Come ben sai quello del buon John l'ho iniziato da poco e per ora mi sta piacendo: come qualità al momento rimane sotto quello di Agassi, ma non è un cruccio perchè quello è veramente di alto livello, ma essendo la storia di McEnroe, e anche il suo rapporto con il tennis e lo sport in generale, diverso rispetto a quello di Andrè sono due prodotti alla fine diversi, certamente più sofferto e combattutto quello, più "allegro" e irriverente questo.azazel ha scritto:mi ero regalato anche "la notte della repubblica" e mi avevano regalato quello di McEnroe, insomma argomenti piuttosto diversi, qualcuno di voi l'ha già letti? Due domande a riguardo: il primo è molto pesante sullo stile di quelli editi da chiarelettere o riesce ad essere comunque letto con una certa scorrevolezza? Sul secondo: ho letto Open di Agassi che è meraviglioso, un confronto tra i due?
Libri
- Angyair
- Pro
- Messaggi: 8268
- Iscritto il: 06/07/2003, 19:24
- MLB Team: San Francisco Giants
- NFL Team: San Francisco 49ers
- NBA Team: Chicago Bulls
- NHL Team: San Josè Sharks
- Località: http://www.quelchepassalosport.it/
- 1571
- 2239
- Contatta:
Re: Libri
-
- Hero Member
- Messaggi: 26421
- Iscritto il: 06/05/2004, 15:03
- Località: Milano
- 6211
- 14188
- Contatta:
Re: Libri
PENNY ha scritto: ↑22/11/2016, 9:14 La versione di Barney di Mordecai Richler: da tempo non mi capitava tra le mani un libro così entusiasmante, unico rammarico aver visto il film anni fa e quindi essermi spoilerato da solo la storia, ma è stata una lettura drammaticamente divertente, prossimo acquisto sarà indubbiamente l'opera precedente di Mordecai "Solomon Gursky è stato qui"
la segnalazione di penny è stata la spinta (definitiva) a leggere questo libro che avevo in lista da un po' di anni.
non posso che quotare, splendido.
unici problemi:
per esperienza, sapevo già che uno dei primi sintomi dell'alzheimer è l'incapacità di ricordare il nome di oggetti di uso comune. la scena iniziale del mestolo mi aveva già fatto capire qualcosa.
il libro, poi, è di mio padre e ci ha tenuto a chiarirmi le idee quando ero ancora a metà.
- pa', ti è piaciuto la versione di barney?
- non credo di averlo letto.
- strano.. l'ho preso da casa tua
- ah si, è quello con il protagonista che perde la memoria.
devo recuperare il film.
ps. finale di una tristezza infinita. quando ho letto l'epilogo di mike mi sono quasi commosso. ma ero in autobus, tra una signora con un cartone di pizza da asporto fumante e un tipo che probabilmente non si lavava dai tempi del governo Prodi e sono riuscito a trattenermi.
- darioambro
- Hero Member
- Messaggi: 17148
- Iscritto il: 13/07/2005, 15:57
- MLB Team: Boston Red Sox
- NFL Team: New York Jets
- NBA Team: New York Knicks
- NHL Team: Detroit Red Wings
- Località: Pistoia, ma Fiorentino di nascita
- 1137
- 983
- Contatta:
Re: Libri
Dopo due mesi di agonia, ho terminato "il Primo Cerchio" di Solženicyn, che fatica
Il titolo del romanzo è ispirato al primo cerchio dell’Inferno di Dante, dove si trova il limbo (a cui viene appunto paragonata la šaraška, “campo di prigionia leggera” rispetto ai normali centri di detenzione staliniani). Nell’opera di Solženicyn vengono rievocati tre giorni della vita degli ospiti della šaraška di Marfino (una località tra Lobnya e il centro di Mosca), in cui venivano detenuti e lavoravano svariati scienziati e tecnici sovietici arrestati sulla base dell’articolo 58 del Codice penale sovietico durante il periodo staliniano, subito dopo la Seconda guerra mondiale. Diversamente dagli altri campi di prigionia dell’universo dei gulag, i detenuti della šaraška venivano adeguatamente nutriti e godevano di buone condizioni di lavoro (al contrario degli altri campi, infatti, non ci si dedicava a lavori molto pesanti all’aperto). I detenuti lavoravano a progetti tecnici di supporto agli organi di sicurezza dello Stato e di salvaguardia dei poteri costituiti, voluti dai paranoici sospetti di Stalin. Nel romanzo si evidenzia il dilemma angoscioso dei detenuti, che da una parte erano ben consapevoli della loro migliore condizione di vita rispetto agli ospiti degli altri gulag; d’altra si rendevano conto che con il loro lavoro favorivano la sopravvivenza proprio di quel regime che causava tante sofferenze. Alla fine del romanzo, parecchi, incluso il protagonista Gleb Nerzhin, scelgono di smettere di collaborare anche se questo significa essere espulsi dalla šaraška ed essere inviati in campi di concentramento ben più duri. Al riguardo Solženicyn scrive «Il lupo ha ragione, il cannibale no!». Infatti nel lupo l’istinto di conservazione domina costantemente ogni manifestazione e la sopravvivenza è il risultato finale della costante lotta della bestia contro tutto quello che possa recarle danno. Se può essere opinabile l’applicazione dello stesso principio da parte dell’uomo, nel rapporto con la natura, è da condannare la sua determinazione di applicarlo nel rapporto coi propri simili. A questo punto “l’uomo cannibale” non ha più ragione.
