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Messaggio da joesox » 14/07/2013, 18:34

Non so neppure da dove cominciare.
E sarò per forza incompleto, devo essere interessante, se vi perdo dopo il primo paragrafo è la fine.

Uno sport sconosciuto, che regala emozioni uniche.
No, non faremo un meeting giocando a cricket, però sui colli bolognesi ci sono dei campi…

L’immagine di Mark Prior che va a stringere la mano ai due battitori australiani che per oltre un minuto hanno atteso la decisione del terzo arbitro (quello che usa replay televisivi, simulazioni 3D per proiettare la traiettoria della palla e file audio per capire se la palla ha toccato la mazza) è quello che lo sport dovrebbe essere.

L’accusa a Stuart Broad di non aver camminato verso l’uscita, dopo che era chiaramente andato out, ma di aver colpevolmente aspettato la decisione arbitrale, è emblematico di quanto questo sport sia tradizionale e sia allo stesso momento all’avanguardia. Sia all’edge della tecnologia. Sia al passo con i tempi.

È regionale: Gran Bretagna, Australia, Subcontinente Indiano, Isole Caraibiche, poco altro. È un po’ l’alter ego del baseball: USA, Canada, Estremo Oriente, America Centrale, un po’ d’Europa. Sono uno il negativo dell’altro, ma c’è molto più in comune di quanto si creda. Gli inglesi prendono in giro il baseball chiamandolo rounders, gli americani non hanno idea di che cosa sia il cricket non chiamandolo neppure.

Trent Bridge è a Nottingham, una delle case del cricket. In questi cinque giorni è stata la sede del primo test match delle Ashes, le serie che si disputano ogni due anni tra Inghilterra ed Australia. D’estate in Europa ed a cavallo di Capodanno nell’estate australiana. Solitamente cinque sfide di cinque giorni l’una. Per una microscopica urna di sei pollici che contiene le ceneri di uno dei due bastoncini che stanno in equilibrio sui tre stumps.

Solita storia. Gli australiani demolirono gli inglesi all’Oval (un’altra delle case del cricket) nel 1882 ed i giornali scrissero che gli inglesi erano diventati cenere (Le Ashes). Da qui il nome della serie.

Gli inglesi mandarono in Australia carcerati, conigli e mazze da cricket. Poi anche una palla da rugby.
E la tradizione fece il resto.

E come da tradizione, i maestri all’inizio vincono sempre, poi gli allievi cominciano a vincere, poi si va avanti-indietro, poi l’Australia comincia a vincere troppo, poi gli inglesi fanno i miracoli, e avanti fino all’infinito. Essendoci cinque partite dovrebbe sempre esserci un vincitore, ma nel test match cricket c’è anche il pareggio (match drawn). E se la serie finisce pari l’urna resta in mano ai campioni in carica. Ed a lungo sono gli australiani a tenersi l’urna.

Il gioco, nella sua enorme complessità regolamentare, è molto semplice.

Uno lancia, uno batte cercando di difendere tre paletti piantati a terra. Se colpisce la palla può correre verso altri tre paletti (scambiandosi di posto con il suo compagno) e segnare un punto. Se la batte fuori dal campo rimbalzando fa quattro, se al volo ne segna sei. Si giocano due innings con dieci out. Si comincia alle undici del mattino. Si fanno pause per merende, pranzo, la pausa del tè, si finisce verso le diciotto. Alle volte alle diciotto e trenta con i guardiani notturni che devono restare vivi mentre scendono (salgono?) le ombre della sera.

Tenere a mente.
Headinglry 1981. Edgbaston 2005. Trent Bridge 2013.

Oggi è finito il primo Test Match di questa calda estate inglese ed è stata una cinque giorni degna delle altre due citate. Nel 1981 Ian Botham entrò con sette out e l’Inghilterra sotto 1-0 nella serie e segnò 149 runs. Nel 2005 gli inglesi vinsero di due runs. Praticamente la partita a più stretto punteggio di sempre.

Mercoledì al lancio della moneta vincono i bianchi d’Inghilterra (tanto giocano tutti in bianco comunque) e scelgono di battere. Sembra una buona idea anche se il cielo è coperto e la palla gira molto. Segnano subito molto perdendo poche wickets (facendo pochi out). Sono 102-3 (cioè hanno segnato 102 runs ed hanno tre out), poi 180-6, 213-7. Poi il classico crollo inglese, perdono tre wickets segnando nel frattempo due runs. Il totale del loro primo innings (c’è la s anche se è singolare) è un misero 215.

