Molto molto difficile da commentare questa giornata, visto tutte le cose (poche) che sono successe, e visto tutte le cose (moltissime) che si sono dette.
Anche io ho attraversato diverse emozioni, ora preso dal mio temperamento sanguigno, ora stemperato dal mio essere un razionale capricorno.
Ho provato a fare ordine nella mia mente durante il tragitto dalle cliniche a casa, e provo a buttar giù qualche riga che voi, ahimè, sarete costretti a sopportare.
Dunque: devastato dalla stanchezza di ieri sera, mi sono lanciato ieri in un post a caldo di analisi sommaria sul nostro hiring fresco fresco di giornata, e su JMD in particolare. Basta che andate a rileggere: sono sempre stato cauto, perchè ormai di promesse e speranze di bel gioco e di grandi prospetti di giocatori ne ho sentite davvero troppe, e ho ribadito il mio andarci coi piedi di piombo. Non ho mai avuto una fiducia completa da mani sul fuoco su quella che doveva essere la nostra guida in campo, e nemmeno mi sono sentito di bollarlo come un fallito all'ultima spiaggia, alla prova del 9 per se stesso e la sua immagine in NFL.
Tutto sommato pero la speranza ce l'avevo...ed era una speranza non tanto nelle doti di JMD, (che tutti abbiamo visto nelle condizioni giuste cosa sia capace di fare) ma nella capacità di avere delle idee precise e cercare di perseguirle a tutti i costi, mantenendo coerenza, stando all'erta, remando in una direzione chiara per tutti e condivisa da tutti. Ero "contento" della scelta di JMD in quanto nuova etichetta della nuova idea precisa che si stava inseguendo.
Bene.
Poi è successo quello che è successo. Si sono susseguiti tweet, commenti, paroloni grossi, supposizioni varie, ipotesi realistiche, ipotesi fantasiose, laqualunque ecc ecc...
Addirittura ho sentito stronzate del tipo "la vendetta del deflategate", oppure le vendette servite a freddo, oppure "quell'idiota di Ballard è rimasto scottato da quelli là, sempre quei soliti" oppure ancora "flirtare con certe persone ti fa prendere delle brutte malattie veneree"...insomma roba davvero dell'asilo, della più becera discussione da bar, ma che dico da bar, da cantiere di lavoro o da radio private sportive romane.
Qualcuno ha accusato i Patriots, qualcun altro Ballard, qualcun altro a messo in mezzo "quell'ubriaco di Irsay", alcuni hanno inveito contro Kraft manco fosse un criminale, addirittura Belichick è stato accusato, non si sa di che poi. (ripeto tutta roba che si è leggiucchiata in giro, specialmente oltreoceano)
La verità è che la responsabilità di tutto questo è solamente sulle spalle di McDaniels.
Ho detto responsabilità e non colpa. Perchè in un paese che non è la Corea del Nord, si è liberi di scegliere, se non vincolati in termini legali con qualcuno, sempre ed in ogni momento. Mi sembra chiaro che se ci fosse stato un accordo vincolante scritto e inciso su pietra, tutto ciò non si sarebbe potuto verificare senza che si provvedesse da un punto di vista legale di difesa.
Ma siccome stiamo parlando di una cosa che era fatta al 99,9 periodico%, è successo quel che è successo.
Cosa avrà fatto cambiare idea al signor McDaniels, tanto da ritirarsi così in fretta e furia, di nascosto quasi, e lasciando tutti con un palmo di naso? Forse i dubbi su Luck si sono fatti troppo pesanti da sostenere, e quindi il "tuo" QB che volevi diventasse pietra d'angolo del tuo nuovo colosso schiacciasassi non gli dava più garanzie nel suo cuore? Mi pare una cazzata, visto che hai la 3a scelta assoluta in un draft che non ricordo da anni così ricco di prospetti succulenti in quella posizione.
Forse l'idea di lavorare con Irsay lo metteva tutto sommato a disagio per via delle sue "escandescenze"? Altra cazzata, anzi, Irsay nel suo essere sanguigno è uno che prima di cacciarti devi davvero combinare disastri o non evolverti dopo tanti anni. Quindi ipotesi scartata.
