PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...

Miglior post dell'anno

Sondaggio concluso il 23/12/2017, 2:35

jayone nel topic 'Il basket é morto'
43
55%
L'addio di Winnipeg Jets dopo la trade di Cousins
11
14%
FraQ ne 'Il topic della triple'
1
1%
defendthestars ed il suo tattoo
13
17%
il consueto post di Gian Marco a presentazione della stagione di College Football
10
13%
 
Voti totali: 78

Cholo
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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Cholo » 15/11/2017, 12:33

Qui come nel premio per lo scazzo dell'anno, sarebbe utile avere qualche link alle discussioni. Se qualcuno ha voglia e riesce a trovare i riferimenti, magari li aggiungiamo al primo post.

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rowiz
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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da rowiz » 15/11/2017, 12:36

darioambro ha scritto:ahahah ro, tu sei davvero l'altra palla che vorrei avere :notworthy: :notworthy: :notworthy:

darioambro ha scritto:rowiz direbbe che sono un coglione :biggrin:
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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Brian_di_Nazareth » 15/11/2017, 12:47

PENNY ha scritto: 15/11/2017, 12:08
Brian_di_Nazareth ha scritto: 15/11/2017, 11:48 So che "Il basket è morto" vincerà a man bassa.....topic surreale e molto partecipato ma è un po il "Titanic" dei post/topic: un grande budget, attori molto famosi,una sceneggiatura magari non innovativa me che può aver presa sul grande pubblico (Satana è argomento trito e ri-trito) e sopratutto molto girato da proporre agli spettatori.
Un Colossal insomma.

Per questo il mio voto va al "tatuaggio di def" e tutto quello che ne consegue: è una produzione indipendente, quei film che vengono fuori dal nulla e ti sorprendono, a basso budget, con attori freschi e nuovi e una sceneggiatura che porta sullo schermo problematiche in cui tutti ci possiamo identificare.
Che ti strappano una risata serena e non a denti stretti..., boh tipo un "Lo cihamavano Jeeg Robot",per certi versi, inatteso e fresco che reinterpreta un genere popolare in chiave diversa....e che se fosse americano si presenterebbe al Sundance :thumbup:


Ma per cortesia, il primo è sorretto da una sceneggiatura scritta da dio, siamo dalle parti di Scorsese e Sorkin, qualità massima di dialoghi interpretazioni e con un villain che rimarrà nella storia. Si passa con nonchalance dall'indagine psicologica a quella sociale, si indagano ragionamenti intorno ai massimi sistemi, Dio, il Diavolo, nuovi ordini mondiali!! Date in mano a un visionario che non ha paura di osare tutto questo materiale, Herzog ci avrebbe tirato fuori un capolavoro con Klaus Kinski nella parte di Jayone.

Il "tatuaggio di def" è il cinepanettone, altro che Sundance, battute rozze di bassa lega che mirano alla risata di pancia ma che una volta lette non ti lasciano niente, non c'è indagine interiore o qualsivoglia riflessione, solo tetteculofiga rutti e scorregge, non mortifichiamo il nostro intelletto, il forum non serve per svagarsi, ma per arricchirci come esseri umani.

Mah...mi permetto di dissentire. A prima vista "il basket è morto" sembra tutto quello che lei ha descritto, ma ad uno sguardo meno superficiale, ad un certo punto della trama, la sospensione del dubbio non ha più funzionato: il surrealismo intrinseco s'è perso in un tentativo di superare sempre e comunque sè se stesso, ad ogni costo, quasi una gara a chi ne ha di più, minando secondo me l'effetto "ci fa o ci è" che era la chiave di successo della produzione.
E' sfociato in un virtuosismo estetico che ha condotto alla sterilità....forse anche perchè la sceneggiatura è troppo corposa.

Un "Pendolo di Focault" con ancora maggiori piani di lettura....cosa che ha appesantito la pellicola a mio avviso.

Invece, esimio, mi pare che lei sottovaluti la la metafora sociale, la critica appena sussurrata ma concreta al perbenismo medio-borghese, che si nasconde dietro alla solo apparente volgarità de "Il Tautaggio di def".
Siamo più dalla parti di un Bukowski o di un Pasolini che da quelle dei fratelli Vanzina.

