1000 squadre di calcio
Qual è il massimo numero di reti mai realizzate in una partita? Chi è il portiere con il record di gol segnati? Quale squadra rifiutò di ingaggiare il giovane Maradona? Perché il Santos è soprannominato "la squadra che ferma la guerra"? Quale squadra ha il maggior numero di giocatori premiati col Pallone d'Oro? Perché i giocatori dell'Atlético Madrid sono soprannominati "materassai"? Un giro del mondo per raccontare lo febbre calcistica che ha contagiato l'intero pianeta. Una rassegna delle squadre di tutti i continenti, dalle più prestigiose (Real Madrid, Manchester United, Boca Juniors...) alle minuscole glorie locali, come gli honduregni del Deportivo Motagua, i cambogiani del Phnom Penh Crown FC o il Koloale FC deIle Isole Salomone. Protagonista di queste pagine è l'idea stessa del calcio.
Made in England. Luci e ombre del football dei maestri
Stadi comodi e sicuri come il salotto di casa. La violenza degli hooligans (quasi) del tutto sconfitta. Il campionato più ricco del pianeta, che tra diritti televisivi, sponsor e merchandising fattura la mirabolante cifra di 1,8 miliardi di sterline l’anno. Ma se la Premier League è una vera e propria macchina da soldi, come se la passano le realtà minori e soprattutto come si è arrivato a quello che in Italia per tanti versi viene definito in maniera un po’ stucchevole il “modello inglese”? Dal nuovo Wembley al vecchio Highbury, dalle terraces agli all seater stadium, ma anche da come sono cambiati il tifo e le abitudini dei tifosi a come viene gestito l’ordine pubblico delle partite, passando per il ruolo delle televisioni e degli altri media, fino ad arrivare ai football trust e ai club gestiti dalle organizzazioni di supporter. Un excursus nella sempre affascinante realtà del football d’oltre Manica, con tanti richiami ad un passato carico di tradizione, passione ma anche tragedie e lati oscuri e la descrizione di un presente dove non è tutto oro quello che luccica.
I mondiali della vergogna. I campionati di Argentina '78 e la dittatura
Durante i campionati del mondo del 1978 successe di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, paura, corruzione, bugie. Eppure Argentina 78 sarà il momento di maggior popolarità della dittatura Videla. Dalla non convocazione di Maradona alle simpatie comuniste dell'allenatore Menotti, dal poco credibile sei a zero al Perù fino alla finale con l'Olanda, il libro ripercorre i principali eventi sportivi che riempirono d'orgoglio il paese insieme ai tentativi di boicottaggio del Mondiale e alle azioni di guerriglia dei montoneros. Un libro di storia, che affronta le responsabilità collettive della società argentina nell'occultamento della realtà, e che dimostra come l'innocenza sportiva e i suoi festeggiamenti si convertono spesso, in modo cosciente o incosciente, in appoggio ai governi, anche ai più sanguinari. Prefazione di Giuseppe Narducci.