C'era una volta il Cinema

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 14/12/2017, 13:12

Capisco l'entusiasmo per franchise minori, ma oggi esce il 48°capitolo della saga più longeva della storia del cinema, io nonostante tutto ho già prenotato i posti per stasera :gogogo:

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garylarson
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da garylarson » 15/12/2017, 14:59

visto stars wars; due ore di troppo

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 15/12/2017, 17:07

Woody did it again, Kate Winslet :notworthy:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 18/12/2017, 11:29

La Ruota delle Meraviglie è un'ennesima variazione sui temi tanto cari ad Allen, un po' più sbilanciata verso il pessimismo (durante la proiezione ho pensato più volte a Blue Jasmine). Woody la immerge in un'atmosfera opprimente che fa a pugni con l'immensità dell'oceano di fronte a cui si sviluppa la storia, e si affida totalmente agli attori, avviluppati dalle luci di Storaro e seguiti da lunghi piani sequenza che ne esaltano le doti teatrali (comunque meglio il parco femminile di quello maschile, in particolare mi sorprende molto non vedere Kate Winslet tra le candidate ai principali premi della stagione).

E comunque, nessuno nella storia del cinema ha scritto i personaggi femminili meglio di Woody Allen. Forse giusto Kieślowski, ma in un paio di film. Woody ne ha già vergati una ventina indimenticabili.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 18/12/2017, 11:51

Bluto Blutarsky ha scritto: 18/12/2017, 11:29 La Ruota delle Meraviglie è un'ennesima variazione sui temi tanto cari ad Allen, un po' più sbilanciata verso il pessimismo (durante la proiezione ho pensato più volte a Blue Jasmine). Woody la immerge in un'atmosfera opprimente che fa a pugni con l'immensità dell'oceano di fronte a cui si sviluppa la storia, e si affida totalmente agli attori, avviluppati dalle luci di Storaro e seguiti da lunghi piani sequenza che ne esaltano le doti teatrali (comunque meglio il parco femminile di quello maschile, in particolare mi sorprende molto non vedere Kate Winslet tra le candidate ai principali premi della stagione).

E comunque, nessuno nella storia del cinema ha scritto i personaggi femminili meglio di Woody Allen. Forse giusto Kieślowski, ma in un paio di film. Woody ne ha già vergati una ventina indimenticabili.

Per i temi si torna sempre là, ma la forma? Questo a 82 anni e 48 film sulla schiena ha tirato fuori un altra perla cambiando ancora pelle, perchè dal punto di vista visivo, dei movimenti di camera e delle fotografia per calare i personaggi in un ipotetico palco teatrale, costeggiamo l'eccellenza del 2017 e della sua produzione tutta sotto questo punto di vista. Ci sono alcune variazioni di luce che seguono l'andamento dei monologhi dei personaggi da applausi a scena aperta.

La Winslet è fenomenale, ci lascia un altro personaggio indimenticabile e credo sia una delle migliori prove della sua carriera. Belushi a me è piaciuto, ben calato nella parte e convincente nel tratteggiare un uomo che dalla vita ha preso sempre batoste ma lotta ogni giorno per trovare qualcosa per cui valga la pena andare avanti, Timberlake bene quando fa il brillante, meno quando deve abbassare i toni, mentre Juno Teple meh, mi ha lasciato più freddino.

Per l'annuale dibattito sui suoi film: metto questo a parimerito con "Blue Jasmine" come miglior Allen post "Match Point"

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 18/12/2017, 21:35

Sono attirato in modo ancestrale ogni anno verso dicembre dal rito del collocamento del nuovo film di Woody nel ranking della sua filmografia, è una specie di appuntamento fisso con Penny doverosamente ad inaugurarlo. :laughing:

In attesa della visione e dell'arrivo degli altri pezzi da novanta (ho visto solo Get Out dei 10 candidati al Golden Globe), solo un modesto contributo delle altre visioni minori dell'ultimo periodo:

Stronger: negli anni ho imparato a diffidare delle storie americane di eroi americani proposte da americani in America. Per carità, non un brutto film, storia reale sicuramente significativa ed al solito Gyllenhaal all'altezza nel ruolo di tormentato e sofferente, ma davvero nulla di diverso da quello che mi potevo aspettare. Ed alla fine l'emozione resta sempre un po' soffocata o, come direbbero quelli bravi, stereotipata.
**

