SafeBet ha scritto:rene144 ha scritto:Quindi stai dicendo che in sostanza la Pellegrini senza costumoni sia una qualsiasi o quasi?
non riesco a capire come una che vince dei mondiali e, pur con evidenti problemi di preparazione, arrivi in due finali olimpiche possa essere definita una qualsiasi.
Buonanotte Safe.
E' ovvio che si intenda una delle top. Con "qualsiasi" intendevo una del "gruppone" che può ambire alle finali e magari alle medaglie meno nobili in una giornata di grazia, ma non una dominatrice o la più forte o sostanzialmente quella che ha piazzato record del mondo ed è stata imbattuta per anni su determinate distanze. Chiaro che non l'ho fatta diventare una Gemo. Flessibilità, diamine.
Fazz ha scritto:
E vedere se 'sta fantomatica mondanità pesa davvero, e nel caso quanto.
Perchè sinceramente a me, preso in considerazione tutto ciò che posso prendere in considerazione, "nell'ultimo anno si è allenata malissimo", "non gliene frega niente" e "che torni a fare l'atleta seria e professionale" sono considerazioni che non vengono neanche in mente.
Non so se siano frasi rivolte a me, anche se suppongo di si. Mi scuso per l'inconsistenza della mia opinione, ma a questo punto delle precisazioni sono d'obbligo:
- Non me ne frega niente della mondanità. In effetti è una cosa per cui non l'ho criticata. Mi rendo conto che sia facile spararle addosso per questo, e suppongo che forse c'entri pure ma siccome non ne posso essere sicuro, mi astengo. C'è gente che ha fatto vita anche molto più mondana e poi si è confermato, quindi non è che necessariamente sia un problema. Mondanità e professionalità possono convivere.
- Mai detto che non gliene freghi niente.
- Sul fatto di allenarsi male, l'ha detto lei stessa proprio oggi. Ha ammesso di aver sbagliato preparazione e di essere arrivata male all'appuntamento (come tutta la squadra).
- Sul fatto di fare l'atleta seria e professionale, potremmo aprire un capitolo completamente a parte. Tralasciamo la serietà, che è indiscutibile (non nel senso che sia sicuramente seria, ma che non conoscendola personalmente non si può discutere). Ma a livello di professionalità, qualche dubbio può venire. Non tanto sul concetto di "professionista che si impegna", quanto sull'abilità di programmarsi e gestirsi. Intanto ci possiamo ricollegare proprio alla preparazione sbagliata, che già di suo sottolinea questo fatto, ma poi lei ha deciso di anteporre la sua permanenza in Italia al rapporto con Lucas (e ricordo che se Lucas fosse venuto in Italia, lei si sarebbe fatta allenare, quindi non era né un problema di metodi, né di rapporto personale o professionale). Scelta legittima a livello personale, quella di non andare in Francia per proseguire con un programma che stava portando risultati positivi, per carità. Ma poi professionalmente ne paghi le conseguenze. E lei le ha pagate. Ed ora viene criticata per una scelta che professionalmente si è rivelata negativa se non fallimentare. A me sembra lineare.
Poi ok, forse ha subito un'involuzione superiore a quella di tante colleghe perché magari beneficiava più di altre dei costumoni. Ma a Shanghai i costumoni non c'erano e lei ha fatto molto ma molto meglio, sia sui 200 che soprattutto sui 400. Nei 200 è peggiorata rispetto alla semifinale di ieri, fra l'altro. Nessuno le chiedeva di fare il record del mondo, ma si è molto involuta rispetto a quando lavorava con Lucas. Non lo santifico, ma c'è stato un chiaro peggioramento nei tempi. Stava ottenendo ottimi risultati, ha dominato i mondiali anche senza costumoni ed a meno di un anno dalle Olimpiadi ha deciso di svoltare. Ha preso una decisione, le spettano anche le responsabilità e le conseguenze di quella decisione professionale. Oh, anche io ho delle preferenze logistiche su dove e come lavorare, ma poi se i risultati non soddisfano sono io che devo risponderne. Così come lei oggi.
Ed in parte lo ha fatto, ne ha risposto. Mi ha fatto piacere sentire le sue ammissioni sulla preparazione sbagliata. Mi ha fatto piacere leggere "se non sono riuscita a abbassare nei 200 il tempo ottenuto in semifinale un motivo c'è. Magnini ha fatto bene a evidenziare che non siamo arrivati in forma: nessuno di noi ha ottenuto i risultati alla portata, nessuno è arrivato in condizione." Non si è nascosta dietro un dito. Molto meno mi fa piacere leggere anche: "non attribuisco colpe a nessuno e nemmeno a me." o "Non rimpiango niente, rifarei tutto quanto."
Gli errori ci stanno. Ha sbagliato a lasciare Lucas, è peggiorata chiaramente, è stata invischiata in una nazionale che si è preparata malissimo (le malelingue attribuiscono anche a lei questi problemi - io evito di farlo ma è una domanda da porsi). Ne ha pagato le conseguenze, ma caspita, che impari da questi errori. Dire che rifarebbe tutto e non è colpa di nessuno è orgoglio, ma è anche testardaggine esagerata. E questo dispiace.
Oh, bottom line: un anno fa ha vinto 200 e 400 ai mondiali con tempi che le avrebbero dato due podi. Ha deciso di cambiare allenatore e preparazione da allora, a meno di un anno dalle Olimpiadi. E' arrivata impreparata stando alle sue stesse parole, è peggiorata nettamente come tempi ed addirittura non è arrivata a migliorare il tempo della semifinale sui 200 (mentre stando sempre alle sue parole, si aspettava un miglioramento di un secondo, ma sempre stando a lei, è arrivata così fuori condizione che non ne aveva). Che vogliamo fare? Dobbiamo stare zitti anche davanti a peggioramenti evidenti, ad ammissioni di colpa?
Qui nessuno (spero) dice che sia una sopravvalutata o che pensi solo alle copertine. Ma ha dimostrato di non saper gestire un anno olimpico e probabilmente chiuderà la sua carriera con un palmares olimpico assolutamente non degno del suo talento e del suo dominio in questi anni. E questo non merita dispiacere e critiche per come abbia affrontato questa stagione?