ma a quanto pare non è il solo a pensarla così.
temo che i renziani siano tutti concordi con questa scelta.
Bluto Blutarsky ha scritto: ↑30/11/2017, 11:17 Fatto salvo tutto questo, e passando al tuo quote, secondo me sopravvaluti enormemente due cose:
1) La natura umana. E l'effetto corruttore che il potere ha sulle persone, anche su quelle fin lì integre. Non sto a fare un elenco di quelli che nella storia non solo d'Italia sono partiti come rivoluzionari e si sono ritrovati reazionari, li sai anche tu. È facile essere integri quando il massimo del reato che puoi commettere è il divieto di sosta o giù di lì. E se è vero che anche i 5s meritano lo stesso credito degli altri, personalmente quando vedo uno che si arroga la patente di onestà comincio a ricoprirmi di bolle.
2) L'integrità del sistema Grillo-Casaleggio. Le magagne di Grillo le conosciamo da tempo, non lo consideravo minimamente un esempio di etica nemmeno quando andavo ai suoi spettacoli e per due ore ridevo di gusto. La Casaleggio associati è una nebulosa più difficile da comprendere, ma tant'è. Ma trovo ardito dire che il movimento ha gli anticorpi per scongiurare i rischi della malapolitica, quando l'iscritto al movimento che a oggi ha più potere ha firmato un contratto che rimanda la sua azione politica a una società privata. Basterebbe questo per considerarli invotabili da tutti coloro che hanno un minimo di percezione di cosa dovrebbe essere la politica.
Gerry Donato ha scritto: ↑30/11/2017, 12:39Bluto Blutarsky ha scritto: ↑30/11/2017, 11:17 Fatto salvo tutto questo, e passando al tuo quote, secondo me sopravvaluti enormemente due cose:
1) La natura umana. E l'effetto corruttore che il potere ha sulle persone, anche su quelle fin lì integre. Non sto a fare un elenco di quelli che nella storia non solo d'Italia sono partiti come rivoluzionari e si sono ritrovati reazionari, li sai anche tu. È facile essere integri quando il massimo del reato che puoi commettere è il divieto di sosta o giù di lì. E se è vero che anche i 5s meritano lo stesso credito degli altri, personalmente quando vedo uno che si arroga la patente di onestà comincio a ricoprirmi di bolle.
2) L'integrità del sistema Grillo-Casaleggio. Le magagne di Grillo le conosciamo da tempo, non lo consideravo minimamente un esempio di etica nemmeno quando andavo ai suoi spettacoli e per due ore ridevo di gusto. La Casaleggio associati è una nebulosa più difficile da comprendere, ma tant'è. Ma trovo ardito dire che il movimento ha gli anticorpi per scongiurare i rischi della malapolitica, quando l'iscritto al movimento che a oggi ha più potere ha firmato un contratto che rimanda la sua azione politica a una società privata. Basterebbe questo per considerarli invotabili da tutti coloro che hanno un minimo di percezione di cosa dovrebbe essere la politica.
Sul punto 1 dici una cosa sacrosanta, ma quello è un ragionamento che fa con ossessione qualsiasi grillino, è quasi uno dei primi punti fermi del loro manifesto programmatico. Di Battista per esempio ripete sempre il concetto che "il politico è il mestiere che si fa peggio quando si diventa professionisti" e che un sacco di gente per bene entrata per fare del bene in politica si è trovata sovrastata dal sistema come dici anche tu perfettamente.
La loro patente di onestà per me è legittimata dagli anticorpi che oggettivamente io ravviso, nello specifico di questo problema la regola dei due mandati e, per quanto solo simbolico, la tassatività sulla restituzione di parte degli stipendi, il rendiconto delle diarie e la rinuncia ai finanziamenti pubblici, tutte cose certificate che per altro sono costate espulsioni, e che nel dibattito politico vengono talvolta addirittura manipolate da chi invece quei soldi prende fino all'ultimo centesimo, che rinfacciano loro di tagliarsi troppo poco.
Capisci perché poi il 30% arriva in un attimo.
Sul punto 2 sfondi pure una porta aperta, ma non nei termini che poni tu, e replico in parte anche a @Paperone.
L'idea di regole per cui vieni sbattuto fuori se non rispetti il programma o appunto non restituisci i soldi o non rispecchi i valori del Movimento o emergono elementi inaccettabili a prescindere dai processi o arrivi a condanna, per me funziona eccome ed anzi è aberrante che gli altri partiti nemmeno la prendano in considerazione.
Non solo non mi disturbano il contratto firmato ed il codice etico, ma anzi li trovo fondamentali.
Il problema però su cui insisto da sempre è che se tu vivi di regole ma ti scrivi male o applichi in modo incoerente ad orologeria queste regole, sei ugualmente pericoloso (anzi forse pure di più) rispetto a chi quelle regole nemmeno prende in considerazione.
Non puoi permetterti anche solo il dubbio che qualcuna di quelle regole valga per uno e non valga per l'altro, ed invece loro nell'essenza amatoriale di Casaleggio e Grillo (sopravalutatissimi da chi come te ravvisa la setta o l'eminenza grigia con algoritmi per condizionare le nostre menti ) fanno un disastro dietro l'altro e mettono di continuo toppe (vedi codice etico scritto ad hoc o il comitato dei tre saggi) alle loro manchevolezze gravi ed alla loro improvvisazione.
Io al momento non voto 5 stelle (ma non si sa mai, l'ho sempre detto) non certo perché Di Maio è ignorante o perché sono tutti incompetenti o perché Raggi ci mette un anno a capirci qualcosa e governa male, ma perché i contenuti dei contratti sono insufficienti per scongiurare un'applicazione coerente e credibile dell'azione sanzionatoria e perché Grillo mi viene a dire l'abominevole "fidatevi di me" sul caso di Genova, che è nettamente il punto più basso della loro esperienza politica.
Altro che le incoerenze sul programma o i cambi di linea, che altro non sono che pura e semplice politica, presente da Giolitti a Renzi senza eccezioni. E che anzi per me sono costante segnale di loro crescita e potenziale affidabilità amministrativa.
darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere
30.11.2016darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione
Gerry Donato ha scritto: ↑30/11/2017, 12:39
Io al momento non voto 5 stelle (ma non si sa mai, l'ho sempre detto)