Ma sono stati così veloci a fare i dieci out che l’Australia deve andare a battere nel tardo pomeriggio. E quella che sembrava una giornata favorevole ai canguri - il sole uscito alto e caldo aiuta i battitori - si trasforma in un incubo. In un paio d’ore i canguri si ritrovano 53-4, avendo perso i migliori battitori inclusi Clarke, Watson e Rogers. Al mattino del giovedì il campo inglese è felice. Alla pausa pranzo c’è quasi esultanza. Gli australiani in crollo verticale si ritrovano nel pomeriggio a 117-9. Un solo out dalla fine del primo innings con un totale bassissimo.

Ed ecco che va a battere Ashton Agar. Diciannovenne aussie semisconosciuto, battitore numero 11. In teoria il peggiore del gruppo. Due settimane fa giocava County Cricket fra le pecore del Queensland. Ed Agar fa il Botham. In partnership con Hughes segna 98, sfiorando il century. Fare 100 a cricket è una figata, anche gli inglesi tifavano per lui, anche se qualcuno giustamente ammoniva: “Ricordate Edgbaston 2005”. Agar batte tutti i record di un numero 11 nella storia del Test Cricket. Finalmente va out chiudendo l’innings australiano a 280.

I gialloverdi (in realtà bianchi) australiani si ritrovano con 65 runs di vantaggio dopo un innings che in tutto è durato meno di due giorni. Il ritmo era da ODI (One Day International, a tratti da Twenty20, il cricket veloce da 20 over). [Un over è fatto da sei lanci.]

Tocca quindi battere nel tardo pomeriggio (inizio secondo innings) ai bianchi d’albione. Inizia malissimo, subito 11-2, gli australiani sono ringalluzziti, rincanguriti se si potesse dire.

Sono cadute 22 wickets in meno di due giorni. Quelli che hanno i biglietti per il quinto (e decisivo) giorno iniziano a preoccuparsi.

Precisazione uno.

Alle volte (spesso) questi test match sono scontati. Una squadra va a battere e segna 550 runs. Vanno gli altri e sapendo che difficilmente vinceranno, iniziano a giocare per il pareggio. Segnano 200 runs in due giorni. Poi quelli in vantaggio per 550-200 chiedono il follow on. Cioè rifanno battere quelli in svantaggio per tentare di farli tutti dieci out ancora una volta (nel secondo innings) e vincere la partita. Che se poi anche ne segnano 360, poi a loro bastano dieci runs e vincono. Poi invece piove perché è pur sempre l’estate inglese e tutti vanno a casa contenti. Pareggio.


A questo punto gli inglesi cominciano a giocare a test cricket. In battuta KP e Cook. KP è Kevin Pietersen, il monello del cricket inglese; Cook, ovviamente, il capitano. Palle battute in grande sicurezza. Bowlers australiani che non trovano più i facili out. Qui in my humble opinion gli inglesi hanno vinto il match. Il test cricket è accumulo di runs con grande controllo, evitare errori stupidi, non forzare nulla. Bere il tè alla pausa.

Cook fa 50, KP 64. Ma non è tutto facile, incominciano ad arrivare gli out, gli inglesi si ritrovano 218-6 (in totale 433-280, in effetti un vantaggio abbastanza misero con soli 4 out rimasti e moltissimo tempo per l’Australia per rimontare). Arriva in battuta Ian Bell, ormai oltre la trentina, non è mai stato il grande che tutti pensavano diventasse. Ha 17 century nella sua carriera, non male, ma la più importante la realizza tra venerdì e sabato. Resta a battere 384 minuti, affronta 267 lanci e segna 109 runs. Quando cade la sua wicket (bowler Starc, presa al volo di Haddin) gli inglesi sono 371-8. Insieme a Stuart Broad (quello “disonesto” che non ha camminato) li ha portati ad un totale di 586, oltre 300 di vantaggio. Si respira meglio. Gli inglesi vanno all out per 375. Gli australiani batteranno per ultimi inseguendo un target di 311 per vincere il Test Match. Se gli inglesi li fanno out prima vincono loro. Il quarto giorno sarà decisivo.

