mani, ne abbiamo?
C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
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- Luca79
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Re: C'era una volta il Cinema
Ieri sera ho visto Me before You. Toccante.
19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra
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Re: C'era una volta il Cinema
...e la Clarke è brava, altro che storie
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Re: C'era una volta il Cinema
Segnalo una lettura estiva per gli appassionati:
L'occhio del regista di Laurent Tirard
Non l'ho ancora finito ed è uno dei libri più interessanti che abbia letto finora sul cinema. Interviste brevi, e sempre con le stesse domande sostanzialmente, a 25 grandi registi contemporanei, da Kitano e Woody Allen a Pollack, Cronenmberg, Scorsese, Von Trier, Burton, Bertolucci...
Tutti danno la loro personale visione del cinema, di come lavorano, di come sono arrivati a essere quello che sono etc.
Veramente molto interessante, si riesce a trovare punti in comune o agli antipodi sul modo di intendere tantissime cose, c'è poca fuffa e si parla solo di Cinema.
Le interviste risalgono a fine anni 90, quindi mancano un po di film più recenti, ma è un dettaglio più che trascurabile.
Curiosità: i registi che vengono nominati più spesso da tutti quanti gli intervistati sono 2: Hitchcock e Fellini
Consigliatissimo se non l'avete ancora letto.
L'occhio del regista di Laurent Tirard
Non l'ho ancora finito ed è uno dei libri più interessanti che abbia letto finora sul cinema. Interviste brevi, e sempre con le stesse domande sostanzialmente, a 25 grandi registi contemporanei, da Kitano e Woody Allen a Pollack, Cronenmberg, Scorsese, Von Trier, Burton, Bertolucci...
Tutti danno la loro personale visione del cinema, di come lavorano, di come sono arrivati a essere quello che sono etc.
Veramente molto interessante, si riesce a trovare punti in comune o agli antipodi sul modo di intendere tantissime cose, c'è poca fuffa e si parla solo di Cinema.
Le interviste risalgono a fine anni 90, quindi mancano un po di film più recenti, ma è un dettaglio più che trascurabile.
Curiosità: i registi che vengono nominati più spesso da tutti quanti gli intervistati sono 2: Hitchcock e Fellini
Consigliatissimo se non l'avete ancora letto.
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Re: C'era una volta il Cinema
I see what you did there.PENNY ha scritto: ↑09/08/2017, 9:26 Non l'ho ancora finito ed è uno dei libri più interessanti che abbia letto finora sul cinema. Interviste brevi, e sempre con le stesse domande sostanzialmente, a 25 grandi registi contemporanei, da Kitano e Woody Allen a Pollack, Cronenmberg, Scorsese, Von Trier, Burton, Bertolucci...
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Re: C'era una volta il Cinema
"Come cacchio si scriverà Cronenberg? Cerco su google e copio incollo in un attimo? O me la tento e vediamo come va? D'altro canto non c'è più Dazed, chi lo noterebbe? Su 25 registi proprio lui devo andare a nominare...In tutto questo tempo che ci penso sarei potuto andare su google e controllare anzichè stare a pensarci come un idiota. Vabbè sticazzi me la tento, meglio lui che Jarmush..."
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SafeBet ha scritto: I see what you did there.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto ieri su Sky Passengers. A parte la presenza della Lawrence per me film brutto.
Idea carina all'inizio, fai finta di trascurare alcune cose nella prima parte, ma nella seconda parte diventa davvero ridicolo sinceramente. Alcune cose sembrano proprio create da sceneggiatori ubriachi, sinceramente.
Idea carina all'inizio, fai finta di trascurare alcune cose nella prima parte, ma nella seconda parte diventa davvero ridicolo sinceramente. Alcune cose sembrano proprio create da sceneggiatori ubriachi, sinceramente.
- Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
Ho visto anche io The Neon Demon, alla fine la sufficienza mi sento di dargliela.
Trama quasi inconsistente, horror idem (5 minuti max), però è ben fatto, curato, ottime immagini. Dovessi però votare solo la trama sarebbe nettamente insufficiente.
Concordo con Bluto: Keanu?
Trama quasi inconsistente, horror idem (5 minuti max), però è ben fatto, curato, ottime immagini. Dovessi però votare solo la trama sarebbe nettamente insufficiente.
Concordo con Bluto: Keanu?
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Re: C'era una volta il Cinema
Anche tu.
Cedi al lato oscuro della Forza. Convertiti e denigra la sufficienza. W l'estetismo e vaffanculo i mallopponi di script alla Machiavelli.
