Messaggio
da dreamtim » 16/01/2018, 17:40
Sostanzialmente è il mio punto di vista sulle tendenze recenti.
Cancellate completamente dalla memoria le tragiche esperienze del governo tecnico e le ovvie e mostruose incertezze delle amministrazioni comunali pentastellate che evidenziano la totale e assoluta mancanza di una classe dirigente che possa supportare.
E la dimostrazione (parlo dei pentastellati) che buttarsi in politica non cancella i vizi nazionali che sono ovviamente endemici di partiti su scala nazionale. Il problema è il tessuto sociale da contrastare ed evolvere e se gli parli alla pancia non credo cambi granchè.
E tanto per cambiare l'altro giorno si leggeva:
"Un tasso complessivo di evasione Irpef quasi doppio rispetto alle precedenti stime: 14,4%. Con il risultato che il valore dei redditi imponibili sottratti al fisco sale fino a 38,5 miliardi. Quasi 21 dei quali dipendono dall’evasione di introiti da lavoro autonomo e di impresa. A ricalcolare il gettito perso dallo Stato è uno studio dell’Ufficio valutazione impatto del Senato con il dipartimento di Economia dell’Università Cà Foscari di Venezia. Il dossier, di cui dà conto Repubblica, parte dal concetto di under reporting. Cioè la tendenza dei soggetti intervistati a mentire sui propri redditi nelle rilevazioni, sottostimandoli “nel timore che si possano stabilire collegamenti con quanto hanno dichiarato al fisco”. La ricerca non sposta la valutazione complessiva sulla cifra totale che l’evasione sottrae alle casse pubbliche ogni anno – oltre 110 miliardi – ma arriva alla conclusione che dire il falso nelle indagini campionarie è quasi un’abitudine. La stima del tasso di evasione totale, si legge nel documento, a circa “il 37% per i redditi da lavoro autonomo e impresa”. Mentre “l’evasione sulle rendite è intorno al 65%”. Al contrario, i lavoratori dipendenti – per oggettiva impossibilità, visto che il datore di lavoro fa da sostituto di imposta – hanno un tasso di evasione molto più basso, pari al 3,5%.
Ora io abito a Roma, ho affittato una casa con regolare contratto (e quindi con margini molto ridotti) e sono relativamente giovane, tanto da conoscere abbastanza bene il concetto del nero sugli affitti, spesso per le case destinate agli studenti.
Tutti quelli che conosco o quasi affittano in nero, quelli che conosco che hanno un attività non hanno vie di mezzo. O pagano fino all'ultimo centesimo o evadono in modo che per me lavoratore dipendente è assolutamente incredibile.
E sono gli stessi che vanno in corto per il canone, i bio sacchetti e similarie e che nella mia testa hanno retto il bandana prima per tornaconti elettorali, poi si sono improvvisamente svegliati con la voglia di nuovo.
Con un tasso di evasione tra lavori dipendenti e autonomi del 60% dove vogliamo andare?
Se sbaglio di 100 euro la dichiarazione mi bevono come una granita, se mi siedo e aguzzo l'orecchio c'è il tipo che mi spiega che compra la macchina di cilindrata assurda per "scaricare le tasse".
Poi se mi girano 80 euro di sgavio fiscale mi devo sentire dire che sono un accattone e che mi vendo per un piatto di lenticchie.
Faccio fatica a dare colpa al povero cristo che cerca un posto al sole.
Like
3
Share