La metà inglese del cielo gongola. 311, impossibile. Su 554 test match un secondo innings conclusivo con un totale da inseguire di 300 e più è successo 26 volte, in un secolo e mezzo!

Gli australiani beffardi se ne fregano, vogliono vendicare Edgbaston 2005 e la sconfitta di due runs.

E partono bene! 39-0, 52-0, 84-0. Facce lunghe. Inglesi preoccupati. Finalmente dopo 84 runs arriva il primo out, Broad prende la wicket di Watson per 46. LBW.

Precisazione due.

LBW – leg before wicket.
Arriva il bowler di corsa e fionda la palla (questa davvero di legno) a 70-80-90 miglia all’ora e tu – in posizione non naturale – devi ribatterla. Ma la palla viene fatta rimbalzare a 4-6-8 piedi da te ed il rimbalzo tende a fregarti. Se la palla abbatte gli stump sei out. Ed allora metti fuori la gamba e TAC! la fermi. Non si può. L’arbitro a quel punto deve valutare se la traiettoria della palla avrebbe colpito gli stump ed alza il dito indice. OUT.


84-1, 111-2, 124-3. L’innings aussie procede bene, ma non benissimo. Rogers si redime un po’, Clarke out per solo 23, Agar il fenomeno viene fatto battere ottavo. Ma a quel punto le cose sono precipitate. Australia 207-7, cade Starc, che in fondo non è un battitore, 211-8, poi cade la nona wicket, 231-9. Restano in due come a Little Big Horn, come a Fort Alamo. Agli inglesi serve una wicket, agli australiani 80 runs per arrivare a 311 (e vincere 587 a 586). In battuta Haddin, buono e Pattinson, un bowler.

E piano piano i due formano una decente partnership, poi una discreta partnership, poi una buona, arrivano a 60 runs dalla vittoria, a 40, a 31, a 20, a 15. Nel campo inglese c’è panico.

Capitano Cook le prova tutte, fast bowlers, spinners, all arounders.

Prova Graeme Swann, il maestro dello spin, prova Jimmy Anderson (che prenderà 10 wickets alla fine della partita) forse il miglior bowler del mondo oggi, prova Broad, prova Finn, che delude, prova Root.

Sarà ancora lui, Anderson, a costringere al liscio Haddin, poco dopo mangiato, con una palla insidiosa che sfiora la mazza. Cook fa la presa e grida subito. L’arbitro tentenna. Gli inglesi si appellano alla tecnologia. Windows.

La folla, che è colorata, che ha bevuto fiumi di birra, che ha esultato, che ha fatto la hola, che dopo cinque giorni non sa che cosa altro fare, esplode dopo un minuto di quasi raccoglimento.
Prior, lo wicketkeeper, il padrone di casa in un certo senso, stringe la mano ai due battitori australiani.

1-0 Inghilterra.
Potrebbero essere le Ashes più belle di sempre. Ma vedo gli inglesi grandi favoriti.

Questo è sport.
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Re: Cricket

Messaggio da Staralfur » 14/07/2013, 20:58

Bellissimo post. Interessantissimo.
Il cricket è uno sport che mi ha sempre affascinato soprattutto per la tradizione che ha, però non sono mai riuscito a vedere una partita sia per la lunghezza sia per il fatto che non saprei davvero dove poter vedere una partita.
Tieni aggiornato il topic su queste Ashes (ho scoperto ora cosa sono eh :biggrin: ) e forza Australia!! :forza:

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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 14/07/2013, 22:31

Grazie, qualcuno che tifi gli isolani è importante!

Ci sono modi per vederle...
Sono affascinanti anche alla radio.

Cercherò di tenere aggiornato il topic, cosa non facilissima.
Perché anch'io non riesco a vedere 40 ore di TV in cinque giorni!
Il vecchio koufax scriveva di cricket, ma non so dove sia adesso.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 15/07/2013, 11:00

Headingley (sp.)
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Re: Cricket

Messaggio da Bonaz » 15/07/2013, 14:14

Nel campo da calcio vicino a casa mia, ogni domenica mattina, i ragazzi pakistani della zona si trovano a giocare a cricket. Alcune volte mi sono soffermato a guardarli, ma non mi piace. Non mi piace il baseball, figuriamoci il cricket :gogogo:
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

:appl: :appl: :appl:

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Re: Cricket

Messaggio da Staralfur » 15/07/2013, 14:22

Qui da me c'è invece un vero e proprio campo da cricket, è situato in un grande parco dedicato a varie attività sportive proprio davanti allo stadio di baseball.
Però ad essere sincero, tranne i primi anni, non ci ho mai visto giocare nessuno.

