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Il sabato tornando da Madison ci siamo fermati a prendere un caffè take-away.
Ne era rimasto circa un terzo nel bicchiere. A passare la notte in auto.
Domenica mattina Milko mi viene incontro con il bicchiere. Solidificato. Altro che la Coppa del Nonno! Ci voleva lo scalpello!!!

Notazione audio.
Stupefatti dal fatto che al Lambeau, almeno sul lato lungo, linea delle 30yds, 40esima fila, gli audible di Rodgers non si sentono. Non me l'aspettavo.

"brividi" in questo caso funziona a due livelli quindi...

brividi

Per Schinzler il sogno era doppio.
Qui è il brivido.
Ho avuto davvero la netta percezione di quanto sia significativo il wind chill. A prescindere dalla temperatura, quando sei sotto vento puoi avere anche parecchi stati termici ma la folata in quel momento è tutta tua. Se invece riesci a stare al riparo dal vento, pur essendo l'aria alla medesima temperatura, la sopporti, non dico con nonchalance ma meglio.

Felicissimo di avere fatto parte di questa comitiva, l'esperienza di aver assistito a un match al Lambeau sotto zero rimarra' per sempre in testa.
Ho perso la voce a forza di urlare per tutta la partita con l'apoteosi al sack finale su Brady. Avevo visto un paio di match NFL a Londra ma proprio niente a che vedere, qua il pubblico urla costantemente e si sente la partita alla grande.

Alcune note di colore, che esulano un po' dal puro racconto dell'avventura.

Epic fail comitiva Shilton:

- la pizza, Kromfel clamorosamente recidivo vista l'esperienza di due anni fa.
Ormai completamente dipendente dalla catena Pizza Ranch, che propone la fantastica pizza (forse la meno peggio) con formaggio e aglio.
Da segnalare però delle gradevoli sfogliatine quasi dal sapore umano.
Personal foul per Krom, yellow flag e 15 yds penalty

- la Cherry Pepsi, presa accidentalmente in un'area di servizio e abbandonata al proprio destino dopo 10 secondi netti. Imbevibile.

- l'Hot Dog più hot della mia vita a Madison, 800 gradi circa. Mi ha scaldato lo stomaco fino a tarda sera.

Vista l'esperienza ci siamo trattenuti abbastanza sul resto, segnaliamo che nonostante le temperature i bicchierazzi d'acqua pieni di ghiaccio di default sul tavolo non mancavano.


PS: Uscendo dallo shop si viene travolti da una ventata di aria calda all'incirca di 55 gradi centigradi, qualche istante dopo sei a -15.
Gradevole.

Grandissimi.

La temperatura dell'Atrium è, invece, gradevole.
Le imponenti vetrate sono ben coibentate e non lasciano trapelare nulla del ghiacciaio che c'è là fuori.
Lo shop è, forse anche per via delle luci o dell'interessamento emotivo, un pò troppo caldo.

Cherry Pepsi and Ice, un must dell'inverno 2014 in Wisconsin!

Bellissimi i resoconti.
Bellissime le foto.
Bellissimo tutto (a parte la pizza).