maffu ha scritto:Bah...hanno sempre fatto questo tipo di umorismo. Sempre. Ho letto un numero di Charlie Hebdo (dopo l'attentato nella loro sede, non prima). Non mi ha strappato una risata che fosse una. Trovo molto incoerente il "Je suis Charlie" con lo scandalizzarsi per queste vignette. Il "Je suis Charlie" simboleggiava la libertà di poter fare un certo tipo di satira, senza doverne pagare delle conseguenze. Tragiche, nel loro caso, ma anche minori. Se ci si erige a difensori di una certa libertà, non possiamo scandalizzarci per un certo tipo di satira. Questo è quello che fanno, c'è chi compra questo giornale e apprezza un certo umorismo. Io personalmente no, e certe vignette mi lasciano veramente indifferente, se non trovarle di cattiva gusto, al pari di altre non basate su tragedie del nostro paese.
This.
No perchè ho letto in giro anche "Va bene la satira, ma deve essere fatta con rispetto"
A me alcune cose loro fanno ridere, altre no. Se trovo divertenti io alcune prese per il culo al mondo islam non mi scandalizzo se qualcuno trova divertente questa. Poi ci sta che noi che in questo caso siamo dalla parte sbagliata della barricata non ci troviamo niente da ridere, ma sticazzi.
Qui molti hanno detto di adorare Luttazzi, ecco nei suoi show diceva cose ben peggiori e tutti a ridere fino a che non ci tocca in prima persona, come è giusto e normale che sia.
Trovo più intelligente , rispetto a scandalizzarsi, rispondere come ha fatto ildisegnatore Ghisberto con un altra vignetta sullo stesso tono:
Trovo centri in parte il punto questa riflessione di Ricky Gervais:
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http://www.youtube.com/watch?v=Oy1uHpbwmRU[/youtube]