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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 18/07/2013, 9:23

Giusto un paio di osservazioni per presentare la serie che si apre oggi al Lord’s.

Il Lord’s è la Casa del Cricket.
Le Ahses al Lord’s sono IL Test Match.

Finn, il bowler inglese che gioca qui con il Middlesex ha concesso 4.7 runs/over nel primo Test Match (Swann 2.6, Anderson 2.8) ed il capitano Cook sta pensando di sostituirlo con Tim Bresnan. Va bene il cuore, ma i numeri sono numeri.

Gli australiani metteranno in panca Cowen e forse anche Starc.
Inutile dire che se l’Inghilterra va sul 2-0 la serie prende una brutta piega per i canguri.


Per una strana (dannosa? stupida?) oggi si apre anche The Open a Muirfield.
Tiger Woods favorito.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 18/07/2013, 13:57

Meglio di Trent Bridge? Un'altro rollercoaster?

Inizio incredibile. Cadono subito Cook, Root e KP.
Inghilterra 28-3.

Ora in battuta Trott e Bell per sopravvivere almeno fino al lunch.
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Re: Cricket

Messaggio da MattBellamy » 19/07/2013, 14:44

Grande Joe.... Non ne so un picchio di cricket (quello che so viene dai mitici post di koufax quando il forum lo leggevo sempre davvero) ma il primo post è solo da :notworthy: :notworthy:
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 20/07/2013, 10:42

Ringrazio.

Secondo Test Match – Primo aggiornamento dopo due giorni. Due test match consecutivi con tale alternanza sono una rarità. Volevo scrivere alla fine, ma sta succedendo di tutto. Sono cadute 23 wickets!


Giovedì

È il giorno della Regina. Si parte alle undici e un quarto dopo le rituali cerimonie. La corona ritarda il cricket.

Gli inglesi vincono il sorteggio. Decidono di battere. A Londra ci sono 25 gradi, sole alto nel cielo, l’erba del Lord’s immacolata. Il wicket (la striscia dove effettivamente si batte e corre) è invece molto secco, erba bruciata, terra dura che inizia a mostrare le prime crepe. Gli australiani come previsto hanno tolto Cowen dal numero tre ed inserito Khawaja e soprattutto hanno messo il bowler Ryan Harris al posto di Starc.

Gli inglesi con un solo cambio rispetto a Trent Bridge. Tim Bresnan (Yorkshire) al posto del ragazzo di casa, Finn.

Ma il Day 1 inizia male, cadono subito il capitano, e poi nel giro di pochi minuti Root e KP. Punteggio 28-3 e panico. Salgono alla crease Trott e Bell. Siamo già sulle montagne russe. Australiani tutti eccitati con Harris che si è preso due wickets. Al Lord’s gli inglesi non hanno vinto per 75 anni, spezzata la maledizione nel 2009. Magari è ricominciata…

Lunch del primo giorno. Respirano meglio. Situazione parzialmente raddrizzata. Trott con 34 e Bell con 23 salvano l’Inghilterra per il momento, 80-3. Sandwiches, ma lo stomaco di molti credo sia ben serrato.

È il momento di Harris che induce Trott ad una presa al volo dell’altra novità, Khawaja. Inglesi 127-4.
Trott cammina con 58. Tocca a Bairstow. Primo traguardo significativo in avvicinamento: 149-4 e Bell tocca la cinquantina. E poi diventa il quarto nella storia con tre century in tre Test Match consecutivi delle Ashes (Sydney 2011, Trent Bridge, Lord’s). Timbra 109 esattamente come nel primo Test Match.

La nave inglese ha raddrizzato le vele, 271-5. Dopo Bell però cadono troppo velocemente Bairstow e Prior. È Steve Smith, un leg spinner che aveva giocato ma non lanciato nel primo Test, a fare danni enormi sul prato secco (vedere come schizzano le palline a Muirfield…) ed a spingere Cook ad inserire, a sorpresa, Jimmy Anderspon come nightwatchman. Anderson risponde, protegge Bresnan e gli inglesi chiudono salvi il primo giorno 289-7. L’Australia ha limitato i danni, ma non ha certo approfittato dell’inizio incertissimo degli inglesi. Inglesi che sperano Bresnan li porti domani mattina ben oltre 300.

