Roma: di sindaci, equini e sospetti

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...
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dreamtim
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 11/08/2017, 14:54

Meanwhile mentre cercavo sui web locale news sul referendum, incappo su questo (su roma today):

Nomine in Giunta, elette M5S escluse dalla 'call' chiedono "gli atti"
Una richiesta di accesso agli atti indirizzata alla sindaca Virginia Raggi per "fare chiarezza" sul procedimento che ha portato alle ultime nomine capitoline. Ad averle mal digerite, tra le fila della base del Movimento cinque stelle romano, sono due consigliere elette nei municipi XII e XV, Francesca Benevento e Luisa Petruzzi, e un'attivista capitolina, Paola Giannone, che nella sua carriera pentastellata è stata coordinatrice di due tavoli tematici. Vogliono vedere i fascicoli relativi alla 'call for interest' con la quale la sindaca ha deciso di sondare la base romana alla ricerca delle competenze adeguate per il ruolo di assessori ai Lavori Pubblici e Politiche Abitative e le manifestazioni di interesse, "con i relativi curriculum, professionali e di attivista M5S", inviate dalle neo assessore Margherita Gatta e Rosalba Castiglione.

Questo è un remake de "l'aereo più pazzo del mondo" con la giunta a prendere il posto dell'apparecchio.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da frog » 11/08/2017, 15:52

dreamtim ha scritto: 11/08/2017, 14:45 Non mi soprende, ma il clima intorno ai banchetti è stato tremendo. Aggressioni, liti, una cappa di pesantezza mai vista in queste lande.
Da un punto di vista meramente politico è una vittoria dei radicali, abili a giocare con la semantica tra privatizzare e liberalizzare.
Resta il fatto che Roma Tpl (le concessioni ci sono sono da una vita) vive e vegeta da anni e costa più dell'Atac per via della mancanza di introiti da bigliettazione, mettere un privato significa veder lievitare i costi del comune (che in ogni caso il carrozzone atac deve continuare a pagarlo) o degli utenti tramite aumenti o cancellazione corse.
Vorrei sapere quanti dei 33mila e passa sanno per filo e per segno cosa hanno firmato, e al netto quante di queste firme non sono il classico impulso di pancia per mera incazzatura. Non si va in paradiso cosi.
Non giocando sulla pancia della gente per rimediare voti.


Per i soli parziali: dopo 14 giorni di oblio, AMA toglie la mondezza dalle mie zone. Stamattina uscendo ho visto 2 commissari dell'azienda con tanto di cartellino e divisa a verificare lo stato dei cassonetti. Straordinerio.

Guarda, non mi rimetto a discutere con te, perché basta leggere questo post per capire quanto tu sia prevenuto nei confronti dei radicali, lascio perdere.
Mi rimetto ad una frase scritta dal solito utente parafulmini Doc :notworthy:


doc G ha scritto: 07/08/2017, 14:50
L'ATAC già assegna a mezzo appalto le corse periferiche, più costose e meno redditizie, ed alcune corse notturne. Gioverà sapere che tali corse, alcune notturne, altre periferiche, altre scomode, costano ALL'ATAC la metà di quelle gestite in proprio. La metà

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Continua pure con le municipalizzate

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 11/08/2017, 16:57

Figurati poi a me che me ne frega delle municipalizzate.
Ho detto che han vinto, e nelle mie parole non c'era alcun tono polemico.
A me piace il confronto se aperto con chi ha idee diverse dalle mie, mi pare tu stia ragionando con gli stessi difetti che imputavi a sinistra.
Se sono prevenuto (e lo sono, se devo essere intellettualmente onesto verso certe figure ) non lo sono certamente coi radicali.
Mi permetto di dire che secondo la mia opinione le informazione fornite nel refendum sono state parziali e abbastanza controverse.
Ovvio che se metto un banchetto che fa capire che se uno firma: non licenziano nessuno (ma come è possibile?), non privatizzano ma liberalizzano
e abbiamo risolto i problemi, la gente firma.
Roma TPL a proposito proprio oggi:
"La municipalizzata dei bus della capitale è stata condannata a saldare il conto aperto da un decennio con Roma Tpl, consorzio privato che le gestisce il 20% delle linee di superficie e che ha mandato un ultimatum: "Pagamento entro 15 giorni o blocchiamo i conti"
Non è che costa la metà, non paga proprio.

