Bluto Blutarsky ha scritto: ↑31/10/2017, 16:44hispanico82 ha scritto: ↑31/10/2017, 15:35 Dico una cosa, però, e forse andiamo fuori tema nel topic.
Se non è l'unica "cazzata" e se esce fuori perchè qualcuno ha avuto il coraggio di parlare per primo, giusto che venga giù il diluvio. Poi chi dice cazzate va sempre punito, ma uno che cerca di sedurre un quattordicenne (uomo o donna che sia) ha comunque qualche problema. Adoro Kevin Spacey, ma faccio fatica a pensare sia stata l'unica sbandata perchè era ubriaco. Gli stessi modi con cui ha fatto coming-out mi sembrano una grossa paraculata, per uno che ha tenuto segreta la propria vita privata fino a 60 anni.
Sì, questo può essere, ma il discorso è un altro.
Una cosa è il giudizio morale e - eventualmente, ma non credo sia questo il caso - legale su Kevin Spacey.
Un'altra è bloccare le produzioni che lo vedono coinvolto come se averlo nel cast fosse un danno di immagine. Questa è la cazzata. E questa è una di quelle cose che fanno capire quanto l'America sia puritana fuori e ipocrita dentro.
Alcuni dei più grandi registi della storia del cinema erano, senza mezzi termini, dei pedofili, da Murnau a Chaplin. E allora cosa facciamo, bruciamo i loro film?
Nessuno si è sognato di boicottare i film di Polanski quando negli anni Settanta uscì la storia con la ragazzina (lasciamo da parte un attimo le controversie legate a quel caso), idem Woody Allen; oggi invece c'è un'ondata moralista che spinge gli studios a queste azioni di facciata. È questo che contesto.
Il prossimo passo - vedrete - sarà il revisionismo. È già iniziato nei confronti di Weinstein, che può anche essere il peggior uomo mai apparso sulla Terra, ma resta uno dei produttori più illuminati, colti ed intelligenti di Hollywood.
Guarda Bluto, concordo su tutto. Ma purtroppo queste azioni sono legate all'immagine che la maggior parte della gente poi associa a "chi se la fa con quelli".
Facciamo un esempio: la casalinga dall'Arkansas che già fa fatica ad accettare ciò che trasmettono in House of Cards legge la storia del coming out e dell'abuso. Commenta su facebook, si indigna, e ad laureata in legge e conoscitrice dei fatti decide che Spacey è uno stupratore seriale. Poi magari si rivela che invece quella sera il buon Kevin era ubriaco, aveva preso qualche bastonata e magari stava pure pippato, e quindi ha fatto la cazzata, unica e sola nella vita. La casalinga di cui sopra non continuerà chiaramente ad informarsi sulla questione, ma resterà indignata e ne parlerà con le sue amiche casalinghe e via dicendo.
Le produzioni che fanno? Si tutelano dal giudizio del grande pubblico, perchè se va male (cioè Spacey ne ha fatte tante di queste cazzate) è uscita in tempo dalla mareggiata, altrimenti potrebbe sul serio avere dei contraccolpi.
Sul revisionismo: beh, anche qui, è sempre facile. Spesso si fa fatica a distinguere ciò che una persona ha dato nel proprio campo a livello professionale rispetto a ciò che ha fatto nella vita privata, ma purtroppo, anche qui, la maggioranza mischia tutto e quindi anche il più grande calciatore della storia ( ) viene poi ricordato da molti per quello che ha fatto fuori dal campo.