Venerdì

Il Day 2

Bresnan cade alla prima palla lanciata dagli australiani. Dopo tutto quel pianificare per salvarlo nel tardo pomeriggio! Sono le undici ed un minuto. Esplodono gli Aussies. Ed ora sono rimasti solo bowlers a battere per gli inglesi ed, ancora una volta, ecco l’impossibile che succede. Certo Harris fa fuori Anderson prendendosi la quinta wicket del match (313-9), ma Broad (33) e Swann (28) combinano per altre preziosissime 48 runs che portano il totale a 361.

Ma in cauda venenum, c’è ancora il dramma dell’ultima wicket. Broad tocca la delivery di Pattinson, Haddin prende al volo dietro gli stumps (caught behind) e… Broad, come a Trent Bridge, non cammina!

Ma gli australiani hanno ancora un challenge (la red flag della NFL in pratica). Lo usano. L’out è così ovvio che quando l’arbitro TV comunica all’umpire sul campo e questi alza l’indice, gli australiani sono già seduti nel pavilion, mentre i due battitori inglesi sono gli unici rimasti in campo.
Scena surreale.

Si chiude così la metà inglese del primo innings. Pesanti le cinque wickets prese da Harris e le tre da Smith, ma il totale di 361 è molto corposo e molto più rassicurante del 215 del primo innings di Trent Bridge. Come sempre la domanda cruciale è: 361 sarà abbastanza?

Battono gli australiani. Due appelli inglesi nei primi over vanno a vuoto e l’Australia (Watson e Rogers) mette in piedi un buon totale iniziale, 42-0. E poi Bresnan, la novità, l’uomo dello Yorkshire scelto al posto del ragazzo di casa, costringe Watson a LBW un minuto prima del lunch, 42-1. Pranzo amaro per una squadra australiana che sperava di arrivare intatta al tavolo dei sandwiches.

C’e’ in tribuna David Cameron e c’è alla crease Khawaja. Ma il pranzo deve essere restato sullo stomaco. Swann LBW su Rogers, 50-2. Trott ha ancora burro sulle mani e Khawaja si salva da una presa quasi fatta. Australiani che sembrano sull’orlo del precipizio. Ed infatti cadono.

Hughes – non lo salva il TV replay – ed australiani senza challenge rimaste, 53-3. Erore anche dell’arbitro che vede out mentre la palla sarebbe passata fuori dagli stumps. Ma è una valanga ormai. Cade anche Khawaja (14) bowler Swann, 69-4. Pausa per le bevande ed anche queste vanno in storto.

Out anche Smith (è sempre Swann che fa gli onori di casa), bella presa di Bell, 86-5. È un collasso, Clarke (forse il miglior battitore al mondo) out con 28, uno dei pochi decenti, Broad lo costringe LBW. Australia 91-6. In battuta Agar e Haddin in cerca di miracoli! Saprà Agar ripetere Trent Bridge?

No. Australia allo sbando! Anche Agar cade nella trappola del chi troppo vuole nulla stringe (run out tentando di estrarre un punto che non esiste) e cammina con sole 2 runs all’attivo, 96-7. Al momento 361 sembra un totale enorme. Pausa del tè, amarissimo per gli aussies.

Il precipizio. Ora l’Australia rischia seriamente il follow on. Se non arriva a 162 gli inglesi possono scegliere se far battere nuovamente l’Australia o se andare loro alla battuta. La regola richiede di arrivare a meno di 200 runs dal totale dell’avversario per poter scegiere di battere.

In un minuto cadono due wicket, 104-9. Ultima stand. Dura poco.
All out per 128! Inglesi in vantaggio di 233 runs. Wow!

Cook potrebbe scegliere quindi di continuare a lanciare e ammazzare qui test match e serie. Invece decide di dar riposo ai suoi bowlers e di andare a battere.

Scelta rischiosa? Cadono in pochissimo tempo altre 3 wickets; sono quelle di Cook (8), KP (5) e Trott (duck, cioè 0). Si salva solo Root dalla slavina che è Siddle. Dentro Bresnan a proteggere la serata e inglesi che chiudono 31-3. Australiani un po’ rinfrancati che cercano di mettere un tarlo nelle menti inglesi.