Il tema: "come non ferire chi amiamo" è stato completamente reinventato e, seppur calato in un contesto apparentemente popolano e populista, si è imposto con forza e leggerezza allo stesso tempo.
Senza scordare che non ferire chi si ama equivale a non ferire se stessì, quindi c'è pure un piano auto-intimistico che viene affrontato.
L'immedesimazione è la chiave del successo qui.

PS: cmq egregio Penny, se vogliamo portarci avanti con lo scazzo del 2018, sono a disposizione :forza:

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Pozz4ever » 15/11/2017, 12:56

che bello mettere in questi termini e in queste parole il complottismo e l'amore verso il leccamento-fregne.

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da esba » 15/11/2017, 13:03

Brian_di_Nazareth ha scritto: 15/11/2017, 12:47
PENNY ha scritto: 15/11/2017, 12:08


Ma per cortesia, il primo è sorretto da una sceneggiatura scritta da dio, siamo dalle parti di Scorsese e Sorkin, qualità massima di dialoghi interpretazioni e con un villain che rimarrà nella storia. Si passa con nonchalance dall'indagine psicologica a quella sociale, si indagano ragionamenti intorno ai massimi sistemi, Dio, il Diavolo, nuovi ordini mondiali!! Date in mano a un visionario che non ha paura di osare tutto questo materiale, Herzog ci avrebbe tirato fuori un capolavoro con Klaus Kinski nella parte di Jayone.

Il "tatuaggio di def" è il cinepanettone, altro che Sundance, battute rozze di bassa lega che mirano alla risata di pancia ma che una volta lette non ti lasciano niente, non c'è indagine interiore o qualsivoglia riflessione, solo tetteculofiga rutti e scorregge, non mortifichiamo il nostro intelletto, il forum non serve per svagarsi, ma per arricchirci come esseri umani.

Mah...mi permetto di dissentire. A prima vista "il basket è morto" sembra tutto quello che lei ha descritto, ma ad uno sguardo meno superficiale, ad un certo punto della trama, la sospensione del dubbio non ha più funzionato: il surrealismo intrinseco s'è perso in un tentativo di superare sempre e comunque sè se stesso, ad ogni costo, quasi una gara a chi ne ha di più, minando secondo me l'effetto "ci fa o ci è" che era la chiave di successo della produzione.
E' sfociato in un virtuosismo estetico che ha condotto alla sterilità....forse anche perchè la sceneggiatura è troppo corposa.

Un "Pendolo di Focault" con ancora maggiori piani di lettura....cosa che ha appesantito la pellicola a mio avviso.

Invece, esimio, mi pare che lei sottovaluti la la metafora sociale, la critica appena sussurrata ma concreta al perbenismo medio-borghese, che si nasconde dietro alla solo apparente volgarità de "Il Tautaggio di def".
Siamo più dalla parti di un Bukowski o di un Pasolini che da quelle dei fratelli Vanzina.

Il tema: "come non ferire chi amiamo" è stato completamente reinventato e, seppur calato in un contesto apparentemente popolano e populista, si è imposto con forza e leggerezza allo stesso tempo.
Senza scordare che non ferire chi si ama equivale a non ferire se stessì, quindi c'è pure un piano auto-intimistico che viene affrontato.
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PS: cmq egregio Penny, se vogliamo portarci avanti con lo scazzo del 2018, sono a disposizione :forza:

Ma stiamo scherzando Dottor Nazareno????
Qui vogliamo accoppiare e paragonare 4 paginette di una sciapita, ancorche' anacronistica (come un cocktail di gamberi in salsa rosa meta' tardo anni 80) disputa su come dire ad una tipa che ti puzza la fica ed a me piace leccarla......con una milestone da portare in successione agli eredi????
Ma non esiste proprio.
Fiumi di parole (Jalisse docet), link su Youtube, spezzoni di filmati, documentari, la storia dei Templari che si lega con la seconda guerra mondiale, il triangolo del potere, leggi massoniche, alieni che ti marchiano con il codice a barre, comportamenti atti e non atti alla manipolazione delle menti, citazioni e semicitazioni che avrebbero fatto impallidire gli invetori della Smemoranda....il tutto......che parte da una lucida, fredda ed attenta analisi di come all'interno del mondo professionistico sportivo mondiale, ci siano le risposte a tanti quesiti che fina dalla notte dei tempi l'uomo si pone.
E non aggiungo altro.
Farei come Giovanna d'Arco pur di difendere queste tesi.....
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...

