(ed è pure riuscito a farsi pagare)
Weinstein, Spacey, Brizzi...
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
And the winner is Kevin Spacey (cit.)
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
è un video strano quello di Spacey, e immagino che il suo intento fosse proprio quello di lasciare domande aperte e distogliere un po' l'attenzione
Non si capisce se è solo una difesa utilizzando il personaggio di FU, se è un trailer di una stagione autoprodotta di House of Cards, se è un "sto ritornando ricordatevi che sono sempre io" o un misto delle precedenti.
Però è geniale
You never actually saw me die, did you?
Non si capisce se è solo una difesa utilizzando il personaggio di FU, se è un trailer di una stagione autoprodotta di House of Cards, se è un "sto ritornando ricordatevi che sono sempre io" o un misto delle precedenti.
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
https://www.mondofox.it/2019/02/22/woody-allen-in-spagna-le-riprese-del-suo-nuovo-film/
Dopo un isterismo di massa durato mesi, forse forse qualcuno nel mondo comincia a rinsavire.
Tocca constatare che anche stavolta la "vecchia" Europa si dimostra più assennata della bigottissima e ipocrita Hollywood.
Incrociamo le dita.
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
E aspettiamo quello che ha finito di girare per Amazon ma che non vogliono distribuire...
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Anche Brizzucciobbbello ieri è tornato in sala con "In modalità aereo", commedia delle sue con Ruffini e la Placido.
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
...al servizio delle Iene non è che ne sia uscito proprio così bene
"Se avevi bisogno di una yarda, Mike te ne dava due. Se avevi bisogno di vincere una partita, Mike era l'uomo giusto per te..."
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
il problema del servizio delle iene è chi guarda il servizio delle iene.
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere
30.11.2016darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Che la possano romanzare un po' va bene, è televisione.
Che paghino o spingano una decina di ragazze diverse a descrivere quello che ha fatto, dicendo chiaro nome e cognome di un personaggio del genere col rischio di essere trascinati tutti in tribunale anche no. Le ragazze in questione erano anche a volto oscurato, quindi non esiste neanche la possibilità che l'abbiano fatto per fama.
Poi se pe te sono dementi loro e dementi chi li guarda pace. Testa sotto la sabbia e andare
Che paghino o spingano una decina di ragazze diverse a descrivere quello che ha fatto, dicendo chiaro nome e cognome di un personaggio del genere col rischio di essere trascinati tutti in tribunale anche no. Le ragazze in questione erano anche a volto oscurato, quindi non esiste neanche la possibilità che l'abbiano fatto per fama.
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Intanto l'accusatore del bar di Spacey, la cui storia già pareva assurda, ha ritirato le accuse (lato civile) pare
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Si la notizia é uscita su fonti molto attendibili proprio ieri. I pareri dicevano che a seguito del ritiro delle accuse dovrebbe chiudersi anche la vincenda penale.
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Difficile anche commentare.
Il boldato è agghiacciante ma non è neanche la cosa più grave di una simile produzione.
Ogni giorno che passa gli attori che non hanno ceduto a questa continua ondata di fango e hanno rinnovato la loro vicinanza ad Allen sembrano sempre più degli eroi.
Hbo ha realizzato una serie su Woody Allen e Mia Farrow
Negli anni Novanta, (più precisamente nel 1992), il celebre processo Woody/Mia, dovuto alle accuse che l’attrice Mia Farrow aveva intentato contro l’ex marito Woody Allen – per aver compiuto abusi sulla loro figlia adottiva Dylan – entrò definitivamente nella cultura di massa. Il regista venne poi prosciolto dalle accuse, ma quella storia è finita più volte al centro di libri e di articoli (in quelli di Ronan Farrow per esempio, fratello di Dylan, e anche in A proposito di niente di Woody Allen, ma solo con qualche accenno). Ora è diventata il soggetto di una nuova docu-serie di Hbo che dal 21 febbraio andrà in onda negli Stati Uniti, suddivisa in 4 puntate: Allen v. Farrow.