Il titolo del romanzo è ispirato al primo cerchio dell’Inferno di Dante, dove si trova il limbo (a cui viene appunto paragonata la šaraška, “campo di prigionia leggera” rispetto ai normali centri di detenzione staliniani). Nell’opera di Solženicyn vengono rievocati tre giorni della vita degli ospiti della šaraška di Marfino (una località tra Lobnya e il centro di Mosca), in cui venivano detenuti e lavoravano svariati scienziati e tecnici sovietici arrestati sulla base dell’articolo 58 del Codice penale sovietico durante il periodo staliniano, subito dopo la Seconda guerra mondiale. Diversamente dagli altri campi di prigionia dell’universo dei gulag, i detenuti della šaraška venivano adeguatamente nutriti e godevano di buone condizioni di lavoro (al contrario degli altri campi, infatti, non ci si dedicava a lavori molto pesanti all’aperto). I detenuti lavoravano a progetti tecnici di supporto agli organi di sicurezza dello Stato e di salvaguardia dei poteri costituiti, voluti dai paranoici sospetti di Stalin. Nel romanzo si evidenzia il dilemma angoscioso dei detenuti, che da una parte erano ben consapevoli della loro migliore condizione di vita rispetto agli ospiti degli altri gulag; d’altra si rendevano conto che con il loro lavoro favorivano la sopravvivenza proprio di quel regime che causava tante sofferenze. Alla fine del romanzo, parecchi, incluso il protagonista Gleb Nerzhin, scelgono di smettere di collaborare anche se questo significa essere espulsi dalla šaraška ed essere inviati in campi di concentramento ben più duri. Al riguardo Solženicyn scrive «Il lupo ha ragione, il cannibale no!». Infatti nel lupo l’istinto di conservazione domina costantemente ogni manifestazione e la sopravvivenza è il risultato finale della costante lotta della bestia contro tutto quello che possa recarle danno. Se può essere opinabile l’applicazione dello stesso principio da parte dell’uomo, nel rapporto con la natura, è da condannare la sua determinazione di applicarlo nel rapporto coi propri simili. A questo punto “l’uomo cannibale” non ha più ragione.
IGNOTO SEPARATISTA NFL
if you don't believe in yourself, nobody's will do. Kobe
"All the way from Tampa, Florida, ....Obituary"
https://www.youtube.com/watch?v=k5aNq2fjdEw
let me tell you something, I don't need no doctor, all I need is my L.O.V.E machine (WASP)
if you don't believe in yourself, nobody's will do. Kobe
"All the way from Tampa, Florida, ....Obituary"
https://www.youtube.com/watch?v=k5aNq2fjdEw
let me tell you something, I don't need no doctor, all I need is my L.O.V.E machine (WASP)
- PENNY
- Pro
- Messaggi: 9476
- Iscritto il: 06/04/2004, 13:30
- NBA Team: New York Knicks
- Località: Cagliari
- 3455
- 3466
Re: Libri
Stoner
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)
Non si potrebbe spiegare meglio, nella prima pagina c'è già tutto il romanzo, eppure è impossibile staccarsi dalle pagine e dalla vita di quest'uomo.
Un capolavoro
- Angyair
- Pro
- Messaggi: 8268
- Iscritto il: 06/07/2003, 19:24
- MLB Team: San Francisco Giants
- NFL Team: San Francisco 49ers
- NBA Team: Chicago Bulls
- NHL Team: San Josè Sharks
- Località: http://www.quelchepassalosport.it/
- 1571
- 2239
- Contatta:
Re: Libri
L'ho letto anch'io qualche mese fa e confermo il giudizio: veramente un capolavoro su una storia che definire ordinaria è poco ma che ti entra dentro come pochi altri libri che ho letto.PENNY ha scritto: ↑17/05/2017, 9:16
Stoner
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)
Non si potrebbe spiegare meglio, nella prima pagina c'è già tutto il romanzo, eppure è impossibile staccarsi dalle pagine e dalla vita di quest'uomo.