https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Brian_di_Nazareth » 15/11/2017, 13:56

esba ha scritto: 15/11/2017, 13:03 cut

E' qui dove le due correnti divergono: chi ama i polpettoni e chi è preferisce il minimal :forza:

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Pozz4ever » 15/11/2017, 14:01


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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da PENNY » 15/11/2017, 14:01

Brian_di_Nazareth ha scritto: Mah...mi permetto di dissentire. A prima vista "il basket è morto" sembra tutto quello che lei ha descritto, ma ad uno sguardo meno superficiale, ad un certo punto della trama, la sospensione del dubbio non ha più funzionato: il surrealismo intrinseco s'è perso in un tentativo di superare sempre e comunque sè se stesso, ad ogni costo, quasi una gara a chi ne ha di più, minando secondo me l'effetto "ci fa o ci è" che era la chiave di successo della produzione.
E' sfociato in un virtuosismo estetico che ha condotto alla sterilità....forse anche perchè la sceneggiatura è troppo corposa.

Un "Pendolo di Focault" con ancora maggiori piani di lettura....cosa che ha appesantito la pellicola a mio avviso.

Invece, esimio, mi pare che lei sottovaluti la la metafora sociale, la critica appena sussurrata ma concreta al perbenismo medio-borghese, che si nasconde dietro alla solo apparente volgarità de "Il Tautaggio di def".
Siamo più dalla parti di un Bukowski o di un Pasolini che da quelle dei fratelli Vanzina.

Il tema: "come non ferire chi amiamo" è stato completamente reinventato e, seppur calato in un contesto apparentemente popolano e populista, si è imposto con forza e leggerezza allo stesso tempo.
Senza scordare che non ferire chi si ama equivale a non ferire se stessì, quindi c'è pure un piano auto-intimistico che viene affrontato.
L'immedesimazione è la chiave del successo qui.

PS: cmq egregio Penny, se vogliamo portarci avanti con lo scazzo del 2018, sono a disposizione :forza:

Mi duole, esimio Brian di Nazareth, constatare come la sua superbia nell'affrontare temi complessi come quelli portati alla nostra attenzione dall'emerito Jayone sia pari solo alla miopia nel non vedere la pretenziosità dell'approccio finto ingenuo e nazionalpopolare proposto da Def.

La classica storia della trave e della pagliuzza per rimanere in tema col suo nick presumo.

Il Def parte da una esperienza personale e attraverso un linguaggio estremamente scurrile, vedi rappresentazione grafica "()" per indicare la patonza della sua amata, chiede lumi sui comportamenti da tenere per poter discorrere con la diretta interessata senza ferire i suoi sentimenti e portare a casa i 3 pt, come si usa dire in ambienti popolani da bar dove questi discorsi trovano i loro massimi esperti.

Ma andiamo nel dettaglio e paragoniamo questo virgolettato, quasi simpatico nella sua ingenuità:

"Ma porca troia, come porco cane è possibile che la tua () sappia di mercato del pesce. Perchè? Perchè?"

Con l'esortazione di Jayone a indagare le profondità della nostra anima e guardare direttamente nei nostri abissi interiori:

"Ribadisco il lavoro che bisogna fare quando si trattano questi temi è quello di tracciare i puntini. Non è un lavoro che posso fare io per voi perché dev'essere una ricerca personale. Io la mia l'ho già fatta e sono abbastanza sicuro che sia tutta una "mafia" (per non parlare ancora di complotto)."
[...]
"Voi non volete ammettere a voi stessi che sia tutto malato, che sia tutto sporco e che dove regna il denaro questo è il risultato.
Capisco anche perché lo fate e infatti non vi insulto come voi fate con me dicendomi che sono un analfabeta funzionale."