Stando a quanto riporta Variety, che ne ha già fatto una recensione, sembra che l’opera sia sbilanciata in favore di Mia Farrow e della figlia, e che non ci sia sufficiente spazio per tesi a favore di Allen: «Qui Mia potrà dire la sua, ma quasi in completa assenza di pareri diversi», scrivono. E infatti nel trailer appare l’attrice che dice qualcosa come «non potevo crederci», e si sente la voce di Dylan, «non importa quello che pensate di sapere: è solo la punta dell’iceberg». La serie, realizzata come un documentario classico, senza ricostruzioni ma solo con materiale d’archivio e interviste di stampo giornalistico (tra cui proprio a Ronan, autore tra l’altro degli articoli per il New Yorker che hanno contribuito a smascherare il produttore Harvey Weinstein per i suoi reati sessuali), raccoglie numerose voci, ma solo “pro Mia”. Tra queste, quella dell’avvocato dell’accusa, Frank Maco, mentre non compare né il legale di Woody Allen, né Woody stesso, né l’attuale moglie Soon-Yi, figlia adottiva di Mia Farrow e dell’ex-marito di lei, André Previn, con cui il regista ha iniziato una relazione nei primi anni Novanta.
Il motivo della loro assenza sarebbe proprio la matrice accusatoria della serie, che secondo Variety rivaluterebbe anche l’intera opera filmica di Allen in considerazione di quelle accuse, anche se cadute. I registi Kirby Dick e Amy Ziering, hanno infatti scelto di focalizzarsi solo su Dylan e Mia, con un modo piuttosto «enfatico di raccontare le vicende», scrive Variety. Già dall’inizio compare Mia Farrow. Afferma: «Allen è stato il grande rimpianto della mia vita».
https://www.rivistastudio.com/serie-all ... Y4OPPH4I7c
Il boldato è agghiacciante ma non è neanche la cosa più grave di una simile produzione.
Ogni giorno che passa gli attori che non hanno ceduto a questa continua ondata di fango e hanno rinnovato la loro vicinanza ad Allen sembrano sempre più degli eroi.
Hbo ha realizzato una serie su Woody Allen e Mia Farrow
Negli anni Novanta, (più precisamente nel 1992), il celebre processo Woody/Mia, dovuto alle accuse che l’attrice Mia Farrow aveva intentato contro l’ex marito Woody Allen – per aver compiuto abusi sulla loro figlia adottiva Dylan – entrò definitivamente nella cultura di massa. Il regista venne poi prosciolto dalle accuse, ma quella storia è finita più volte al centro di libri e di articoli (in quelli di Ronan Farrow per esempio, fratello di Dylan, e anche in A proposito di niente di Woody Allen, ma solo con qualche accenno). Ora è diventata il soggetto di una nuova docu-serie di Hbo che dal 21 febbraio andrà in onda negli Stati Uniti, suddivisa in 4 puntate: Allen v. Farrow.
Stando a quanto riporta Variety, che ne ha già fatto una recensione, sembra che l’opera sia sbilanciata in favore di Mia Farrow e della figlia, e che non ci sia sufficiente spazio per tesi a favore di Allen: «Qui Mia potrà dire la sua, ma quasi in completa assenza di pareri diversi», scrivono. E infatti nel trailer appare l’attrice che dice qualcosa come «non potevo crederci», e si sente la voce di Dylan, «non importa quello che pensate di sapere: è solo la punta dell’iceberg». La serie, realizzata come un documentario classico, senza ricostruzioni ma solo con materiale d’archivio e interviste di stampo giornalistico (tra cui proprio a Ronan, autore tra l’altro degli articoli per il New Yorker che hanno contribuito a smascherare il produttore Harvey Weinstein per i suoi reati sessuali), raccoglie numerose voci, ma solo “pro Mia”. Tra queste, quella dell’avvocato dell’accusa, Frank Maco, mentre non compare né il legale di Woody Allen, né Woody stesso, né l’attuale moglie Soon-Yi, figlia adottiva di Mia Farrow e dell’ex-marito di lei, André Previn, con cui il regista ha iniziato una relazione nei primi anni Novanta.
Il motivo della loro assenza sarebbe proprio la matrice accusatoria della serie, che secondo Variety rivaluterebbe anche l’intera opera filmica di Allen in considerazione di quelle accuse, anche se cadute. I registi Kirby Dick e Amy Ziering, hanno infatti scelto di focalizzarsi solo su Dylan e Mia, con un modo piuttosto «enfatico di raccontare le vicende», scrive Variety. Già dall’inizio compare Mia Farrow. Afferma: «Allen è stato il grande rimpianto della mia vita».
https://www.rivistastudio.com/serie-all ... Y4OPPH4I7c
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Re: Weinstein, Spacey, Brizzi...
Conosco poco o niente la storia. Si tratta di accuse rivelate false?
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere
30.11.2016darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione