dreamtim ha scritto: ↑17/01/2018, 13:47
In ogni caso a parte risentirsi (comprensibile) io non leggo motivazioni a parte il fatto che sia colpa della sinistra che peraltro da 20 e passa anni ha destrutturato in un partito di centro che prova a fare cose normali anche perché nel frattempo sono diventati tutti unti dal signore, scesi in campo eccetera (Entrare in Europa, leggi sul lavoro, eccetera).
Di la' basta dire "al ladro" e sei al 25%.
Ora Renzi non mi risulta abbia un azienda che ha risanato con la politica, non mi pare sia stato a processo con dell'utri.
Fatico quindi a capire sta tagliola per cui un partito di centro guidato da un 40enne sia criminale e chi invece vince le elezioni candido come un giglio.
O meglio li importa meno.
Dal 94 stiamo parlando di condoni fiscali , depenalizzazioni, patente a punti e gasparri.
Li rivotano.
Doc faccio fatica pur riconoscendo al PD una miriade di colpe. Non ci arrivo.
Beh, io ho criticato alcune politiche del PD, qualche provvedimento, qualche politico, ma non mi pare di aver mai scritto che i guai italiani sono colpa del PD. Che i vari leaders del PD e le loro politiche siano parte del problema ed abbiano alcune responsabilità si, l'ho scritto e posso confermarlo, ma che siano i principali colpevoli ed abbiano la maggior parte della responsabilità proprio no, non l'ho mai scritto.
Se vuoi posso anche concordare che i governi Prodi e D'Alema, per quanto non ne pensi benissimo, sono stati certamente meno peggio di quelli di Berlusconi.
Per Letta, Renzi e Gentiloni il discorso è più complesso, in quanto eravamo in un momento di crisi internazionale (oggi passata), i governi erano di coalizione, fra partiti che si erano presentati l'uno contro l'altro, e da un lato c'erano forti vincoli europei, dall'altro l'impossibilità di far convivere idee politiche tanto differenti, dall'altro ancora un mastodontico debito pubblico che impediva manovre anticicliche.
Non ho apprezzato particolarmente nessuno dei tre governi, tutti e tre erano nati con buone prospettive, tutti e tre alla prova dei fatti hanno deluso, ma tutti e tre hanno la parziale giustificazione di cui sopra.
Fermo restando che se almeno uno dei tre avesse presentato una precisa visione di dove si voleva andare a parare, anziché correre a metter toppe dove serviva, adesso il PD non sarebbe, bene che vada, agli stessi livelli di 5 anni fa, probabilmente peggio.
Ma non mi iscrivo assolutamente al partito del tutta colpa del PD.