The founder: tuttavia ci sono anche americanate che funzionano, e più americanata della storia romanzata dietro la nascita di McDonald's difficile trovarne. Il tutto funziona per me grazie all'ambientamento negli anni '50, che rende un po' più speciale e vincente quella contrapposizione tra la ricerca del successo a tutti i costi e la bonaria esperienza paesana di chi ha avuto l'idea. Keaton molto bene.
****

Okja: nettamente il candidato favorito come film più irritante dell'anno. Il tentativo di cavalcare la denuncia in modo sarcastico sfocia nel grottesco, nel banale e nel didascalico in un colpo solo. Clamoroso il flop dello stesso Gyllenhaal di cui sopra in un ruolo sopra le righe che totalmente non gli si addice. E Bong Joon-ho dopo Memories of Murder continua nella caduta libera dal mio punto di vista, già intrapresa con The Host e Snowpiercer.
*

L’incredibile vita di Norman: il solo fatto che ci sia di mezzo Richard Gere ormai caduto in disgrazia bastava per un approccio diffidente, invece ne esce fuori uno dei personaggi che suscita la maggiore empatia dell'intero anno cinematografico.
***

Baby Driver: quoto in pieno il giudizio se non sbaglio di Safe di qualche pagina fa. Stuzzicante, impostato benissimo nelle doppie storie che viaggiano in parallelo ed in contrasto tra loro che non permettono di orientarsi del tutto tra il bene ed il male, ma la seconda metà del film vanifica quasi tutto quel potenziale. Comunque intrattiene nonostante tutto, a modo suo anche fino in fondo.
***

A Ghost Story: immagino che vedere per 10 minuti consecutivi Rooney Mara mangiare una torta possa essere un'esperienza intrigante per molti. Purtroppo o per fortuna non per me. Vi diranno che c'è dietro tutto un significato metafisico e spirituale e che siamo ai livelli del miglior Malick. Appunto.
*

Guardiani della Galassia vol.2: lessi tempo fa che qualcuno addirittura lo preferiva al primo, per me invece è un clamoroso passo indietro. La spontaneità autoironica dei personaggi perde clamorosamente freschezza, anzi purtroppo sfociano nella macchietta. Il tentativo di infilare dentro emozioni familiari e sentimenti affossa lo spirito scanzonato ed irridente del primo episodio. Resta comunque un modo alternativo di intendere i super eroi che per uno come me che fatica a digerire gli "originali" non può essere del tutto indifendibile.
**

Graduation (in italiano: Un padre, una figlia): io da sempre vado ghiotto di storie di corruzione e malavita nel realismo rumeno, non so bene il motivo. Storia normale di problemi normali che precipitano più o meno inaspettatamente, tutto piuttosto ordinario ma è curioso il modo in cui ti senti completamente catapultato in quel contesto di paese e cittadini disillusi.
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Clash: piccola chicca nordafricana. Film interamente girato all'interno di una camionetta della polizia egiziana in cui si aggiungono di volta in volta vari soggetti spesso uniti dalla fede ma divisi dalla politica, mentre fuori divampa la protesta e nessuno capisce chi sono i buoni, chi sono i cattivi e chi sta con chi. Claustrofobico, buon cinema.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Staralfur » 18/12/2017, 23:43

Gerry Donato ha scritto: 18/12/2017, 21:35

A Ghost Story: immagino che vedere per 10 minuti consecutivi Rooney Mara mangiare una torta possa essere un'esperienza intrigante per molti. Purtroppo o per fortuna non per me. Vi diranno che c'è dietro tutto un significato metafisico e spirituale e che siamo ai livelli del miglior Malick. Appunto.
*


Dissento fortemente
Vedi mio post sul film di qualche mese fa

Di Bong guarda Mother, siamo poco sotto Memories of Murder

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/12/2017, 0:20

Staralfur ha scritto: 18/12/2017, 23:43
Gerry Donato ha scritto: 18/12/2017, 21:35

A Ghost Story: immagino che vedere per 10 minuti consecutivi Rooney Mara mangiare una torta possa essere un'esperienza intrigante per molti. Purtroppo o per fortuna non per me. Vi diranno che c'è dietro tutto un significato metafisico e spirituale e che siamo ai livelli del miglior Malick. Appunto.
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Dissento fortemente
Vedi mio post sul film di qualche mese fa

Di Bong guarda Mother, siamo poco sotto Memories of Murder

Vi leggo sempre anche senza intervenire ma mi era sfuggito quel tuo post, era il periodo in cui ero assente dal forum.

