ripper23 ha scritto:
Perfetto, grazie per il post molto interessante. E' pero' proprio questo quello di cui parlo quando dico "status speciale", che non si riferisce a posizioni politiche o sociali, ma proprio da un punto di vista dialettico. Il credere ciecamente a una cosa aldila' di qualsiasi altro fattore esterno, evidenza reale, ragionamento, logica e' una cosa che risulterebbe del tutto inaccettabile per qualsiasi altro argomento a cui tu possa pensare. Per quale motivo invece la religione continua a godere di questo trattamento speciale? E' la domanda di prima, perche' se io dico di avere fede negli unicorni mi mettono in ospedale, ma se credo in un Dio che tutto sa e tutto vede allora no? Qualcuno sa spiegarmi quale e' la discriminante reale che rende la prima cosa una barzelletta e la seconda una cosa da rispettare fino all'assurdo?
Forse perché se hai fede negli unicorni non hai nulla che possa sostenere la tua fede se non le tue convinzioni e quindi ci sono molte più probabilità che tu venga deriso che non venga preso seriamente.
Mentre se affermi di Credere (con la C maiuscola e non mi riferisco nello specifico al Dio cristiano) hai alle spalle millenni di pensatori, filosofi, teologi, scienziati, ricercatori, che hanno studiato e lavorato e discusso e scritto per te, cosicché tu possa dire "Io Credo" senza essere deriso, ma in teoria - molto in teoria - rispettato. Anche da chi la pensa diversamente, anche da chi è agnostico o ignostico o del tutto ateo. Perché - e questo è un punto che è bene chiarire e che dovrebbe essere scontato se si ha un minimo di cultura in materia - l'agnosticismo, i'ignosticismo e l'ateismo nascono da un profondo rispetto verso la Fede altrui.
ripper23 ha scritto:
Perche' la risposta a domande come:"Perche' tu credi a Gesu' Cristo e non invece a Zeus?", oppure "Ragionevolmente, pensi che potresti mai credere a una persona nata da una vergine se questo non ti fosse stato detto a 3 anni?", non puo' essere solo e unicamente "la fede". Se questa e' una delle famose condizioni per instaurare una discussione allora me ne tiro fuori anch'io perche' e' evidente che non ci sia alcuna voglia di averla una seria discussione. Perche' in quel caso si sta mancando di rispetto a me, che invece sto ponendo solo delle ragionevolissime domande.
Ed e' chiaro che non si ha voglia di avere una discussione se le condizioni sono: "ok, posso parlare con te, ma tutto quello che io dico parte da una posizione che e' per te del tutto incomprensibile che allo stesso tempo legittima posizioni illogiche e irrazionali che sovrastano ogni tipo di argomentazione che tu possa portare". Se vi proponessero un dialogo con queste basi su qualsiasi altro argomento vi verrebbe da ridere.
Perdonami Rip, mi sembra un discorso un po' semplicistico il tuo.
Avere Fede, credere in Dio, non significa credere a Cristo anziché a Zeus o a una persona nata da una vergine. Siamo nel 2014 e in generale il credente medio di oggi è un po' diverso da quello del Medioevo, pur con le dovute eccezioni.
Sull'argomento Fede, sull'esistenza/non esistenza di Dio, si sono cimentati i più grandi pensatori/filosofi/scienziati della storia (credenti, agnostici, atei), a volte contraddicendosi o cambiando idea, a volte rifiutando e condannando qualsiasi dogma cristiano, a volte cercando un punto d'incontro fra fede e scienza (planck o einstein tanto per dire, non proprio due idioti), altre volte accettandoli con profonda (molto più profonda di quanto io e te saremmo probabilmente mai capaci di fare) cognizione di causa. Se fosse come dici tu, cancelleremmo davvero 2000 anni di dibattiti scientifici, filosofici e religiosi sul concetto di Dio, sulla sua esistenza ma non solo anche sulla essenza. Cancelleremmo qualsiasi cosa, anche trattati dal valore inestimabile di scienziati che parlano esplicitamente della non esistenza di Dio; ma pensi davvero che uno stephen hawking (che si badi bene, in passato ha espresso concetti molto vicini a una visione panteista e fino a prova contraria il panteismo ammette l'esistenza divina) spenderebbe ore, giorni, settimane, mesi della sua vita a parlare della non esistenza di dio o a parlare di un dio che ammesso esista sicuramente non è trascendente, se bastasse fare l'esempio della vergine maria? E' possibile che un bambino nasca da una Vergine fecondata dallo Spirito Santo? No. Allora Dio non esiste, chiuso il discorso.
Se riduci tutto a questo, che discussione vuoi ci sia? Il problema è che a sentirti offeso non devi essere tu, ma la persona - eventualmente di cultura - a cui poni domande di questo tipo.
E ancora di più concordo con Mike sul chiamarsi fuori. E io - a differenza sua - non ti parlo da credente. Non nel senso che intende lui.
Vuoi entrare più nel dettaglio. L'ignostico ti direbbe, chiariamo cosa è Dio, di cosa parli. Il Dio cristiano, il Dio o gli Dei induisti (non dico a caso dico induismo, una religione per cui Fede e Sapere non solo vanno di pari passo, ma non possono prescindere uno dall'altro), il Dio immanente che permea ogni cosa, il Dio immanente ma anche trascendente, il Dio che coincide con tutto l'esistente, il Dio che genera il cosmo e dunque la vita e poi se ne fotte beatamente di vedere come sono andate realmente le cose?
Se si vuole fare (e non sto dicendo che io voglio farla) una discussione seria su Dio e di conseguenza sulla/e religione/i, andrebbe magari fatta su argomenti che analizzino il concetto di Dio nella sua complessità, sulla sua essenza, sulle eventuali sue manifestazioni, su come tutto ciò possa poi essere conciliabile con quella che è la religione cristiana, piuttosto che sul discorso della vergine, del bue, l'asinello e la mangiatoia. Perché le tue sono domande o esempi di chi parte chiaramente prevenuto, di chi vorrebbe porsi in una posizione di superiorità (così come si fa con il discorso della religione uguale opinione), che non solo non portano a nulla, ma anzi - come detto - annullano tutto il pregresso storico e culturale (credente o non credente) in materia.