Vi prego di notare la passione e lo struggimento dato da anni di studio comparabili a quelli del poeta di Recanati, matti e disperatissimi, che trasudano da queste poche righe, dove il Jayone ci invita a non accontentarci, ci invita ad andare oltre, un oltre magari difficile e pauroso, ma conoscibile guardando i video di Youtube giusti.
Un uomo Jayone che non ha paura di affrontare temi scottanti tra i più diversi, un illuminista del 21° secolo che spazia tra nazismo, massoneria, occultismo, legalizzazione droghe leggere, terrosirmo internazionale e decadenza del livello di gioco nell'NBA. Quasi un Superuomo nietzschiano troppo curioso, troppo problematico, troppo tracotante, perché possa accontentarsi di una risposta grossolana.

Lieto che il dott. Esba la pensi come me.

Ho finito vostro Onore.

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Maverick81 » 15/11/2017, 14:15

"il basket è morto" sarà anche il topic del millennio ma mi rifiuto anche solo di aprirlo :itis:
il tatuaggio di defend è una delusione epica altro che post dell'anno

quindi l'addio di Winni :piango:
Allen did not win a ring in Philadelphia, but he won something more. He won the heart of the city.

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da lele_warriors » 15/11/2017, 14:16

ovviamente il basket è morto, sia chiaro, in senso totalmente negativo
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

(lelewarriors-Indifferenti-8.9.16) (by lebronpepps :appl: :appl: )

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Brian_di_Nazareth » 15/11/2017, 14:22

PENNY ha scritto: 15/11/2017, 14:01
Brian_di_Nazareth ha scritto: Mah...mi permetto di dissentire. A prima vista "il basket è morto" sembra tutto quello che lei ha descritto, ma ad uno sguardo meno superficiale, ad un certo punto della trama, la sospensione del dubbio non ha più funzionato: il surrealismo intrinseco s'è perso in un tentativo di superare sempre e comunque sè se stesso, ad ogni costo, quasi una gara a chi ne ha di più, minando secondo me l'effetto "ci fa o ci è" che era la chiave di successo della produzione.
E' sfociato in un virtuosismo estetico che ha condotto alla sterilità....forse anche perchè la sceneggiatura è troppo corposa.

Un "Pendolo di Focault" con ancora maggiori piani di lettura....cosa che ha appesantito la pellicola a mio avviso.

Invece, esimio, mi pare che lei sottovaluti la la metafora sociale, la critica appena sussurrata ma concreta al perbenismo medio-borghese, che si nasconde dietro alla solo apparente volgarità de "Il Tautaggio di def".
Siamo più dalla parti di un Bukowski o di un Pasolini che da quelle dei fratelli Vanzina.

Il tema: "come non ferire chi amiamo" è stato completamente reinventato e, seppur calato in un contesto apparentemente popolano e populista, si è imposto con forza e leggerezza allo stesso tempo.
Senza scordare che non ferire chi si ama equivale a non ferire se stessì, quindi c'è pure un piano auto-intimistico che viene affrontato.
L'immedesimazione è la chiave del successo qui.

PS: cmq egregio Penny, se vogliamo portarci avanti con lo scazzo del 2018, sono a disposizione :forza:

Mi duole, esimio Brian di Nazareth, constatare come la sua superbia nell'affrontare temi complessi come quelli portati alla nostra attenzione dall'emerito Jayone sia pari solo alla miopia nel non vedere la pretenziosità dell'approccio finto ingenuo e nazionalpopolare proposto da Def.

La classica storia della trave e della pagliuzza per rimanere in tema col suo nick presumo.

Il Def parte da una esperienza personale e attraverso un linguaggio estremamente scurrile, vedi rappresentazione grafica "()" per indicare la patonza della sua amata, chiede lumi sui comportamenti da tenere per poter discorrere con la diretta interessata senza ferire i suoi sentimenti e portare a casa i 3 pt, come si usa dire in ambienti popolani da bar dove questi discorsi trovano i loro massimi esperti.

Ma andiamo nel dettaglio e paragoniamo questo virgolettato, quasi simpatico nella sua ingenuità:

"Ma porca troia, come porco cane è possibile che la tua () sappia di mercato del pesce. Perchè? Perchè?"