Diversamente da molti film che non mi piacciono e per i quali non me la sento di fare lo sforzo di andare ad indagare oltre il nulla che accade, ma per cui non comprendo nemmeno il fatto che possa esistere qualcosa oltre, qui ho nitidamente chiaro il percorso che ti ha portato e che ha portato in molti ad emozionarsi.

Se entri in feeling con quella sospensione del tempo e quell'ultraterreno in realtà così umano, ti può lasciare dentro molto. Ma forse è uno di quei film che va preso nel contesto e nella giornata ideale, ed a me ha detto male. :laughing:

Grazie della segnalazione di Mother, ti devo un riscontro nei prossimi giorni. :ok:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 19/12/2017, 10:21

Gerry Donato ha scritto: 18/12/2017, 21:35 A Ghost Story: immagino che vedere per 10 minuti consecutivi Rooney Mara mangiare una torta possa essere un'esperienza intrigante per molti. Purtroppo o per fortuna non per me. Vi diranno che c'è dietro tutto un significato metafisico e spirituale e che siamo ai livelli del miglior Malick. Appunto.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/12/2017, 10:39

Djerry e passa più spesso diamine, stai sempre a parlar di cose tristi come Milan e Politica... sarà più divertente scornarsi con Bluto su "2001 Odissea nello spazio" rispetto a farlo su Di Maio :forza:

Comunque su "Get Out" che mi dici? A me è piaciucchiato abbastanza, ne avevo anche scritto da qualche parte qui.

Su "Okja" concordo in pieno e idem sui Guardiani, che perdono un giro rispetto al primo capitolo ma rimangono il mio franchise attuale di riferimento nel genere.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/12/2017, 11:51

:forza:

In effetti è disintossicante questo lido, soprattutto rispetto al Milan più ancora che per la politica. :laughing:

Bluto Blutarsky ha scritto: 19/12/2017, 10:21
Gerry Donato ha scritto: 18/12/2017, 21:35 A Ghost Story: immagino che vedere per 10 minuti consecutivi Rooney Mara mangiare una torta possa essere un'esperienza intrigante per molti. Purtroppo o per fortuna non per me. Vi diranno che c'è dietro tutto un significato metafisico e spirituale e che siamo ai livelli del miglior Malick. Appunto.
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:laughing: :notworthy:
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:laughing:

Assicuro che non volevo entrare in tackle tanto più dopo un anno che non scrivevo qui, se avessi visto il successo riscosso dal film me lo sarei risparmiato.

Però:
Lo schema è il classico, il fantasma con le cose in sospeso, da Casper a Ghost per usare proprio due esempi rurali e banali. Talmente classico che persino uno ingenuo e poco sveglio come me nel prevedere in corsa lo sviluppo delle trame di un film ha capito subito che il lenzuolato si sarebbe fiondato di nuovo a casa e che il rumore della notte precedente era stato causato da lui.
La parte innovativa ed intrigante può essere la rivoluzione tra tempo e spazio: il fantasma è padrone del tempo lungo il quale viaggia tra passato e futuro, ma schiavo dello spazio che lo costringe a rimanere in loco.
Rooney Mara sarà pure brava e bella, ma se si fossilizza nella parte della depressa cronica con gli occhioni malinconici sia prima che dopo l'aver perso il proprio amore di turno diventa paurosamente monodimensionale.
Leggo in giro tra le altre cose di altra grande performance di Affleck, ma a meno di considerare merito suo la performance del lenzuolo lui resta in scena sì e no 10 minuti, di cui 3 da morto immobile ed altri 5 con la stessa scena ripetuta da due prospettive diverse.