Metterla sul discorso che se entra il privato, siamo a posto è un concetto che è morto negli anni novanta.
Siamo partiti a vendere tutto il vendibile post iri e oggi tra vari passaggi di mano non trovi più un azienda italiana che sia italiana.
Se semo venduto tutto. Pure la linea del bus?

Per me l'unica soluzione è il commissariamento puro e semplice e un piano di esuberi e snellimento dei costi.
E un nuovo piano industriale.
Altrove si fa cosi.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 11/08/2017, 17:12

Sul fatto che in certe tratte poi Roma Tpl costi meno di Atac è presto spiegato: appalti vinti al ribasso impossibili da rispettare.
Altro spettro dietro l'angolo.
Porto questo stralcio:
"Fa impressione leggere il disastrato bilancio della società di Costi (Roma Tpl) sapendo che il Comune di Roma sta versando nelle sue casse ben 100 milioni di euro ogni anno, grazie alla gara d’appalto vinta nel 2010 con lo 0,8% di ribasso. Ottocento milioni totali, ai quali si aggiungono alcune commesse extra e un contenzioso praticamente vinto che fanno sfiorare quasi il miliardo di euro.
Eppure, secondo la relazione dei revisori dei conti, la società «attraversa una profonda crisi finanziaria», ha 219 milioni di debiti verso i fornitori e, parola degli stessi, basa la sua sopravvivenza quasi esclusivamente su un contenzioso causato da una diatriba sui chilometri percorsi quando l’azienda si chiamava ancora Tevere Tpl ed era concessionaria dell’Atac. Quest’ultimo, ha visto prevalere la società del presidente Antonio Pompili sia in primo grado che in appello e ora si attende la sentenza della Cassazione, anche se l’ex assessore alla Mobilità, Guido Improta, era sicuro che Atac – e quindi il Comune - possa ancora prevalere. Ma i revisori spiegano anche che “una soluzione delle crisi finanziaria non può prescindere dalla definizione del contenzioso, il cui esito rimane comunque incerto a causa delle opposizioni di controparte”, sottolineando inoltre come la società “ad oggi non si è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo”.


Ripeto: commissariare, chiudere, licenziare (il meno possibile), scorporare le varie direttrici del trasporto come fu fatto negli anni 90,
mandare a casa molte delle sigle sindacali e mettere duri controlli a corse e personale.
Quindi serve un piano aziendale per un azienda che è il cuore di Roma.
E che costa a tutti.
Figurati se poi dobbiamo ripianare i buffi noi di chi vince le gare e poi non ha liquidi.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 11/08/2017, 17:58

Ah e sul discorso "le municipalizzate sono ..."
la colpa va sempre ricordato è anche del cittadino.
La malagestione è ambivalente.
Che prima la sfrutta per avere favori dai politici e poi dare voti, e poi non paga nemmeno i biglietti.
Il problema come dicevo post fa è culturale:
Fonte solo 24ore:
Quello dell'evasione tariffaria. Solo a Roma, caso unico in tutta Europa, i ricavi da biglietti coprono una parte infima dei ricavi. Nel 2015 Atac ha incassato dalla vendita dei ticket 260 milioni su un fatturato di poco meno di un miliardo. Fenomeno antico e mai estirpato. Tanto per dare un'idea dello scandalo dei portoghesi, l'azienda consorella l'Atm di Milano, a parità di fatturato incassa il doppio dalla vendita dei biglietti da viaggio. Fanno in soldoni 250 milioni che di fatto mancano ogni anno alle casse dell'agonizzante azienda capitolina.
Un dato che da solo fa la differenza tra fare gli utili e produrre le perdite. Il dato medio in Europa dice che i ricavi da biglietti valgono circa il 50% del monte ricavi. All'Atac si è distanti chilometri. Si dirà che l'evasione tariffaria è figlia del pessimo servizio offerto. Certo è più di un incentivo a non pagare.
Ma tanto quel che esce dalla finestra, nei conti complessivi, rientra dalla porta. Quel che Atac non riesce a incassare come sarebbe logico in un'azienda normale viene finanziato dal contributo pubblico.