Cedi al lato oscuro della Forza. Convertiti e denigra la sufficienza. W l'estetismo e vaffanculo i mallopponi di script alla Machiavelli.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto su Netflix, per chi interessasse, City of Tiny Lights.
Son andato avanti nonostante recensioni un po' tiepide e contrastanti sul web, per via della presenza di Riz Ahmed. E alla fine della visione non posso che star un po' nel mezzo tra chi su Rotten Tomatoes si lancia in 99% e chi piazza invece un 2/10 su IMDB.
È un discreto/buon prodotto. Un noir/thriller ambientato fra le luci notturne, raggi solari che filtrano all'alba, insegne al neon e vetrine illuminate a giorno di una Londra periferica. Come atmosfera per settare i toni quindi ci siamo, lontani dell'epicentro finanziario, la Londra multi-etnica e dei sobborghi prende vita. Tematiche d'integrazione, rigetto, stereotipi razziali sono parte integrante dello sfondo su cui viene costruita la narrazione.
Riz Ahmed fa la parte dell'investigatore privato che viene contattato per un caso di prostituta scomparsa e, come oramai mi è capitato di veder spesso (Lo Sciacallo, The Night Of, etc.) si cuce addosso la parte in modo perfetto. Il film si può dire tranquillamente che sia retto dalla sua performance che anche a sto giro è positiva nell'interpretare un personaggio schivo, ermetico, in bilico tra i fantasmi del passato e il domani. Insomma, lui promosso.
Il resto del film fila via lineare, l'intreccio da noir c'è, ma non è nulla di eclatante, anzi, se si ha affinità con il genere probabilmente è facile anche intuire dove si vada a parare, ma il mix tra l'investigazione e i flashback del passato che poi tanto flashback non sono; anzi saranno una parte bella corposa della vita presente di Tommy (il personaggio di Riz), riesce a tener viva la fiamma dell'attenzione.
Summa finale, happy ending compreso, una gradevole visione. Nulla da far urlare il miracolo, ma neanche da essere bastonato. Un film asciutto che fa il suo.
Son andato avanti nonostante recensioni un po' tiepide e contrastanti sul web, per via della presenza di Riz Ahmed. E alla fine della visione non posso che star un po' nel mezzo tra chi su Rotten Tomatoes si lancia in 99% e chi piazza invece un 2/10 su IMDB.
È un discreto/buon prodotto. Un noir/thriller ambientato fra le luci notturne, raggi solari che filtrano all'alba, insegne al neon e vetrine illuminate a giorno di una Londra periferica. Come atmosfera per settare i toni quindi ci siamo, lontani dell'epicentro finanziario, la Londra multi-etnica e dei sobborghi prende vita. Tematiche d'integrazione, rigetto, stereotipi razziali sono parte integrante dello sfondo su cui viene costruita la narrazione.
Riz Ahmed fa la parte dell'investigatore privato che viene contattato per un caso di prostituta scomparsa e, come oramai mi è capitato di veder spesso (Lo Sciacallo, The Night Of, etc.) si cuce addosso la parte in modo perfetto. Il film si può dire tranquillamente che sia retto dalla sua performance che anche a sto giro è positiva nell'interpretare un personaggio schivo, ermetico, in bilico tra i fantasmi del passato e il domani. Insomma, lui promosso.
Il resto del film fila via lineare, l'intreccio da noir c'è, ma non è nulla di eclatante, anzi, se si ha affinità con il genere probabilmente è facile anche intuire dove si vada a parare, ma il mix tra l'investigazione e i flashback del passato che poi tanto flashback non sono; anzi saranno una parte bella corposa della vita presente di Tommy (il personaggio di Riz), riesce a tener viva la fiamma dell'attenzione.
Summa finale, happy ending compreso, una gradevole visione. Nulla da far urlare il miracolo, ma neanche da essere bastonato. Un film asciutto che fa il suo.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
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Re: C'era una volta il Cinema
preso da un raptus mi son visto una serie di film sportivi di dubbio gusto.
