Leviathan ha scritto: ↑29/04/2024, 13:04
Gerry domanda, visto che in questa tua riforma non ci sono le squadre B e non è previsto alcun draft come porteresti allo sviluppo e lancio di giovani giocatori nelle prime squadre? Alla fine in Italia mancano giovani di alto livello a differenza della Francia. Forse è ora che posti anche il paragrafo "giovani".
Perché non si sviluppano i giovani in Italia (che in parte è pure un falso mito eh)? Perchè le società professionistiche non hanno l'interesse (parola chiave) ad essere azienda ed a ragionare in termini economici, ovvero con una visione di sistema che ha come obiettivo lo sviluppo e la crescita tramite l'unico strumento che può alimentarli: il profitto.
In serie A si fanno sommergere dai debiti e poi aspettano il fondo fallimentare.
Dalla serie B in giù sono nella migliore delle ipotesi speculazioni finanziarie, edilizie o strumento autoreferenziale per fare carriera addirittura anche politica (qualcuno da Potenza può darci un affresco recente
); nella peggiore sono solari forme delinquenziali di riciclaggio.
Ed il calcio a qualsiasi livello sembra quasi compiacersi nel definirsi strutturalmente in perdita, col generoso mammasantissima di turno che "mette mano al portafoglio" per il suo popolo, non accorgendosi o fingendo di non accorgersi che ciò affossa ogni sua velleità di crescita e che intanto caso mai permette il lavaggio di denaro sporco pagando giocatori e procuratori.
Cambiando il paradigma, imponendo con algoritmi tecnici l'impossibilità di essere in perdita, non serve nemmeno intervenire e non hanno senso pure le squadre B. Il modello sarebbe automaticamente sano.
Il know how del modello di gioco si genererebbe nelle giovanili (cantera Barca).
Lo scouting diventerebbe finalmente interessante anche nelle serie minori, che sarebbero campionati di enorme tasso tecnico.
L'hub di riferimento per i prestiti sarebbe infinito: la Juventus, per esempio, potrebbe indifferentemente mandare in prestito tra Serie B, C e D i propri giocatori all'Asti, alla Biellese, all'Alessandria, al Novara, al Casale, alla Pro Vercelli, generando coesione e collaborazione su lungo periodo. La tua Atalanta può farlo con Como, Varese, Pavia, Mantova, Lecco, Fanfulla.
Con 120 squadre professionistiche sane, lo sviluppo dei giovani diventa una necessità che valorizza ogni singolo interesse in gioco: quello del giovane, quello della squadra proprietaria del giovane e quello della squadra utilizzatrice del giovane.