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da Scaramanga » 09/07/2021, 15:16
Mi attacco ai post di @Honkytonk e @jovocop e butto lì la mia teoria.
Il Canada (inteso come movimento hockeystico) fornisce la maggior parte dei giocatori alla lega, quindi rimane comunque un fattore; certo, le squadre Canadesi non vincono la coppa da 28 anni e se devo buttare i miei due spicci, dico che non vincono perchè in media hanno lavorato / lavorano peggio delle controparti statunitensi: mentalità antiquata perchè bisogna onorare la tradizione e quindi vai con una concezione dell'hockey tipo Summit Series 1972, poca pazienza, incapacità di adattarsi al cap, media incompetenti che creano solo rotture di scatole ai giocatori.
Prendi un qualunque mercato americano: New York Rangers a parte, hai una catena di comando ben definita, ed un approccio più da business e non da country club, una proprietà che ti lascia lavorare senza che un membro del Board telefoni al GM perchè era a giocare a golf con una vecchia gloria in cerca di rilevanza che ha "idee" a proposito della squadra.
Dai su, non c'è paragone: ti credo che un giocatore preferisca andare in America.
Le tasse per me sono un falso problema: sulla base di informazioni che ho potuto raccogliere in modo sommario, un modo per minimizzarle per i giocatori si trova; il tasso di cambio forse è più complicato, ma stiamo parlando di proprietari straricchi che hanno i loro vantaggi ad avere le squadre; alla fine sai che il dollaro è un fattore ed agisci di conseguenza.
Ultima modifica di
Scaramanga il 09/07/2021, 15:26, modificato 2 volte in totale.
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Hockey is a ridiculous vortex of randomness, incompetence and ex post-facto reasoning. Nothing matters and yet everything matters (Cit.)