Un buongiorno a tutti coloro che hanno deciso di frequentare questo corso.
Comincio spiegando che in queste lezioni tratteremo opere di artisti attualmente poco conosciuti, costretti a mettere i propri lavori su internet per poter guadagnare maggior visibilità.
Inutile dire che anche tra queste opere si possono trovare vere e proprie perle che sarebbe davvero un peccato perdere.
Ma ciancio alle bande, cominciamo subito con il primo brano.
Lezione I
Oggi abbiamo la fortuna di poter analizzare l'opera prima di un ragazzo romano dalle indubbie potenzialità.
L'opera in questione si intitola donna.
Titolo lapidario, soltanto all'apparenza sbrigativo, nasconde in realtà una capacità non comune di esplicare senza problema alcuno il corpo del testo che andremo tosto ad analizzare.
Che, fatemelo anticipare, non è assolutamente da meno.
Un ermetismo francamente sconcertante, riesce a mischiare con sconvolgente maestria dotte citazioni con un linguaggio dialettale e di facile comprensione che mira a ricordarci le umili origini e la modesta formazione culturale del nostro giovane poeta.
Per tacere dei contenuti.
Con poche, sparute parole riesce a presentarci con rara efficacia l'uomo, inteso come maschio.
Nella prima parte ci pone davanti il lato selvaggio, animalesco, dell'uomo, spinto da istinti che pare non riuscire a controllare, mentre nella seconda parte, con un repentino cambio di stile, troviamo il lato protettivo, dolce e sensibile del soggetto.
Una bellissima immagine che ci ricorda che in quanto discendenti dalle scimmie non possiamo (e soprattutto non vogliamo) sfuggire al lato violento ed impulsivo proprio della nostra natura, ma che comunque quello che poi emerge potente in un mondo come quello attuale apparentemente governato dai soldi è la ricerca dell'amore sincero, la ricerca di una donna da proteggere e coccolare. Non ultimo il desiderio di riproduzione, di creare un nucleo familiare fondato su sentimenti genuini.
Infine, il suo talento lo si può apprezzare anche e soprattutto però nella sua conclusione: con una domanda.
Completamente fuori da ogni schema, termina il suo lavoro ponendo il lettore, ma soprattutto le immaginarie fruitrici dei versi precedenti, davanti ad una questione fino a poco prima difficile da ipotizzare. Cominciata come una ricerca, quasi ossessiva e disperata, termina invece rigirando il problema, portando la possibilità di scelta da lui stesso alle donne a cui questo brano è rivolto. In questo modo la figura femminile viene vista sia come ricerca finale sia come entità in grado di decidere tanto del suo stesso destino quanto quello dell'artista.
Un testo a questo punto rivoluzionario, di rottura, mai si era vista la donna investita di tanto potere all'interno della stessa opera.
Che dire quindi, siamo di fronte ad un artista fresco, originale, pungente e deciso.
Probabilmente perfettibile, questo sì, ma in tempi recenti non si ricorda un'opera prima capace di portare tanta innovazione in un colpo solo.
Lezione II
Siccome mi è arrivata notizia che lunedì 22 è giorno di lauree ed io sarò relatore di alcune tesi, ho deciso di anticipare leggermente la lezione di questa settimana, visto che avrò una giornata abbastanza impegnativa e rischierei di non potervi fornire una lezione di qualità.
Cominciamo quindi con il secondo brano di questo corso.
Questa settimana analizzeremo il testo di un'autrice. E' incredibile quanta sia vivace la produzione letteraria femminile sul web. Forse perchè nell'editoria al momento trovano ancora troppo sessismo che le costringe a trovare vie alternative per promuovere il proprio talento.
Se poi ci si trova davanti a componimenti come questo non si può non trovare scandaloso questo trattamento.
Ma siamo qui per parlare di poesia ed emozioni, non per fare critiche all'attuale sistema (su questo argomento vi segnalo un mio saggio, Come attuare una penetrazione anale all'editoria moderna, che nonostante un'incomprensibile resistenza da parte delle case editrici dovrebbe essere distribuito nelle librerie da inizio novembre), per cui proseguiamo spediti con l'analisi.
Ho scelto questo tra i tanti a disposizione perchè presenta alcune analogie con donna e volevo farvi fare un percorso che avesse una certa logica
Quest'opera fa chiaramente parte del movimento chiamato decadentismo femminile o anche zerbinismo post-rinascimentale. In senso dispregiativo viene anche apostrofato come Prostituzione letteraria. Tipico di questa corrente, come potete immaginare dal nome e dal tipo di testo, è l'azzeramento della dignità della donna, donna che molto spesso corrisponde all'autrice stessa. I temi dei componimenti possono essere i più svariati, ma com'è facile comprendere il più delle volte sono a sfondo sessuale, come in questo caso.
La donna vista come essere alla completa mercè dell'uomo, pronta a soddisfare ogni desiderio del proprio padrone.
Osservate bene il testo, la nostra giovane scrittrice non sembra anteporre tanto il suo desiderio quanto piuttosto quello della sua eventuale controparte maschile.
Non lascia assolutamente intendere di avere intenzione di scegliere in prima persona. Al contrario si rimette alla decisione dell'uomo, pronta, con ogni probabilità, a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta le possa essere posta.
La sua reale volontà non la si riesce a percepire pienamente, perchè come abbiamo studiato da questo movimento, la cosa non ha alcuna importanza.
Possiamo ipotizzare dal gli risponderò volentieri che comunque non consideri il lavoro particolarmente gravoso (come poi si è scoperto essere per la maggior parte di queste prost...ehm autrici) ma la maggior parte degli esperti sembra concordare che tale frase voglia rappresentare più un incentivo per il sesso dominante che un reale sentimento.
Spero possiate cogliere sia gli aspetti in comune sia le differenze presenti tra donna e ciao. Anche qui il tema centrale è rappresentato dalla ricerca del proprio partner, ma parte da due livelli diversi. Nel caso dell'opera analizzata la scorsa settimana la figura femminile era esaltata in ogni sua forma e veniva considerata come elemento essenziale per una serena convivenza sia fisica che spirituale. In questo caso invece è la donna stessa che decide di degradare la propria persona a mero oggetto di soddisfazione sessuale perdendo così tutti i privilegi che dovrebbero essere propri di un essere umano.
La cosa che potrebbe sorprendere il lettore alla luce di questo confronto è che mentre l'uomo tende ad elevare la donna, lei cerca di mortificarsi.
Sembrerebbe quasi che dopo un forte tentativo di emancipazione da parte del gentil sesso negli ultimi decenni, contrapposta ad una resistenza resistenza del popolo maschile, intimorito dalla possibile perdita del ruolo di pater familias, ora si arrivi ad un'inversione dei ruoli piuttosto repentina.
Sarebbe d'altronde sbagliato considerare un testo o una corrente letteraria specchio della nostra società, ma si commetterebbe un errore di pari entità a trascurarne il messaggio.
Con quest'ultima riflessione vi lascio, sperando ovviamente in qualche vostra riflessione, che come ben sapete è sempre gradita.
Il mio tempo a disposizione quest'oggi è finito, non mi rimane che augurarvi buon proseguimento di settimana. L'appuntamento è a lunedì prossimo. Vi chiedo di fare poco rumore nell'alzarvi dall'aula.
Vi ringazio.