Poi come io faccio lo sforzo di comprendere che possa essere piaciuto ad alcuni, so che costoro non hanno problemi a capire il processo inverso subito da quelli come me, come già intelligentemente @Staralfur precisava: Ad alcuni, forse molti, potrà non piacere perchè potrà sembrare un film dove non accade nulla, ed in parte così è, ma quello che questo film mi ha trasmesso in 87 minuti l'ho provato davvero poche volte.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/12/2017, 12:00

PENNY ha scritto: 19/12/2017, 10:39 Comunque su "Get Out" che mi dici? A me è piaciucchiato abbastanza, ne avevo anche scritto da qualche parte qui.

Sono quei film che se restano col profilo basso e parzialmente "di nicchia" per intenderci, diventano dei gioielli che ti porti dentro a lungo e con cui si fa bella figura nel consigliarlo o nel parlarne. Ma se si alza l'asticella al punto da candidarlo all'Oscar o dominare il box-office, qualcosa stona.

Per me ha chiari elementi geniali nel capovolgere il canone, e poiché ormai non si può fare a meno di 3-4 polpettoni ogni anno sul razzismo e sul riscatto del popolo di colore dall'ottocento ad oggi che puntualmente imperversano nelle candidature, era un film oserei dire necessario e pura aria fresca.

Nella mia consueta difficoltà a capire dove ti sta portando il film sono rimasto un paio di volte spiazzato dall'evoluzione che ha preso, quindi ulteriore merito a regista e sceneggiatore.

Però la situazione è sfuggita di mano: per me è un solidissimo thriller da tre stelle che diventa da 4 per il modo appunto pionieristico con cui capovolge i parametri e ti spiazza, però tecnicamente (recitazione compresa) e per la profondità della trama non può assolutamente essere il miglior film dell'anno.
A meno che sia un anno veramente modesto, e purtroppo il rischio al momento esiste secondo me.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 19/12/2017, 12:08

Gerry Donato ha scritto: 19/12/2017, 11:51
Bluto Blutarsky ha scritto: 19/12/2017, 10:21 :laughing: :notworthy:
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Assicuro che non volevo entrare in tackle tanto più dopo un anno che non scrivevo qui, se avessi visto il successo riscosso dal film me lo sarei risparmiato.

No ma entra pure in tackle, sai che le tue provocazioni sono sempre ben accette, io neanche l'ho visto questo film :thumbup:
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/12/2017, 12:13

Rilancio con un altro potenziale gran film, su cui però avrei più chiare le idee dopo una seconda visione futura: Thelma

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Prendi il primissimo Stephen King di Carrie, lo porti in Norvegia e ci metti dentro un po' di thriller erotico-lesbo, ed esce questo film.

Il film parte da un prologo che da subito ti obbliga a salire di tono alla visione: un padre mentre cammina sul ghiaccio con la figlia alla caccia di daini, appena vede l'animale invece di puntare il fucile verso di lui mira alla figlia.

Poi la storia si sviluppa con semplice realismo scandinavo: una ragazza repressa dalla estrema componente religiosa della famiglia lascia malinconica e solitaria ma non forzatamente il villaggio di casa per andare a studiare a Oslo. Ogni sera i genitori chiamano e si assicurano che lei abbia rispettato ogni orario e che per esempio non abbia sfiorato alcol o non abbia incontrato amici inopportuni.

Infine parte il trip che mescola psicologia, soprannaturale ed abbandono in maniera secondo me mirabile, con una fotografia per me superlativa e la giovane attrice senz'altro in gamba.

Non griderei al capolavoro, ma alle 4 stelle personali sì.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BigSleepy » 19/12/2017, 14:47

Urca, Thelma lo volevo vedere proprio in questi giorni.

Su Ghost Story parzialmente d'accordo. Il film con me ha funzionato perchè mi ha trasmesso efficacemente l'angoscia e l'ansia dell'attesa e dello scorrere del tempo, ma alcune parti sono veramente troppo anche per me chi non disdegna i film con atmosfere e tempistiche così dilatate (la scena della torta già citata).
Okja molto sopravvalutato ma non mi è dispiaciuto del tutto, capisco poco la critica per essere un film grottesco quando è proprio quello il suo intento.

@PENNY @Bluto Blutarsky considerando quando vi piace Allen e i suoi personaggi femminili, consiglio di vedere qualcosa di Baumbach e in particolare i suoi Frances Ha e Mistress America

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