La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic del
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
La Luna non vince purtroppo.
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Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic
E va a The Artist il premio come miglior film. The Artist e Hugo fanno man bassa in questa edizione dell'Oscar, a Hugo i premi tecnici a The Artist quelli artistici, se non sbaglio quello che aveva pronosticato Franci .
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Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic
Si può come sempre discutere su certe assegnazioni, su certe mancate candidature.
Ma questa edizione è stata comunque abbastanza ragionevole. I film premiati, per i riconoscimenti che hanno ricevuto, sono senz'altro meritevoli e legittimano l'impegno preso dall'Academy.
Notavo una cosa.
Per il secondo anno di fila, il miglior film non è americano.
Hollywood è per cosi dire "in crisi di idee". Ok. Vincono giustamente dei bei film stanieri. Ok. Ma il nostro cinema dov'è? Non siamo nemmeno più in grado di azzeccare una candidatura come miglior film straniero. Il vuoto culturale in cui siamo precipitati è imbarazzante.
Ma questa edizione è stata comunque abbastanza ragionevole. I film premiati, per i riconoscimenti che hanno ricevuto, sono senz'altro meritevoli e legittimano l'impegno preso dall'Academy.
Notavo una cosa.
Per il secondo anno di fila, il miglior film non è americano.
Hollywood è per cosi dire "in crisi di idee". Ok. Vincono giustamente dei bei film stanieri. Ok. Ma il nostro cinema dov'è? Non siamo nemmeno più in grado di azzeccare una candidatura come miglior film straniero. Il vuoto culturale in cui siamo precipitati è imbarazzante.
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Io non esagererei con i sottotesti della premiazione. Anzi sì, un elemento determinante che nessuno sottolinea: tanto l'anno scorso con 'Il discorso del re' quanto quest'anno con 'The artist' a trionfare è la silhouette pingue di Harvey Weinstein. Questo sposta le premiazioni come Ibrahimovic sposta i campionati.
Per il resto l'unica vera sorpresa è stato il premio a Meryl Streep. Gradevolissima sorpresa: lei è una parte della vita di tutti noi. E poi il tributo al politically correct l'avevamo già pagato con l'attrice non protagonista (anche qui, è ridicolo che ogni volta che vince un afroamericano tutto il pubblico scatta in piedi per la standing ovation. non ricordo una standing ovation per Kubrick in 85 anni di oscar...)
Contento per Woody Allen perchè gli saremo tutti eternamente grati per quello che ci ha dato, anche se 'Midnight in Paris' è lontano anni luce dall'essere tra i suoi migliori film. Però è curioso come l'Academy quest'anno si sia ricordata che al mondo esiste anche lui, come folgorata sulla via di Damasco.
Per il resto poco e nulla da segnalare, alla fine il meglio l'avevano già potato in fase di nomination.
Ah, sì, una cosa: quest'anno sono scomparsi tre grandi registi, tutti regolarmente ignorati durante la clip di commemorazione: Vittorio De Seta (ma qui è comprensibile, è stato ignorato anche sulle tv italiane), Raul Ruiz (molto meno comprensibile) e Theo Angelopoulos (e questa è veramente imperdonabile).
Per il resto l'unica vera sorpresa è stato il premio a Meryl Streep. Gradevolissima sorpresa: lei è una parte della vita di tutti noi. E poi il tributo al politically correct l'avevamo già pagato con l'attrice non protagonista (anche qui, è ridicolo che ogni volta che vince un afroamericano tutto il pubblico scatta in piedi per la standing ovation. non ricordo una standing ovation per Kubrick in 85 anni di oscar...)
Contento per Woody Allen perchè gli saremo tutti eternamente grati per quello che ci ha dato, anche se 'Midnight in Paris' è lontano anni luce dall'essere tra i suoi migliori film. Però è curioso come l'Academy quest'anno si sia ricordata che al mondo esiste anche lui, come folgorata sulla via di Damasco.
Per il resto poco e nulla da segnalare, alla fine il meglio l'avevano già potato in fase di nomination.
Ah, sì, una cosa: quest'anno sono scomparsi tre grandi registi, tutti regolarmente ignorati durante la clip di commemorazione: Vittorio De Seta (ma qui è comprensibile, è stato ignorato anche sulle tv italiane), Raul Ruiz (molto meno comprensibile) e Theo Angelopoulos (e questa è veramente imperdonabile).
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Ho visto stasera Mamma Mia!
