Gerry Donato ha scritto:
In caso di vittoria finale della Juve, figuriamoci poi se da 0 a 3 punti di vantaggio, nessun milanista o tifoso neutro potrà (giustamente!) considerare quel successo meritato, purtroppo a discapito degli oggettivi valori della squadra di Conte.
E qualsiasi episodio da qui fino alla fine del campionato, magari un favore scontato al Milan, permetterà (giustamente!) di pensare alla logica della compensazione ai tifosi della Juventus, che non riconosceranno (giustamente!) la superiorità del Milan e del suo scudetto.
E non è un problema di imbecillità dei tifosi, che per definizione sono ovviamente di parte, ma di imbecillità delle regole e di chi le applica, che hanno pure la faccia tosta di chiedere ai tifosi di stare calmi ed accettare il verdetto del campo.
E' anche un problema di cultura invece. Negli altri campionati succede roba anche peggiore e con una regolarità assoluta, ma non ci sono altrettante storie. E' chiaro che il sistema-calcio sia imperfetto ed anzi propizi certi pensieri, ma se il complottismo da noi impera e da altri no, evidentemente è un problema nostro.
A partire dal fatto che gli errori non siano considerati tali, ma si parli dell'avversario che "ruba". Per continuare con la logica della compensazione. Da noi si pensa che tutto vada in quella funzione, ed i ragionamenti che vedo fare agli juventini anche seguono questa logica ("c'era il rosso a Mexes ed un gol di Matri, quindi il Milan non si può lamentare").
Io continuo a pensare che oltre a problemi risolvibili (ma da organi centralizzati come FIFA e UEFA, non dalla FIGC) ci sia una questione irrisolvibile di cultura sportiva, per cui l'arbitro è sempre corrotto, l'avversario è sempre ladro, gli errori sono sempre in malafede, la nostra squadra ha sempre una superiorità morale di qualche tipo, il nostro allenatore ha sempre ragione nel lamentarsi, ce l'hanno tutti con la nostra squadra, gli errori a nostro favore non sono veramente errori o comunque se sono errori sono giustificabili e comunque non sono errori tanto gravi quanto quelli a nostro sfavore e comunque due partite fa c'era un rigore per noi e siamo stati più penalizzati che aiutati ed io ho preso la squadra al sestultimo posto, gli errori a nostro sfavore sono chiari ed evidenti e marchiani. E via dicendo.
Non c'è punto d'accordo neanche sugli episodi che sembrano chiari. Molti juventini ritengono che Ronaldo-Iuliano non fosse rigore, e non lo dico per aprire una polemica su quel fatto, ma per sottolineare che a proprio danno anche un episodio di quel tipo diventa materia di discussione, quindi certe questioni esisteranno sempre e non potremo superarle.
Invece i fuorigioco ed i gol fantasma possiamo e dobbiamo superarli. Ma ripeto, per quanto questo sia un aspetto importante, anzi fondamentale (soprattutto quello dei gol fantasma), per me servirebbe un grosso cambiamento culturale da noi, dove gli episodi da moviola sono più importanti di qualsiasi altra cosa, dove il gossip ed il calciomercato sono più importanti delle disquisizioni tattiche e dove le lamentele ed i piagnistei sono all'ordine del giorno. Leggo degli juventini "sempre con Conte" che difende la juventinità e sottolinea come stiano "veramente" le cose. E vedo gli interisti che parlavano di Mourinho, pari pari. Ovviamente i due gruppi non accetteranno mai di assomigliarsi, ma sono la stessa cosa, con un allenatore che crea un ambiente da "tutti contro di noi", da isolamento e vittimismo, ed i tifosi che sono contenti che "finalmente" qualcuno dica le cose "come stanno". Magari la forma è diversa e Conte non ha fatto le manette, ma la sostanza è identica ed è ciò che anche un Mazzarri prova a fare al Napoli ogni giorno. Il problema è che c'è chi li segue.