Mi gioco quello che vi pare che buona parte di chi aggredisce gli autisti, dirotta le corse e invoca la fine della gestione comunale il biglietto non lo paga, spesso e volentieri. Pero' dirlo fa brutto, che perdi voti.

Per esperienza personale, quando sono andato coi mezzi a Milano (e tutti pagavano il biglietto) mi sono vergognato, considerando quello che vedo qui.
Quando sono stato a Napoli tra funicolare e metro e ho visto lo stesso e mi sono vergognato il doppio considerando i lughi comuni del romano verso il napoletano. Da noi scavalcano tutti.


Questo lo spot per sensibilizzare:

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=j8RFHXuhOkI[/youtube]

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da frog » 12/08/2017, 8:28

Il quesito è questo:

"Volete voi che a decorrere dal 3 dicembre 2019 Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori, garantendo la salvaguardia occupazionale di chi attualmente svolge il servizio?”

I fiumi di parole non servono, sei a favore ? Vota si, preferisci rimanere allo status quo ? Stai a casa o vota no.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da lelomb » 12/08/2017, 10:17

A me par na paraculata così com'è scritto e basta.
Tipo vuoi l'uovo oggi e la gallina domani?

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da frog » 12/08/2017, 16:28

lelomb ha scritto: 12/08/2017, 10:17 A me par na paraculata così com'è scritto e basta.
Tipo vuoi l'uovo oggi e la gallina domani?

Veramente più che l'uovo oggi c'è questo:

dreamtim ha scritto: 07/08/2017, 17:00
2 mila dipendenti, 1 miliardo e 500 milioni di euro di debito, 80 milioni di rosso nel 2015, un parco automezzi "teorico" di 1.980 veicoli ed effettivo di 1.410, con un'età media di dieci anni e qualche milione di chilometri - un livello di disservizio che non ha eguali in Italia,

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da lelomb » 12/08/2017, 16:43

Si ma se leggi il quesito dove sta il risanamento, se vuoi garantire la salvaguardia occupazionale?
Perché gli esuberi non saranno il primo problema, ma non escono dalla top3 e una situazione così non la risolvi senza tagliar coi forbicioni il più possibile diversi capitoli di spesa fra cui il personale. Quindi sto quesito cosi come è posto tende parecchio all'utopia

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 12/08/2017, 19:23

Oh questo è il punto.
Il quesito non sta in piedi, è il classico meccanismo per cui prometti di semplificare come non mai un problema che sta facendo impazzire tutte le varie amministrazioni promettendo che non licenziano nessuno e facendo credere che con i bandi arriva la soluzione.
E infatti chi deve capire, ha capito benissimo. I dipendenti Atac hanno rovesciato più di un banchetto.
E' un favore ad imprese che spingono per entrare.
Bisogna finire di fare i voti di pancia, le cose vanno analizzate e scevrate per bene.

Se vuoi risanare devi fare un piano industriale non un quesito refendario.
Mi devono portare soluzioni, non referendum.
E il piano prevede per forza: licenziamenti (purtroppo), possibile demansionamento di buona parte del personale ammistrativo, scorporo della rete.
Aumento dei biglietti, ingenti lavori di rifacimento dei mezzi e della strutture che forniranno altro disagio.
Insomma: lacrime e sangue. Quando ce li freghi a dire ste cose?
E significa che non vincerai le prossime 4/5 elezioni.
i 5 stelle non lo faranno molto probabilmente.
Ad oggi l'unico a fare un piano simile è stato Rutelli negli anni 90. E non ho mai associato a Rutelli il termine buon politico.
Ma in confronto a questi è mandrake.
Io da romano voglio un azienda che gestisca il comune con un autista romano e laziale, efficace che garantisca un servizio decente, fornisca occupazione e che il privato non veda manco col binocolo.
Possibilmente usata dai romani e non sfruttata e strizzata e poi buttata come un fazzoletto marcio.

Ed un fatto che quasi tutte le privatizzazioni si sono rivelate un disastro.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Jakala » 12/08/2017, 20:43

dreamtim ha scritto: 12/08/2017, 19:23 Ed un fatto che quasi tutte le privatizzazioni si sono rivelate un disastro.
Boom.