Devo dire che mi aspettavo di più, sia come sfruttamento della location (fantastica), sia come trama, coreografie e tutto il resto. La musica degli Abba aggiunge sicuramente quel qualcosa in più al film, così come l'ottima interpretazione della Streep, ma il film mi ha lasciato comunque l'amaro in bocca, poteva e doveva essere fatto di più. Alcuni momenti rilevanti, con coreografie ottime ci sono, ma troppo troppo pochi. E in più di un'occasione ci si annoia, cosa che in un musical non dovrebbe accadere
Devo dire che mi aspettavo di più, sia come sfruttamento della location (fantastica), sia come trama, coreografie e tutto il resto. La musica degli Abba aggiunge sicuramente quel qualcosa in più al film, così come l'ottima interpretazione della Streep, ma il film mi ha lasciato comunque l'amaro in bocca, poteva e doveva essere fatto di più. Alcuni momenti rilevanti, con coreografie ottime ci sono, ma troppo troppo pochi. E in più di un'occasione ci si annoia, cosa che in un musical non dovrebbe accadere
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Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic
con il buon franci ieri abbiamo visto Knockout: ci aspettavamo un film da thread tarro, invece no. scene di azione sicuramente ci sono (e anche genuine, viste le capacità della protagonista), però non è esattamente un film d'azione, più una spy-story con un modo di girare le scene abbastanza retrò. non posso dire che non mi sia piaciuto, ma non mi ha neanche fatto impazzire, a tratti abbastanza lento e con una storia scontata. e un cast d'eccezione sfruttato abbastanza male. in tutto ciò, risaltano positivamente un banderas tanto inutile quanto esilarante, e gina carano, semplicemente
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Bluto Blutarsky ha scritto:
Ah, sì, una cosa: quest'anno sono scomparsi tre grandi registi, tutti regolarmente ignorati durante la clip di commemorazione: Vittorio De Seta (ma qui è comprensibile, è stato ignorato anche sulle tv italiane), Raul Ruiz (molto meno comprensibile) e Theo Angelopoulos (e questa è veramente imperdonabile).
io non sono un esperto di cinema però qualche film l'ho visto e questi tre non li ho mai sentiti nominare in vita mia
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
dipper 2.0 ha scritto:Bluto Blutarsky ha scritto:
Ah, sì, una cosa: quest'anno sono scomparsi tre grandi registi, tutti regolarmente ignorati durante la clip di commemorazione: Vittorio De Seta (ma qui è comprensibile, è stato ignorato anche sulle tv italiane), Raul Ruiz (molto meno comprensibile) e Theo Angelopoulos (e questa è veramente imperdonabile).
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Ritorna nella tua ignoranza se non conosci neanche Theo Angelcomesichiamalos
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
non è necessario commentare se non si conosce. ci si può limitare a chiedere.
specie in un topic che si è sempre contraddistinto per un'eccellente qualità media dei post.
detto questo, siamo a pagina 104.
ci sono candidature per l'apertura del nuovo topic? altrimenti provvedo io nei prossimi giorni.
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
dipper 2.0 ha scritto:Bluto Blutarsky ha scritto:
Ah, sì, una cosa: quest'anno sono scomparsi tre grandi registi, tutti regolarmente ignorati durante la clip di commemorazione: Vittorio De Seta (ma qui è comprensibile, è stato ignorato anche sulle tv italiane), Raul Ruiz (molto meno comprensibile) e Theo Angelopoulos (e questa è veramente imperdonabile).
io non sono un esperto di cinema però qualche film l'ho visto e questi tre non li ho mai sentiti nominare in vita mia
Che molti di noi non li abbiano sentiti nominare ci sta. Ci sta molto meno che se ne scordi gente che di mestiere deve solo appuntarsi gli artisti del cinema scomparsi nel corso di un anno poi farci una clip.
P.s: almeno Angelopoulos forse a qualcuno è capitato di sentirlo nella cronaca nera: è morto un mesetto fa in un incidente stradale, in Grecia.
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Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic
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L'ultima fatica di Soderbergh, un autore da cui, se si eccettua qualche passo falso in stile Contagion, è sempre lecito attendersi qualcosa di intelligente.
L'idea di fondo è questa. Ho un bel budget, chiamo un po' di gente tosta, vediamo un po', si McGregor, ok, Fassbender, via, Tatum, alla grande, pure Michael Douglas (e potremmo andare avanti ancora per un bel pezzo), poi li faccio cartellare tutti dalla mitica Gina Carano
Il film è esteticamente perfetto, pulito, virtuoso, la fotografia desatura gli dona anche quel tocco vintage e glamour che non guasta mai.