Forse problemi legati alla famiglia, per cui il trasferimento ad una citta distante con i bambini piccoli, era un qualcosa che la moglie non vedeva di buon occhio? Poco credibile, molto poco credibile, cisto che ti ricoprono di lingotti d'oro e vai lì per provare a farti un nome come coach NFL e non come assistente di qualcuno. Perchè se è questo il tuo desiderio ed è questa la possibilità tanto agognata di una svolta per la tua carriera, prendi i tuoi bimbi e ti trasferisci con loro pochi cazzi.
Forse Kraft ha annusato che BB è intenzionato a lasciare la franchigia in un futuro prossimo, e avendo ancora Brady sano e in spolvero, vale la pena tentare ancora il grande ballo, con i maggiori fattori invariati (brady Belichick e per l'appunto JMD)? Possibile, questo si. Solo che non hai la certezza di come andranno le cose nel futuro. Questo futuro senza BB e TB non sai quanto è prossimo e quanto è remoto. In più se diventi HC lì avrai a che fare con un'immensa ombra che lo sovrasterà sempre, che i tifosi non scorderanno più, e il paragone sarà all'ordine del giorno.
Poi lasciamo stare BB e Kraft. Non hanno colpa alcuna in tutto cio, perchè loro pensano al loro orticello, come è giusto che sia, e sono disposti a far tutto per raggiungere i loro piani, se c'è anche una minima speranza di fattibilità. Ci hanno provato, sono stati convincenti, hanno ottenuto il loro scopo. Pazienza se dall'altra parte c'erano i Colts, i Jets, il chievoverona o la Longobarda. E' Businnes. e come tale va considerato.
Piuttosto la cosa che trovo davvero riprovevole, è la scelta di McDaniels. Sia ben chiaro: NON perchè ha cambiato idea, NON perchè ha cambiato idea mettendoci, di fatto, parecchio nella merda, NON perchè ha dato una parola e non è stato un "uomo d'onore", NON perchè si sente più attratto dai Patriots, NON perchè ci considera forse una piazza inutile. Niente di tutto questo.
Il gesto riprovevole è stato prendere accordi che coinvolgevano fortemente terzi interessati (vedi gli assistenti che lui ha chiesto facessero parte del suo enturage) e far si che i Colts facessero dei contratti. Gente che magari non voleva Indianapolis, non voleva Luck e non voleva Ballard, ma che era venuta solo perchè sarebbe stato lui l'Head Coach. Pessima figura, davvero pessima. Persino il suo agente, che è lo stesso di Ballard, ha detto che ha commesso un errore molto molto grossolano.
Detto questo, sotto questo specifico punto di vista navighiamo, al momento, in pessime acque. Perchè è come andare ad un buffet, pieno di roba ma pieno di gente, aspetti un amico per aiutarlo con il parcheggio ed andare insieme a mangiare, ma questo non vieni, e quando lo chiami per il ritardo ti dice che è impossibilitato a venire, ti catapulti in sala e ti tocca prendere le bricioline dei fritti e la roba guasta che gli altri non hanno voluto.
Altro problema è interagire ora con gente che probabilmente abbiamo scartato in prima istanza e potrebbe, come dire, sentirsi come un ripiego. Speriamo di no.
Ci troviamo coi tempi stretti e non tantissime scelte. Saranno giorni intensissimi e privi di sonno per Ballard, che deve fare sforzi eccezionali per riassestare il tutto. Ma non è argomento di oggi evidentemente.
L'argomento di oggi è la conferenza stampa che avrebbe dovuto essere di Ballard e McDaniels ed invece è stata solo di Ballard.
La sua conferenza stampa è stata un piacere per le mie orecchie.
innanzitutto comincia col parlare di cose che lui ritiene ben più serie che non le vicende del CS, e parla del caro Edwin Jackson, morto poverino a 26 anni investito da un pazzo con la macchina, con il pensiero a lui e alla sua famiglia.
