Intanto guai in paradiso, alla 12sima circoscrizione (dove mi pregio di abitare) sono mesi che è tutto bloccato, anche la banalissima riparazione delle strade post diluvio che qualsiasi amministrazione ha garantito senza alcun problema e in tempi più che accettabili.
Mi chiedevo il perchè. Eccolo.
http://roma.corriere.it/notizie/politic ... f21a.shtml
Dimissioni rabbiose, pentimenti pubblici e valzer di poltrone. Il secondo anno di vita delle giunte grilline nei municipi della Capitale è segnato da fughe e parlamentini trasformati in teatri di faide interne al M5S. Sono salite a ben 40 le «stelle» cadute in 12 municipi, un viavai continuo di assessori e consiglieri (esclusa Ostia, al voto a novembre). Quasi un raddoppio rispetto ai primi mesi di rodaggio. Diaspora simile a quella del Campidoglio, ma motivata da Virginia Raggi per la «mancata condivisione del programma» da parte degli assessori: «Se gli va stretto, giusto cacciarli», spiega la sindaca che promette: «E continuerò a farlo». Intanto nel Municipio VIII (Garbatella) finita la giunta con la frattura del mini-sindaco Paolo Pace con il Movimento, salta l’election day: si voterà tra il 15 aprile e il 15 giugno.
Intanto ha le ore contate il III, feudo di Roberta Lombardi: a Montesacro la sua ex assistente, la presidente Roberta Capoccioni è appesa a una sfiducia imminente dopo la fuga di 4 consiglieri e la perdita pure della presidenza dell’aula, andata a Fratelli d’Italia. E c’è pure la sfida tra i sostenitori della Lombardi e quelli della Raggi con i secondi, guidati dalla dissidente Francesca Burri che per prima ha segnalato la parentopoli nel Municipio (assessora è Giovanna Tadonio, compagna di Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale). E già avevano lasciato i titolari di Mobilità e Sociale.
Venti di tempesta anche al XII, dove la presidente Silvia Crescimanno – moglie di Daniele Diaco, a capo della commissione comunale ambiente – fa fatica a tenersi la giunta. Già 5 i cambi: via dal Sociale Monica Rossi dentro Andrea Venuto che poi lascia la poltrona a Paolo D’Eugenio. Ma non è finita. Cambio di casacca per Francesca Grosseto passata a FdI, e saluti anche dalla consigliera Anna Maria Gabrielli. Tra i problemi esplosi quello del presidente dell’aula, Massimo Di Camillo, contestato perché titolare di un nido convenzionato col Comune. Nella querelle perse il ruolo di capogruppo stellato la portavoce Francesca Benevento critica anche con il collega Fabrizio Tassini (che studia in Spagna per mesi, ma ancora in carica da consigliere). Per ricucire gli strappi, deve intervenire addirittura Raggi.
Clima pesante al Portuense: nell’XI lascia passando al Misto il grillino Mirko Marsella che si sente «emarginato» da M5S (perché critico verso «i padroni del territorio»): per lui insulti e addirittura minacce di morte. Ancora mal di pancia poi per l’ennesimo cambio alla Scuola: al terzo tentativo vince l’incarico Maria Rosaria Porfido, moglie però di un candidato alle Regionarie. Nel municipio della sindaca, il XIV, il corto circuito è al Bilancio: la neo-assessora Erika Del Prete dura appena 4 mesi. E il presidente Alfredo Campagna, fedelissimo della Raggi, è nel mirino anche per possibili conflitti di interesse, segnalati dal dem Julian Colabello. Problemi di doppi incarichi in sintesi: assessore all’Urbanistica e presidente dei Lavori pubblici (Michele Menna e Fabrizio Salamone) ma insieme soci di uno studio d’architetti, più ex assessore e consigliera (Carlo Cini e Sara Pompili) soci di una coop e partecipanti a un bando municipale. Al Tiburtino ha perso il posto l’assessore Alessandro Pirrone per lo schiaffo dato al collega stellato Domenico Milano, pure lui ha abdicato dalla commissione Cultura, seguito a ruota da Claudia Nastrucci (Ambiente). Problema quote rosa al XIII (tra varie defezioni e il salto della grillina Isabel Giorgi a FdI): la presidente Giuseppina Castagnetta ha sostituito la titolare all’Ambiente Francesca Cajani con Emanuele Penna. E ancora: al XV ha sbattuto la porta Ignazio Squillante, consigliere M5S ma anche residente del palazzo di Ponte Milvio crollato, che visto il mancato aiuto del Comune agli sfollati, si è dimesso. La lotta per la sopravvivenza proseguirà altri 3 anni.