La tecnica di regia è eccellente. Il girato è allo stato dell'arte.
Ma dopo ambiziose premesse, il tutto ricade nel piattume di una narrazione troppo scolastica, complice una sceneggiatura di una banalità sconcertante che si porta appresso il demerito di svelare a priori l'accaduto, procedendo a ritroso nella ricerca delle motivazioni.
La scena finale, gratuita e slegata, risolleva le sorti rispetto alla precedente ora e mezza di proiezione, trascorsa a chiedersi non tanto "cosa è successo a Barcellona", quanto piuttosto se fosse necessario procedere con gli sbadigli o se prima o poi sarebbe successo qualcosa di avvincente.
Roba da andare a chiedere indietro i soldi? Assolutamente no. Gina il prezzo del biglietto lo vale assolutamente.
Un po' di verve in più avrebbe comunque aiutato.
Consigliato, per gli amanti del genere e i fan di Soderbergh, il cui stile è sempre molto riconoscibile.
L'ultima fatica di Soderbergh, un autore da cui, se si eccettua qualche passo falso in stile Contagion, è sempre lecito attendersi qualcosa di intelligente.
L'idea di fondo è questa. Ho un bel budget, chiamo un po' di gente tosta, vediamo un po', si McGregor, ok, Fassbender, via, Tatum, alla grande, pure Michael Douglas (e potremmo andare avanti ancora per un bel pezzo), poi li faccio cartellare tutti dalla mitica Gina Carano
Il film è esteticamente perfetto, pulito, virtuoso, la fotografia desatura gli dona anche quel tocco vintage e glamour che non guasta mai.
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Ma dopo ambiziose premesse, il tutto ricade nel piattume di una narrazione troppo scolastica, complice una sceneggiatura di una banalità sconcertante che si porta appresso il demerito di svelare a priori l'accaduto, procedendo a ritroso nella ricerca delle motivazioni.
La scena finale, gratuita e slegata, risolleva le sorti rispetto alla precedente ora e mezza di proiezione, trascorsa a chiedersi non tanto "cosa è successo a Barcellona", quanto piuttosto se fosse necessario procedere con gli sbadigli o se prima o poi sarebbe successo qualcosa di avvincente.
Roba da andare a chiedere indietro i soldi? Assolutamente no. Gina il prezzo del biglietto lo vale assolutamente.
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.
Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
Praticamente è l'incontro tra "Parla con Lei" e "Lo scafandro e la farfalla" contaminati da "Infelici e contenti" con Pozzetto/Greggio.
Ennesima conferma del cinema francese, d'altronde l'hanno pur sempre inventato loro eh. Per dirla alla Franci: consigliatissimo (cit.).
P.S.: allucinante la somiglianza non solo fisica ma anche mimica tra François Cluzet e Dustin Hoffman (nel modo di abbozzare il sorriso in particolare!).
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Gerry Donato ha scritto:Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.
Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
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assurda la somiglia e non so se ci avete fatto caso, ma quando gli fanno i baffetti è IDENTICO a Dustin Hoffman in Hook
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Re: Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il To
Ottimo, questa sera ero indeciso se andare al cinema a vederlo..vada per il sì!Gerry Donato ha scritto:Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.
Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
Praticamente è l'incontro tra "Parla con Lei" e "Lo scafandro e la farfalla" contaminati da "Infelici e contenti" con Pozzetto/Greggio.
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Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic
Visto anch'io Quasi Amici qualche giorno fa: giudizio positivo anche se avevo letto che si rideva moltissimo, in realtà almeno per me non è stato così. Abbina un lato divertente ad un altro che fa anche riflettere, questa credo sia la forza del film.
Nulla di strepitoso a mio avviso, però sicuramente oltre la sufficienza.
Visto anche Shame nei giorni scorsi, non è malvagio però boh, a mio modesto avviso il film ha qualche pecca piuttosto evidente, la più grande quella di non aver fatto morire la sorella del protagonista, scelta per me piuttosto incomprensibile. Anche in questo caso però il mio voto è oltre la sufficienza.
Nulla di strepitoso a mio avviso, però sicuramente oltre la sufficienza.
Visto anche Shame nei giorni scorsi, non è malvagio però boh, a mio modesto avviso il film ha qualche pecca piuttosto evidente, la più grande quella di non aver fatto morire la sorella del protagonista, scelta per me piuttosto incomprensibile. Anche in questo caso però il mio voto è oltre la sufficienza.