Il “punteggio” ora dice ENG 392, AUS 128. Inglesi in vantaggio di 264.

Strategia inglese: battere per un giorno, accumulare un vantaggio di 400+ runs e lasciare gli australiani in battuta per due giorni interi ad inseguire un totale impossibile cercando di sopravvivere. Probabile, ma basta perdere un paio di wicket stamattina ed i dubbi ritornano.

Strategia australiana: mandare gli inglesi all out prima possibile per poi tentare una rimonta. Limitare il totale, tentare di tenerli alla battuta più a lungo possibile ma senza concedere troppo. Resistere due giorni alla crease, indipendentemente dal punteggio. Abbastanza disperata.

E si riparte fra poco più di un'ora.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 20/07/2013, 14:17

Pranzo del terzo giorno. Inghilterra in pieno controllo, 114-3. In vantaggio di 347 runs. Root 63 e Bresnan, mandato lì quasi per necessità, con un più che sufficiente 32. Obiettivo vantaggio-400 che si avvicina rapidamente.

Nel 2009 quando spezzarono la maledizione gli inglesi lasciarono due giorni all’Australia per arrivare a 522. Non ci arrivarono, nonostante i 125 di Clarke e gli 80 di Haddin avessero spinto il test match fino al quinto giorno. Ma il traguardo era troppo distante ed il tempo era troppo per poter sopravvivere. Mike Atherton che batte per undici ore (185 not out) e salva il test match succede una volta ogni quarto di secolo (Johannesburg 1995 contro il Sudafrica), quindi Clarke potrebbe anche tentarci.

L’idea di Alec Stewart, mitico wicketkeeper inglese: battere fino ad un quarto d’ora dopo il tè e dare agli Aussies un target di 500 con le prime ombre dell’afternoon. E poi stenderli nel pomeriggio di domenica.

We’ll see.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 20/07/2013, 16:15

Ashes 1981

Primo test - Trent Bridge - Australia 1-0
Secondo test - Lord's - match drawn (che se dico pareggio koufax s'incazza)

Terzo test - Headingley
Primo innings
AUS 401-9 dec* ENG 174
Inglesi costretti al follow on, sono 135-7, inglesi con tre out rimasti, indietro di 92 runs. australiani che devono ancora battere!
Ian Botham batte 149 not out. ENG 356, danno un target di 129.
L'Australia all out per 111. Era il 20 luglio 1981.

Gli inglesi vinceranno il quarto ed il quinto test e le Ashes, drawn il sesto.


Update da Lord's: ENG 140-4, avanti di 373. Veleggiano.


*declare = quando segnano talmente tanto dichiarono: basta, ora battete voi!
Oviamente non ha senso battere all'infinito e raggiungere totali assurdi e non lasciar battere l'avversario.
Si rischia di non avere il tempo (magari piove) di fare dieci out e c'è "pareggio".
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 20/07/2013, 18:29

Batting display.
Cade Bell con 74, Root è a 145!
Vantaggio di 515 runs.
Potrebbero dichiarare.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 20/07/2013, 19:11

Chiudono a 333-5. Vantaggio 566.
Non servirebbe andare neppure a battere domattina. Ma forse vogliono i 200 per Root (che è a 178).
Possono andare a battere per 3-4 over e poi lasciare il campo all'Australia per la madre di tutti i miracoli.
Il test match finisce lunedì sera, in teoria.
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Re: Cricket

Messaggio da joesox » 21/07/2013, 15:10

Come previsto gli inglesi hanno cercato di far arrivare Root a 200. Si è fermato a 180.
A quel punto hanno dichiarato a 349-7, con un vantaggio di 582 runs. Enorme.

L'Australia è andata a battere in versione "missione impossibile" e ad ora di pranzo era già 48-3.
Ora gli Aussies sono 75-3, Clarke e Khawaja tentano di dare un po' di stabilità ed onore al test match.
Hanno sette out da difendere in un giorno e tre quarti.
Solo nel 1936-37 gli australiani, sotto 2-0 nella serie, rimontarono e vinsero 3-2.
Nelle altre otto volte in cui l'Inghilterra ha vinto i primi due test ha poi finito per vincere le Ashes.
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