Un capolavoro
-
- Senior
- Messaggi: 1454
- Iscritto il: 22/06/2007, 18:46
- NBA Team: New Orleans Pelicans
- Località: Pisa
- 11
- 146
Re: Libri
PENNY ha scritto: ↑17/05/2017, 9:16
Stoner
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l'autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. (Dalla postfazione di Peter Cameron)
Non si potrebbe spiegare meglio, nella prima pagina c'è già tutto il romanzo, eppure è impossibile staccarsi dalle pagine e dalla vita di quest'uomo.
Un capolavoro
E' nella lista dei libri da leggere
- BomberDede
- Pro
- Messaggi: 5949
- Iscritto il: 01/06/2008, 13:27
- NBA Team: LA Lakers
- 374
- 2427
Re: Libri
sono in periodo di letture leggere per la metropolitana. Sto recuperando parecchio cose (Ken Follett, Douglas Adams e tanti altri).
Adessovolevo provare a leggere il Ciclo Di Avalon su Artù e affini,
sto facendo un gran casino con l´ordine di lettura (non so quali libri fanno parte della saga, ci sono 2 scrittrici etc).
qualcuno che li ha letti mi consiglia/spiega?
Adessovolevo provare a leggere il Ciclo Di Avalon su Artù e affini,
sto facendo un gran casino con l´ordine di lettura (non so quali libri fanno parte della saga, ci sono 2 scrittrici etc).
qualcuno che li ha letti mi consiglia/spiega?
- La Grande T
- Pro
- Messaggi: 4474
- Iscritto il: 04/09/2005, 3:11
- NFL Team: San Diego Chargers
- Località: Gaeta
- 3082
- 2035
Re: Libri
Approfitto del topic in bella vista per consigliarvi questo libro appena uscito:
-
- Moderator
- Messaggi: 10347
- Iscritto il: 14/08/2003, 8:18
- MLB Team: St. Louis Cardinals
- NFL Team: St. Louis Rams
- NBA Team: Los Angeles Lakers
- NHL Team: St. Louis Blues
- Località: Brescia
- 17
- 966
- Contatta:
Re: Libri
BomberDede ha scritto: ↑06/07/2017, 12:00 sono in periodo di letture leggere per la metropolitana. Sto recuperando parecchio cose (Ken Follett, Douglas Adams e tanti altri).
Adessovolevo provare a leggere il Ciclo Di Avalon su Artù e affini,
sto facendo un gran casino con l´ordine di lettura (non so quali libri fanno parte della saga, ci sono 2 scrittrici etc).
qualcuno che li ha letti mi consiglia/spiega?
Avalon mai letto...ma cerchi in giro dovresti trovare l'ordine di lettura corretto.
Io tanto per imbarcarmi in saghe complesse, ho iniziato la rilettura di Dragonlance :)
Most improved forumist 2009
Campione d'Italia Serie A Fantacalcio Play.it 2015-2016
Campione d'Italia Serie A Fantacalcio Play.it 2015-2016
- pinopao
- Hero Member
- Messaggi: 18390
- Iscritto il: 12/03/2008, 17:02
- MLB Team: Toronto Blue Jays
- NBA Team: Toronto Raptors
- 1522
- 2568
Re: Libri
per l'estate mi sono preso i primi due libri dell'87°distretto di McBain, in originale
mi piacciono i "police procedurals", soprattutto sul piccolo schermo (ho adorato Hill Street Blues ad esempio), e credo di non rimanere deluso da questa serie storica
mi piacciono i "police procedurals", soprattutto sul piccolo schermo (ho adorato Hill Street Blues ad esempio), e credo di non rimanere deluso da questa serie storica
- Brian_di_Nazareth
- Hero Member
- Messaggi: 31217
- Iscritto il: 11/11/2009, 17:42
- NFL Team: Philadelphia Eagles
- NBA Team: Philadelphia 76ers
- Località: giù al nord
- 2744
- 7443
- Contatta:
Re: Libri
A scopo lettura leggera ho iniziato "il quinto giorno" di schatzing o come diavolo si scrive.
Pare carino, anche con nozioni scientifiche interessanti.
Se qualcuno ha letto i suoi romanzi, ho beccato il più gradevole o c'è di meglio nella sua produzione?
Pare carino, anche con nozioni scientifiche interessanti.
Se qualcuno ha letto i suoi romanzi, ho beccato il più gradevole o c'è di meglio nella sua produzione?
- Whatarush
- Hero Member
- Messaggi: 14069
- Iscritto il: 09/12/2005, 19:13
- MLB Team: Pirates
- NFL Team: Steelers
- NHL Team: Penguins
- 9038
- 4147
Re: Libri
Brian_di_Nazareth ha scritto: ↑08/07/2017, 9:05 A scopo lettura leggera ho iniziato "il quinto giorno" di schatzing o come diavolo si scrive.