Il problema di queste discussioni è che tu guardi il tutto con occhio comunista e frog con un occhio ultra liberista.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da frog » 13/08/2017, 10:09

Vi sfugge il punto per il quale viene indetto il referendum. Ora come ora chi governa può bypassare le gare in base a quanto prescrive la legge, se passasse il referendum sarebbe obbligato a farlo.
Dai non è cosi difficile da capire, poi fateci pure tutta la dietologia di questo mondo se volete.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da doc G » 13/08/2017, 18:24

DIciamo una cosa: quando ci sono monopoli naturali (vedi reti, metro, linee ferroviarie, acquedotti) sono molto scettico sulle privatizzazioni, ma non è detto che per forza l'ente proprietario debba anche essere il gestore, si potrebbe tranquillamente prevedere un appalto (che, a seconda del tipo di servizio e degli investimenti da compiere, vada da uno a cinque anni). Inutile stare a pensare a soluzioni del genere quando un ente più o meno funziona, si potrebbe però scegliere una soluzione del genere quando occorre risolvere una situazione negativa incancrenita.
Come si pensa di intervenire sull'ATAC? Chiaramente è quasi impossibile, a meno di un consenso enorme (tipo il primo Rutelli). Per qualsiasi sindaco oggi sarebbe un suicidio politico metterci mano davvero, ed interventi minori sarebbero quasi inutili.
Quindi le soluzioni sono due: o si va di commissario, un prefetto che arrivi dal posto più lontano possibile, abbia un mandato per qualche anno, usi l'accetta e poi si torni a votare una volta prese soluzioni drastiche, o si va di obbligo di gara d'appalto pubblica, che per forza di cose deve essere proposta dall'opposizione tramite referendum, la maggioranza non lo farà mai.
Non che una gara sia per forza risolutiva, per carità, anzi, anche perché i gruppi che potrebbero vincerla sono o enti pubblici o grandi gruppi che già lavorano anche per enti, tutta gente che con la politica è legata a doppio filo, ma almeno sarebbe un segnale ed una separazione fra la gestione ed il comune.

PS le linee appaltate non sono appaltate ad altri enti romani, quelli semmai gestiscono la manutenzione o il parco mezzi, le linee sono appaltate ad altri gestori. Fra gli appaltatori che hanno in gestione alcune linee c'è anche Umbria Mobilità e, visto come è gestita, il fatto che all'ATAC costi meno appaltare ad una società come Umbria Mobilità che gestire direttamente è un indice abbastanza chiaro.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 13/08/2017, 18:39

Jakala ha scritto: 12/08/2017, 20:43
dreamtim ha scritto: 12/08/2017, 19:23 Ed un fatto che quasi tutte le privatizzazioni si sono rivelate un disastro.
Boom.

Il problema di queste discussioni è che tu guardi il tutto con occhio comunista e frog con un occhio ultra liberista.

Se il fatto di voler una azienda fondamentale come quella del trasporto pubblico che resti locale, allora mi sta bene che la mia visione sia comunista.
A Parigi è Francese e cosi via, non mi risulta che siano paesi della ex cortina sovietica.
Certe liberalizzazioni sono state una clamorosa cazzata. Hanno trasformato le poste in una banca, quando nei paesi normali ed evoluti (facciamo l'esempio del Canada) serve solo a fornire prodotti postali, garantendo il massimo del servizio e un bilancio che basta a fare un profitto ma che non punta solo ed esclusivamente a quello.
Da noi ha fatto fiorire il business dei trasporti privati come in nessun paese al mondo.
Seguendo sto ragionamento possiamo anche eliminare del tutto scuole e ospedali pubblici perchè comunisti. :biggrin:

Poi io non ho mai sentito di un comunista che tifi per piani o risanamenti aziendali da lacrime e sangue.
Non voglio un carrozzone statale, voglio un azienda che si regga in piedi da sola e sia romana.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Paperone » 13/08/2017, 19:40

frog ha scritto: 13/08/2017, 10:09 Vi sfugge il punto per il quale viene indetto il referendum. Ora come ora chi governa può bypassare le gare in base a quanto prescrive la legge, se passasse il referendum sarebbe obbligato a farlo.
Dai non è cosi difficile da capire, poi fateci pure tutta la dietologia di questo mondo se volete.

Lo sai vero che è un referendum consultivo, e che quindi nessuno è vincolato fare nulla? :biggrin:
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!

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