race - il colore della vittoria: come rovinare una storia non rovinabile. didascalico e pesante, non rende giustizia a Jesse owens. titolo italiano da denuncia **/
the program: nulla di nuovo (specie se avete letto il libro di tyler hamilton sugli anni alla us postal), ma si fa guardare. con due attori di livello poteva venirne fuori proprio un bel film ***
concussions - zona d'ombra: non mi aspettavo nulla di buono, lo ammetto. anche questo è eccessivamente didascalico, con punte di manicheismo quasi insotenibili. però will smith lavora bene dui mestiere, e la storia alla fine viene fuori. interessante anche per i non appassionati ***
poi sono capitato sullo shark weekend e ho visto in serie:
open water: grande idea, svolgimento non sempre all'altezza (anche per lo scarso budget). storia spacciata per vera, ma in realtà quasi integralmente inventata **/
open water 2 - alla deriva: che ancora non ho capito se è un sequel o no. riesce a fare comunque peggio del suo omonimo, se non altro perché in un'ora e mezza di film non compare nemmeno un cazzo di squalo */
bait (in italiano shark): praticamente c'è uno tsunami devastante e diversi personaggi quasi tutti con una storia da raccontare e legami irrisolti rimangono prigionieri in un supermercato pieno d'acqua. solo che dall'oceano insieme all'acqua sono arrivati anche gli squali bianchi. talmente assurdo e pacchiano che mi è piaciuto. a tratti sfiora il ridicolo involontario ***
race - il colore della vittoria: come rovinare una storia non rovinabile. didascalico e pesante, non rende giustizia a Jesse owens. titolo italiano da denuncia **/
the program: nulla di nuovo (specie se avete letto il libro di tyler hamilton sugli anni alla us postal), ma si fa guardare. con due attori di livello poteva venirne fuori proprio un bel film ***
concussions - zona d'ombra: non mi aspettavo nulla di buono, lo ammetto. anche questo è eccessivamente didascalico, con punte di manicheismo quasi insotenibili. però will smith lavora bene dui mestiere, e la storia alla fine viene fuori. interessante anche per i non appassionati ***
poi sono capitato sullo shark weekend e ho visto in serie:
open water: grande idea, svolgimento non sempre all'altezza (anche per lo scarso budget). storia spacciata per vera, ma in realtà quasi integralmente inventata **/
open water 2 - alla deriva: che ancora non ho capito se è un sequel o no. riesce a fare comunque peggio del suo omonimo, se non altro perché in un'ora e mezza di film non compare nemmeno un cazzo di squalo */
bait (in italiano shark): praticamente c'è uno tsunami devastante e diversi personaggi quasi tutti con una storia da raccontare e legami irrisolti rimangono prigionieri in un supermercato pieno d'acqua. solo che dall'oceano insieme all'acqua sono arrivati anche gli squali bianchi. talmente assurdo e pacchiano che mi è piaciuto. a tratti sfiora il ridicolo involontario ***
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto ieri sera Les Ardennes, film drammatico/thriller belga. Acclamato dalla critica a me è piaciuto ma non entusiasmato. Prima parte buona ma che sa di già visto (Brothers). Nella seconda parte si sale di colpi ed il film acquista maggiore personalità, concludendosi con un bel finale.
Consigliato ***
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Re: C'era una volta il Cinema
Ah settimana prossima esce Dunkirk di cui ho letto non benissimo di più.
Hype altino.
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Re: C'era una volta il Cinema
C'è la maratona con Interstellar il 30 agli Space. Molto interessdante.
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Re: C'era una volta il Cinema
Io lo trovai un gran film, con budget irrisorio e sostanzialmente zero azione ti tiene con lui fino alla fine, senza annoiare mai nonostante si possa intuire il finale, merito di regia, recitazione e sceneggiatura di livello sopra la media del genere. L'intero film è sostanzialmente un grande omaggio alla prima parte de "Lo Squalo" spielberghiano, sono lì, sappiamo che prima o poi attaccheranno, gli vediamo per poche frazioni di secondo...solo che nel capolavoro di Steven poi appare anche il bestione e inizia la giostra, qui invece si lascia spazio all'immaginazione e si approfondiscono altri aspetti, e credo sia il modo migliore per rendere l'idea di cosa si potrebbe provare in una situazione estrema come quella.
Sicuramente uno dei miei shark movie preferiti, ma capisco la si possa vedere diversamente e molti so che l'hanno detestato.
Non sapevo neanche ci fosse un "seguito" fino a quando non ho visto il trailer del terzo l'altro giorno https://www.youtube.com/watch?v=gB1F7JdpYOs che esce tra una settimana, e che mi pare abbia preso una deriva poco interessante rispetto all'originalità del primo capitolo, scimmiottando gli innumerevoli pov movie che avrebbero anche preso un attimino ai coglioni.
Staralfur ha scritto: Ah settimana prossima esce Dunkirk di cui ho letto non benissimo di più.
Hype altino.
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Io mi so limitando solo ai titoli delle recensioni in attesa di vederlo, ma oh, la più morigerata è una cosa tipo "Capolavoro epocale che riscrive le regole del Genere", niente di meno