Pare carino, anche con nozioni scientifiche interessanti.
Se qualcuno ha letto i suoi romanzi, ho beccato il più gradevole o c'è di meglio nella sua produzione?
"Il quinto giorno"
Altri suoi mattoni che ho letto: "Breaking news" e "Limit".
Non saprei fare una classifica anche perchè sono tre opere con argomenti completamente differenti; il bello è che il tedesco se la cava egregiamente in tutti e tre i contesti. Poi ho letto anche "il quinto uomo" e questo sì mi è sembrato di livello decisamente inferiore.
PS
Dopo o mentre sei preso dal quinto giorno vai a fare un tuffo a mare e dimmi che sensazioni hai
2024 Playit Draft Game
#20 C Jackson Powers-Johnson (6-3, 328), Oregon Ducks
#51 WR Malachi Corley (5-11, 215), Western Kentucky Hilltoppers
#84 WR Ja'Lynn Polk (6-1, 203), Washington Huskies
#98 DT Maason Smith (6-5, 306), Go Tigers
#119 CB Caelen Carson (6-0, 199), Wake Forest Demon Deacons
#20 C Jackson Powers-Johnson (6-3, 328), Oregon Ducks
#51 WR Malachi Corley (5-11, 215), Western Kentucky Hilltoppers
#84 WR Ja'Lynn Polk (6-1, 203), Washington Huskies
#98 DT Maason Smith (6-5, 306), Go Tigers
#119 CB Caelen Carson (6-0, 199), Wake Forest Demon Deacons
- Brian_di_Nazareth
- Hero Member
- Messaggi: 31217
- Iscritto il: 11/11/2009, 17:42
- NFL Team: Philadelphia Eagles
- NBA Team: Philadelphia 76ers
- Località: giù al nord
- 2744
- 7443
- Contatta:
Re: Libri
Ieri sera ho mangiato insalata di mare. Ho guardato il polipo con sospetto.Whatarush ha scritto:Brian_di_Nazareth ha scritto: ↑08/07/2017, 9:05 A scopo lettura leggera ho iniziato "il quinto giorno" di schatzing o come diavolo si scrive.
Pare carino, anche con nozioni scientifiche interessanti.
Se qualcuno ha letto i suoi romanzi, ho beccato il più gradevole o c'è di meglio nella sua produzione?
"Il quinto giorno"
Altri suoi mattoni che ho letto: "Breaking news" e "Limit".
Non saprei fare una classifica anche perchè sono tre opere con argomenti completamente differenti; il bello è che il tedesco se la cava egregiamente in tutti e tre i contesti. Poi ho letto anche "il quinto uomo" e questo sì mi è sembrato di livello decisamente inferiore.
PS
Dopo o mentre sei preso dal quinto giorno vai a fare un tuffo a mare e dimmi che sensazioni hai
Fai te...
- pinopao
- Hero Member
- Messaggi: 18390
- Iscritto il: 12/03/2008, 17:02
- MLB Team: Toronto Blue Jays
- NBA Team: Toronto Raptors
- 1522
- 2568
Re: Libri
qualcuno è appassionato di fantascienza?
Ho visto in edicola l'ultimo Urania Jumbo: "La città del cratere" di Reynolds che a quanto ho capito dovrebbe essere uno dei maggiori esponenti della fantascienza anglofona dell'ultimo ventennio
mi sa che lo prendo per l'estate e lo alterno a McBain...
Ho visto in edicola l'ultimo Urania Jumbo: "La città del cratere" di Reynolds che a quanto ho capito dovrebbe essere uno dei maggiori esponenti della fantascienza anglofona dell'ultimo ventennio
mi sa che lo prendo per l'estate e lo alterno a McBain...
- PENNY
- Pro
- Messaggi: 9476
- Iscritto il: 06/04/2004, 13:30
- NBA Team: New York Knicks
- Località: Cagliari
- 3455
- 3466
Re: Libri
Il Brady
Le storie e la quotidianità di uno degli ultimi cinema di quartiere di Parigi. Di film e del cinema inteso come arte si parla relativamente poco, i protagonisti sono i personaggi che gravitano attorno a questo piccolo cinema di genere, per lo più prostitute, vecchi arabi omosessuali, tanti barboni, papponi, delinquenti, poveracci di ogni sorta...
Un affresco della Parigi multiculturale e abbandonata a se stessa dagli anni 70 a oggi.
Raccontato con piglio sincero e divertente da un ragazzo disincantato che ci ha lavorato per qualche anno come proiezionista e factotum, è un libro leggero e agile, diviso per brevi paragrafi di poche pagine l'uno, ognuno dedicato a una storia, un episodio o a un personaggio particolare.
Consigliato come lettura estiva, anche da affiancare a qualcosa di più impegnativo per quando si vuole staccare un po'.