jayone ha scritto: ↑14/12/2017, 15:15 Cambiano gli anni, cambiano i protagonisti, le squadre... ma alla fine la ciclicità della storia si ripete.
Bello il post di Donato in cui fa un parallelismo tra US Postal/Discovery e il Team Sky. Un altro paragone che mi viene in mente è quello tra il cannibale, Livestrong Lance Armstrong e questo mostriciattolo tazmaniano in stile WB.
Ero rimasto supito nel vedere Froome reggere agli attacchi di Quintana lo scorso anno. Il "frollino" lo chiamavano i commentatori di eurosport. Come tutti i grandi "dopati" di questo sport. Da Mercx passandro per Armstrong e Basso dava sempre la sensazione di non cedere mai, di potercela fare sempre.
Adesso la merda salta fuori e al solito è giusto chiedersi, com'è possibile dare credibilità a questo sport? Ancora????
C'è ancora qualcuno che prova a difendere Froome dopo quello che è successo? Sarà azazel stavolta a dirmi che va tutto bene che si tratta di un errore grossolano da parte del team sky che ti controllano anche quando vai a cagare presumo.
Insomma per me il ciclismo è morto (cit.) da molto tempo e l'ho sempre seguito per quello che è. Una gara tra topi da laboratorio imbottiti come un cavallo da soma.
Però se ancora qualcuno di voi seguisse il ciclismo professionistico con gli occhi ingenui di un bambino forse sarebbe il caso di darsi una svegliata.
Andate a vedervi il documentario su Armstrong e poi venite qua a dirmi che l'antidoping ha le potenzialità per rendere pulito lo sport. MI faccio una gran risata sinceramente, è ora che si inizi a liberalizzare tutto senza limiti.
Preferisco vedere morire qualcuno col cuore che gli scoppia a fine gara (tanto immagino che firmeranno carte e deroghe di responsabilità) piuttosto che questa merda di sport spacciato ancora per uno degli sport più puliti e controllati del mondo.
Froome e la Sky puzzavano di doping lontano un kilometro. Un po' come quella volta con la discovery, tutti lo sapevano, tutti lo percepivano però ancora qua a dare credito e adito a questo teatrino.
Chiudo salutando come sempre Marco Pantani, unico campione vero di questo sport in epoca moderna, ucciso anche lui da questi giochi di potere per far vincere i robottini del futuro.
Spero che non sia una barzelletta, ma temo il contrario.
Tutto questo inno contro la sporcizia, che peraltro lascia da parte il nutritissimo partito spagnolo e giunge a conclusioni che fanno orrore da qualsiasi punto di vista(sportivo e umano), e poi lode eterna a Pantani????
Ma per favore...