aeroplane_flies_high ha scritto: ↑16/12/2017, 13:12
perchè abolizione dell'art. 18 dov'era nel programma pd del 2013?
cioè meglio votare chi ha raccontato balle finora, dicendo che chi non ha mai governato probabilmente sta raccontando balle...
sindrome di stoccolma!
Allora, sull'affidabilità dei vari partiti possono risponderti gli iscritti che eventualmente frequentino il forum, io ho una aspettativa piuttosto bassa in merito.
Premesso ciò, il PD le elezioni del 2013 non le ha vinte, c'erano a guidarlo quelli che ora sono usciti e sono Liberi e Uguali, Renzi le primarie le aveva perse e faceva il sindaco di Firenze, è diventato segretario proprio perché, evidentemente, c'era voglia di rottamare quel gruppo dirigente, ed è diventato segretario con un programma totalmente diverso da quello di Bersani, quindi per forza ha fatto cose diverse da quelle indicate nel programma del 2013 (che non significa che a mio parere abbia governato bene, anzi, penso esattamente l'opposto).
Per quanto mi riguarda, nel 2013 non ero certo filo PD, tutt'altro.
Ero incuriosito da Renzi, perché le varie Leopolda mi parevano un buon incubatore di idee, ma è molto che non lo sono più per nulla, vista la prova dei fatti, anche se probabilmente sono deluso per motivi specularmente opposti ai tuoi.
Premesso questo, che quindi mi guardo bene dal provare in qualsiasi modo a difendere Renzi ed il PD, hai toccato proprio un punto critico.
DI Maio sta parlando spesso di Flexicurity, a Cernobbio ha espressamente parlato, di fronte ad una platea competente in materia e che quindi sapeva cosa stava dicendo, di modello Rajoy anche per il mercato del lavoro.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/0 ... a/3838818/
http://formiche.net/2017/09/22/di-maio- ... -germania/
Qui un commento ad una proposta di Pietro Ichino ed una intervista su La 7 della senatrice pentastellata Catalfo, una delle autrici della legge sul reddito di cittadinanza (nome sbagliato per una proposta non del tutto disprezzabile):
http://www.beppegrillo.it/2014/05/schiavimai.html
http://www.la7.it/coffee-break/video/ca ... 016-173650
Ho dato una scorsa qui, ma non aiuta affatto a capire dove si voglia andare a parare.
http://www.movimento5stelle.it/programma/lavoro.html
Se qualcuno avesse più notizie su quanto postato sopra ne sarei grato.
Cosa è la flexicurity?
Copio ed incollo le prime righe della definizione data dal sito dell'ambasciata della Danimarca, uno dei primi paesi ad applicarla e quello che l'ha applicata in modo più convinto:
Composto dalle parole inglesi flexibility e security, il termine coniuga il concetto della facilità con cui le imprese possono assumere e licenziare i dipendenti con quello del sostegno ai lavoratori che perdono l’impiego.
http://www.ambcopenaghen.esteri.it/reso ... curity.pdf
su questo sito:
http://www.ambcopenaghen.esteri.it/amba ... naghen/it/
quindi facilità a licenziare unita a tutela del lavoratore che perde il posto di lavoro.
Qui il pacchetto di riforme Rajoy, in cui io a dire il vero vedo molta flessibilità e poca sicurezza, probabilmente perché la sicurezza va pagata e non c'erano soldi, resta però un pacchetto non certo favorevole al lavoratore:
https://www.eurofound.europa.eu/observa ... ket-reform
Qui una sintesi de Il Post:
http://www.ilpost.it/2012/02/11/la-rifo ... in-spagna/
Bene: flexicurity significa licenziamenti relativamente facili e tutela del lavoratore, non del posto di lavoro. Di Maio dice di voler ripristinare l'articolo 18 per le imprese con più di 15 dipendenti, ma a Cernobbio ha anche detto di avere come modello il governo Rajoy e di voler implementare la flexicurity. Due affermazioni in contrasto, non è possibile applicarle entrambe. Curioso che per parlare di affidabilità di un partito si parli proprio di M5S e proprio di questo aspetto.
Per altro, come detto tante volte, a me il modello Rajoy sul lavoro preoccuperebbe non poco, ma una flexicurity alla danese non spiacerebbe affatto, sarebbe un deciso passo avanti rispetto all'attuale sistema. Fra l'altro il modello danese costa meno del 2% di pil il più del nostro, se davvero Di Maio vuole tagliare le spese di una cinquantina di miliardi i fondi ci sarebbero pure. Ma il modello danese prevede licenziamenti relativamente facili, nessuna cassa integrazione, nessun sussidio di disoccupazione, ma un sistema di reddito mimino per chiunque sia disoccupato (sia iscritto ai centri per l'impiego ed abbia lavorato un minimo negli ultimi 3 anni), con un sussidio unico inizialmente elevato che cali nel giro di tre anni, erogazione di formazione esclusivamente in settori in cui ci sia richiesta di lavoro ed un sistema di centri per l'impiego efficienti e piuttosto differenti dai nostri, per implementarlo servirebbe una vera e propria guerra con la CGIL e forse anche con altre sigle sindacali.
Ecco, non sono certo un sostenitore di Renzi, ma fossi un sostenitore del M5S starei molto attento a criticarlo proprio sull'aspetto della flessibilità...