Brian_di_Nazareth ha scritto:Quella e' una questione legata al contesto però non strettamente al gioco, come l'essere pro.
E anch'io sono un ammiratore di mirotic eh...
Ma essere un rookie è una questione legata anche al cambio di contesto, e non strettamente al gioco.
Quanti rookie europei sono sbarcati negli States con una reputazione ed un'esperienza ben superiore a quella di Miro, non riuscendo però ad avere nessun impatto nella lega?
Basti pensare a Spanoulis o Jasikevicius...
Essere un rookie europeo vuol dire adattarsi ad una cultura ed una civiltà totalmente diversa da quella a cui sei stato da sempre abituato ed anche il rapporto con la franchigia è totalmente diverso: qui in Europa la squadra si occupa di tutte le facilities anche fuori dal campo(casa, assistenza medica) ed il rapporto col giocatore è costante, in America le franchigie sono "solamente" i tuoi datori di lavoro, per tutto il resto devi vedertela da solo(basti pensare a come Portland abbia trattato l'intera vicenda Oden, capitale immenso dilapidato).
Essere un rookie europeo trascinarsi una quantità immane di preconcetti che sono durissimi da cancellare( sei un tiratore, soft,con atletismo limitato e totalmente incapace di difendere), provate a dare un'occhiata a questo forum giusto come esempio (tra l'altro nel topic del draft di Hezonja si è parlato davvero poco, questo potrebbe essere buono davvero).
Infine essere un rookie (europeo) sotto quella testa dura di Thibo vuol dire doversi guadagnare,sudare e strappare ogni f*ttutissimo minuto sul parquet, e normalemente anche questo non basta a garantirsi la fiducia del HC dei tori..