Con l'esortazione di Jayone a indagare le profondità della nostra anima e guardare direttamente nei nostri abissi interiori:

"Ribadisco il lavoro che bisogna fare quando si trattano questi temi è quello di tracciare i puntini. Non è un lavoro che posso fare io per voi perché dev'essere una ricerca personale. Io la mia l'ho già fatta e sono abbastanza sicuro che sia tutta una "mafia" (per non parlare ancora di complotto)."
[...]
"Voi non volete ammettere a voi stessi che sia tutto malato, che sia tutto sporco e che dove regna il denaro questo è il risultato.
Capisco anche perché lo fate e infatti non vi insulto come voi fate con me dicendomi che sono un analfabeta funzionale."


Vi prego di notare la passione e lo struggimento dato da anni di studio comparabili a quelli del poeta di Recanati, matti e disperatissimi, che trasudano da queste poche righe, dove il Jayone ci invita a non accontentarci, ci invita ad andare oltre, un oltre magari difficile e pauroso, ma conoscibile guardando i video di Youtube giusti.
Un uomo Jayone che non ha paura di affrontare temi scottanti tra i più diversi, un illuminista del 21° secolo che spazia tra nazismo, massoneria, occultismo, legalizzazione droghe leggere, terrosirmo internazionale e decadenza del livello di gioco nell'NBA. Quasi un Superuomo nietzschiano troppo curioso, troppo problematico, troppo tracotante, perché possa accontentarsi di una risposta grossolana.

Lieto che il dott. Esba la pensi come me.

Ho finito vostro Onore.

Penalizzare def perchè ha scritto () e invece di (|) mi pare eccessivo....
Notare come il semplice utilizzo contestualizzato della doppia parentesi tonda apra n intero universo (a volte inesplorato a volte anche troppo frequentato) senza nessun bisogno di altre parole: qua è simbolismo evocativo all'ennesima potenza.

E risponde pure alle domande essenziali della vita:

Da dove veniamo? (|)
Dove va il 99.9999% di questo forum? (|)
Perchè ci alziamo ogni mattina? (|)
Chi siamo? Vabbè questa no.

Il tutto nel linguaggio schietto e diretto di un novello Gioacchino Belli, non nelle alchimie cerebrali di un Leopardi.
Sulle spiagge di Formentera, l'Italiano è Belli non Leopardi.
Nei bar di Cancun, l'Italiano è Belli non Leopardi.
E così via.

Il fatto poi che lei riceva man forte dal celtico esba, non fa che rafforzare la convinzione nel mio giudizio.
Sentitamente.

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Brian_di_Nazareth » 15/11/2017, 14:47

Cmq e poi chiudo, ci tengo a dire che non è solo il post di def ma lo storytelling che ci è nato attorno a farmi propendere per questo voto.

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da The Roots » 15/11/2017, 14:57

Winni trusted the Process
"1st Team, All Defense!!" Tony Allen, Lo Zio, The Grindfather.

 

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da Cholo » 15/11/2017, 15:16

Brian_di_Nazareth ha scritto: 15/11/2017, 14:22 Da dove veniamo? (|)
Dove va il 99.9999% di questo forum? (|)
Perchè ci alziamo ogni mattina? (|)
Chi siamo? Vabbè questa no.
Tira più un pelo di NHL partite...

Comunque ci si è tutti colpevolmente dimenticati del tizio che si era iscritto apposta per insultare la gente in privato usando la stessa freddura presa dal manuale delle giovani marmotte. Con conseguente topic aperto per parlarne, gente che si accusa di fake, e lo sbrocco totale di un utente che era entrato per "mettere la calma (cit.)" e si è autobannato in un mulinello di insulti contro Lele. Una macchina di Rube Goldberg perfetta.

Allegato, il cazzo di link alla discussione, eh: http://forum.playitusa.com/viewtopic.php?f=13&t=21758

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Re: PLAYIT AWARDS 2017 - post dell'anno

Messaggio da lele_warriors » 15/11/2017, 15:21

avevo rimosso sta roba :laughing:

tra l'altro era lui quello buddista che scriveva robe deliranti su preghiere e non ricordo cosa? esiste ancora quel tizio? era un caso veramente irrisolvibile, mi pare tifasse pacers...
.“Odio gli Shilton. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli Shilton.

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