla via e fino all’una di notte passata hanno urlato e gridato. Una delle vicine non partecipanti alla festa è andata a chiedere se fossero presenti degli adulti visto il casino che stavano facendo e le hanno risposto a malo modo dicendole di non rompere i coglioni. Io personalmente ho smesso di prendermi la briga di cercar di ragionare con le teste di cazzo. Se uno ci arriva, non c’è bisogno di andare a riprenderlo. Non ci arriva da solo? Chiamo i carabinieri. Mondo malato di maleducati e prepotenti di merda