Poi la vicenda McDaniels. La sostanza è stata questa: "...mi ha chiamato per non so quale motivo e mi ha detto "some bad News". A quel punto l'ho interrotto e gli ho detto che mi interessava solamente sapere: sei dentro o sei fuori? Mc Daniels è andato avanti per un minutino dicendo qualcosa al che gli ho ribadito "mi serve sapere se è un SI o e un NO. Solo questo." e lui ha risposto no. Al che gli ho detto che saremmo andati avanti per conto nostro e che auguravo a lui il meglio.
Poi Ballard ha specificato due cose:
1-Non ho assolutamente chiesto nessun tipo di spiegazione per la sua scelta, non ho voluto entrare in dettagli che non mi interessavano.
2-Non ho fatto davvero nulla, nè per cercare di convincerlo a rimanere, nè per fargli onorare la parola data.
Ballard dice: ho fatto così per un semplice motivo: voglio gente che sia 100% "committed to the team". Abbiamo tanto tanto lavoro da fare. E ciò è di importanza essenziale per me. Non solo l'HC ma anche tutti gli assistenti, il personale e i giocatori. Bisogna rimanere uniti, remare nella stessa direzione e potersi fidare degli altri in ogni momento. Altrimenti non funziona così.
Gli è stato chiesto se si è sentito preso in giro o roba del genere: ha risposto con un laconico NO.
E nel momento in cui qualcuno gli ha fatto notare che poteva forse essere la questione Luck il problema di tutta la vicenda, ha risposto che qui non si parlerà più di un singolo elemento, ma sempre della squadra, che è il terminale complessivo di tutti gli sforzi, sempre e comunque.
Quando poi gli è stato chiesto in un secondo momento, quanto questa "deviazione di percorso" ha minato il corso degli eventi futuri lui ha detto questo: ecco perchè l'NFL è grande, perchè ha OSTACOLI, e gli ostacoli possono essere grandi, imprevisti e inaspettati. E' questo il grande insegnamento del football. La tua grandezza in questa lega si misura in base a quanto riesci a superare le difficoltà (di cui poi tutti si dimenticano) e di come gestisci le situazioni, gli imprevisti e l'imponderabile.
Ha concluso dicendo :Non mi interessa la stampa, non mi interessa la mera tempistica di ciò che si suppone debba essere fatto, non mi interessano i tweet delle persone. Voglio fare la scelta GIUSTA. Bene se arriva a prima botta, bene lo stesso se arriva in fondo a tutto. Voglio la scelta GIUSTA.
SIgnori, dopo questo non so come andremo e che fine faremo, ma abbiamo un signor GM che comincia a piacermi davvero sempre più ogni momento che passa. Conferenza stampa ineccepibile, nei toni, nei modi, negli argomenti, nelle priorità.
Non è strillando e mostrando i denti che la gente ti teme. Il rispetto lo guadagni facendo il tuo, lavorando duro e pensando non ai problemi ma alle soluzioni.
Ballard sta già facendo questo. In questa conferenza ha anche sottolineato ciò che la città sente per questa squadra, come è stata vicina alla vicenda del povero Jackson. E ha ricordato come vorrebbe davvero poterla ripagare con il successo della squadra, successi che la città e la comunità, a suo avviso, merita e meriterebbe sempre.
Rendiamocene conto: Ballard per noi è una boccata di aria fresca, una ricarica di energia costante nella sua essenza. Sono molto contento di averlo fra le nostre fila.
Coraggio ragazzi!!! Ci vorrà tanto, lo so. Non sarà facile, lo so. Gli imprevisti sono tanti, lo so. Ma sono fiducioso. I Colts non finiranno per colpa di McDaniels, o per colpa di un contratto, o per colpa di un infortunio. Facciamoci forza, gli sforzi fatti col cuore e guidati dalla mente daranno i risultati!!! Cacciamo anche noi le palle!!!
THE RIVALRY IS BACK ON!!!
Buona offseason a tutti!!!